Patria identita’ difesa

Parola Patria

Le mistificazioni operate in modo quotidiano da tutti gli organi politici, bancari, mediatici, sono funzionali ad un sistema di potere occulto che non vuole perdere il controllo: depennare di conseguenza dal lessico parlato e da quello scritto parole come sovranismo, statalismo, nazionalismo, identita’ culturale e patria e’ davvero controproducente: chi infatti si prodiga per il ritorno della regia statale nell’economia passa per essere un pernicioso attentatore al sistema capitalistico ed imprenditoriale, coloro che pronunciano con orgoglio la parola “identita’” sono additati quali oltranzisti xenofobi o retrogradi da boicottare.

Nel marasma che agita la nazione italiana, con quest’ultimo vocabolo osteggiato come “fascista”, la mistificazione sta progressivamente depotenziando fino allo sgretolamento, ogni spinta propulsiva verso il benessere sociale e la diffusa dignita’ economica. Ma la parola patria e nazione e’ opportuno enfatizzare alla stregua dei concetti di famiglia, comunita’ e cristianita’ che subiscono un processo di degradazione atto a ampliarli in favore di qualcosa che non sono; la cristianita’ non e’ da confondersi con il surrettizio bigottismo bensi’ come principio ordinatore della societa’ occidentale; patria invece e’ la terra paterna cui appartengono le proprie origini e famiglie, nonche’ da difendere costantemente; comunita’ e’ per contro l’insieme di individui fisici, non virtuali, con cui si intraprendono rapporti di mutuo sostegno nonche’ di condivisione di idee, visite, uscite; oggi si tende a rappresentare le comunita’ virtuali e fisiche come un connubio di elementi che formano una sola cosa, tuttavia senza rapporti ravvicinati nello spazio la comunita’ non puo’ definirsi tale. Il sovranismo invece e’ la espressione della difesa della patria, in antitesi ad avventori esterni che vi cercano di penetrare o di estrapolarvi valore aggiunto senza vincoli irreversibili di sottomissione giuridica; l’identita’, per finire, coincide con la cultura e le caratteristiche endemiche di un gruppo di individui che non vuole fondersi in maniera involontaria con gruppi di individui esogeni che sono molto o poco diversi da loro. Il che’ non vuol dire xenofobia o estraniazione, bensi’ desiderio di cura di se ‘ e di contatto con i simili, finche’ lo si desidera.

Le mistificazioni di tutti i vocaboli e l’emarginazione della parola Patria, ha reso il popolo anodino perfino in relazione dei media, che pertanto esimono di esporre verita’ compromettenti: ad esempio che l’Europa impone gabelle maggiori entro un mese, da far pagare ai porti italiani, i quali dovranno essere privatizzati in seguito. Se si avesse a cuore la comunita’, la patria, la nazione, i beni comuni e i principi religiosi con cui si e’ evoluto in modo schiacciante il sistema economico italiano, fatti ed imposizioni come le privatizzazioni, da parte dell’Europa, verrebbero aborriti con la forza fino a decidere in autonomia le forme migliori, al fine di garantire benessere economico e sociale comune…




La giustizia italiana veloce e il panico dei media

4 assassini già nelle mani della Giustizia e voi sprecate fiumi di parole parlando di fascismo e razzismo.

Mai come mai il caso è chiuso, al massimo bisogna vigilare sulla giusta punizione che i 4 meritano.

In italia non esiste un problema fascismo, come non esiste un problema razzismo. Esistono delle minoranze che la storia ha relegato in un angolo. Giusto temere che ritornino, ma farne un dibattito centrale per un Paese moderno, significa volere quel paese ostaggio di ideologie estremiste e la stessa popolazione sceglie un estremo dove collocarsi indirizzandosi verso un dibattito acceso e mai pacato.

Quando l’opinione pubblica e la politica supereranno questo dibattito surreale, che comprende anche gli immigrati, l’Italia sarà un paese maturo.