Puglia vs Nord

L’alleanza con la Lega Nord da parte di politici del Sud è il segno evidente della sottomissione politico/culturale di una parte della classe dirigente meridionale nei confronti di chi ha ridotto il Sud al ruolo di colonia interna nazionale da sfruttare in tutti i modi possibili.

Il popolo pugliese ha voluto lanciare un segnale forte ed ha bocciato un’idea di governo che avrebbe continuato a riservare al Sud politiche predatorie e assistenziali che avrebbero ancora di più reso l’economia della nostra regione funzionale agli interessi del Nord.

Grazie anche all’azione politico/culturale intrapresa dal nostro Movimento, i cittadini meridionali stanno sempre di più prendendo coscienza delle dinamiche giuridico/economiche che stanno distruggendo il Sud Italia frutto di altrettanto politiche economiche trasversali messe in campo, nel tempo, dal governo nazionale di turno.

M24A EQUITÀ TERRITORIALE si augura che il rieletto presidente Michele Emiliano faccia valere le ragioni dei cittadini pugliesi ai tavoli istituzionali cui dovrà partecipare, ad iniziare dalla prossima conferenza Stato regioni in cui occorrerà ribadire con forza il concetto che i cittadini meridionali non possono più essere trattati come cittadini di serie inferiore.

Da diverse settimane il nostro Movimento sta anche portando avanti una forte battaglia riguardante i fondi del Recovery Fund destinati al Sud: secondo i parametri europei (e secondo uno studio prodotto e pubblicato dal nostro Movimento) il 70 % di tale fondo (cioè 145 miliardi di euro su 209 assegnati al nostro Paese) deve essere destinato al Sud per ridurre i gap con il Nord Italia e con il resto della media europea.

Auspichiamo dunque, nell’immediato, un’azione coordinata da parte dei presidenti di regioni del Sud per non farsi scippare queste risorse che l’UE ha concesso all’Italia e ribadire che ogni percentuale al di sotto del 70% da destinarsi al Sud costituisce un ulteriore danno per i nostri imprenditori, i nostri tecnici, i nostri commercianti e liberi professionisti, i nostri Enti, i nostri lavoratori, insomma, un danno per l’intero territorio che non può più essere penalizzato nuovamente per garantire altri privilegi ed altri interessi territoriali.

Crocifisso Aloisi