Italia a sostegno dei risparmiatori

BlackRock è la più potente e ricca società d’investimenti al mondo, è una statunitense purosangue, gestisce un patrimonio di più di 8.000 miliardi di dollari ed è stata definita “banca mondiale ombra”, “roccia invisibile” et similiaVanguard Group è un’altra società d’investimenti statunitense, ha asset per oltre 5.000 miliardi e, in quanto a negoziazione di fondi, è seconda sola a BlackRock 

Sarebbe ridicolo e qualunquistico, oltre che impertinente, negare il ruolo di tali fondi nell’agenda geopolitica e geoeconomica, con particolare riferimento all’Italia. Abbiamo il dovere, tuttavia, di osservare con rigore i dati ed i ragionamenti, le circostanze in cui questi si sono formati. Cominciamo col dire che, nell’azionariato della Pfizer compaiono alcuni insormontabili giganti degli investimenti come VanguardBlackRock e Wellington, che possiedono, rispettivamente, l’8,12%, il 7,46% e il 4,22% del colosso farmaceutico statunitense. Anche Tim, Prismian, Facebook, Unicredit, Intesa ed il 90% del capitale delle aziende collocate a Wall Street nel Nasdaq, sono possedute da tali societa’. Senza inoltre alludere a Bnl e Deutche Bank, anch’esse nello stesso scenario. Il Nasdaq e’ composto dalle cento principali multinazionali d’America ergo del mondo. Anche se non hanno bisogno di presentazioni, per dovere di cronaca diciamo chi sono, di cosa si occupano e che valore hanno sul mercato. https://www.francescopaolotondo.com/categoria-prodotto/cravatte/

La più piccola del gruppo – “piccola”… si fa per dire – è la Wellington Management Company, altra società d’investimento statunitense, con una gestione di circa 1.500 miliardi di dollari. Quest’ultima, tra le altre cose, è strettamente ‘imparentata’ proprio con la Vanguard.

Si ringrazia Michaela Odderoli, web analyst, per il contributo di ricerca.

Ad ogni modo si teme la politica italiana prona alle direttive di queste corporazioni finanziarie multinazionali che finanziano perfino il debito pubblico italiano da cui reclamano interessi alti da ripagare in un futuro ravvicinato, anche con cesure a pensioni, emulumenti ed investimenti pubblici. A tal proposito dalla Lega con il dittico Borghi-Bagnai, si riaffaccia la proposta di rintuzzare le direttive di queste multinazionali che esecrano il ruolo della Costituzione italiana, per mezzo di coinvolgimento del risparmio privato italiano nello svincolarsi da tali prestiti. Infatti i conti correnti italiani che afferiscono alle suddette macrostrutture sono di 2000 miliardi impiegati specialmente in prodotti finanziari a basso guadagno che eludono l’Italia nel creare Pil. Affidando invece, a detta dei senatori leghisti con l’appendice di personalita’ del calibro di Guido Grossi, Alberto Micalizzi e Valerio Malvezzi, il risparmio italiano nell’acquisto di titolo pubblici ad interesse medio-basso, il pil crescerebbe in doppia cifra, si ammorterebbero i debiti contratti con i fondi di Wall Street, con il conseguente abbassamento fiscale, implementazione pensionistica e salariale, binariamente ad aumento degli investimenti pubblici per aziende, servizi e meridione. In questo modo si potrebbe rimanere in Europa con l’euro, scongiurare l’abrogazione in atto della costituzione, rilanciare le imprese multinazionali pubbliche e private e promuoverne di nuove.

L’inflazione internalizzando debiti ed investimenti con garanzia statale per mezzo di Cassa Depositi ed Mps, non danneggerebbe nessuno bensi’ aumenterebbe il flusso fiscale a beneficio della comunita’ italiana.

Per attuare il programma alluso dal gruppo di economisti italiani protagonisti degli anni della crescita a doppia cifra del Bel Paese, e’ immantinente necessario adoperare il credito d’imposta come moneta corrente, il che e’ legittimato dalla Costituzione ma aborrito da Europa e Draghi. L’Italia politica aderente la Lega e porzioni di destra e sinistra minoritaria, auspica una difesa immediata del potere d’acquisto e dei depositi italiani, che tuttora sono maggiori a quelli con cui Wellington, societa’ cadetta di Vanguard e Blackrock, agita i mercati finanziari ed influenza le leggi americane, europee ed infine italiane. Sulla base che i conti correnti italiani in possesso del vitale btp con cui si pagano salari, pensioni,servizi pubblici, investimenti industriali, sono in inesorabile calo, Galloni, Sergio Rizzo e seguaci esortano una modifica delle leggi di Basilea teleologica al blocco della bancarotta italiana. E sciorinando i dati che vedevano l’Italia degli anni 70 con inflazione alta ma maggiore opulenza privata ed indebitamento pubblico e famigliare minore, il professor Malvezzi stigmatizza le leggi italiane definite economicide e melliflue.https://www.francescopaolotondo.com/categoria-prodotto/cravatte/