Prof Geirola: economia ed arte in recupero

Silvana Geirola non e’ solo una mera docente, bensi’ una politica pasionaria ed una visionaria amministratrice del settore artistico, teatrale e culturale del Sud.

Adfnews.it, quotidiano nazionale dal pubblico e gli intenti trasversali, alla luce della sua collaborazione con la professoressa, ha pensato bene nel dedicarle un’intervista che ne risaltasse obiettivi, risultati e peculiarita’. Il direttore Francesco Paolo Tondo ha incontrato Silvana Geirola interrogandola su temi disparati.

Direttore: Buon pomeriggio professoressa Silvana Geirola, lei ha fatto politica attiva per molti anni all’interno della compagine comunista, imbattendosi in personalita’ del calibro di Bassolino oggi tornato al Consiglio comunale in seguito al plebiscito che lo ha decretato sindaco e poi presidente della Regione negli anni del siddetto “Rinascimento napoletano”; come e’ cambiata la amministrazione della “Cosa pubblica da allora e ci spieghi il motivo per cui la cosa lapalissianamente risorta a Napoli e’ il turismo.

S La politica di quel periodo ha subito una palingenesi che l’ha svuotata di ideologia, abnegazione, altruismo e cultura. Oggi il turismo di Napoli e’ il portato fisiologico di potenzialita’ naturali massimizzate con bassi investimenti pubblici, per cui nulla di positivo oggi desta sgomento a chi conosce storia e dati.

D Come e’ diventata la sponda sinistrorsa della politica campana e nazionale oggi? Ed il partito comunista in ascesa di consensi per mezzo delle denunce del suo segretario Rizzo, in che modo puo’ giovare l’economia e le regioni meridionali?

S Comunismo e Fascismo sono due elementi arcaici che oggi non inciderebbero per nulla, in quanto sono gia’ stati svuotati di credenza e potere, nonche’ smussati per non danneggiare macrointeressi economici o di matrice speculativa. Gioverebbe alla societa’ una sintesi tra comunismo puro e Fascismo non violento, che tutelino la patria e l’impresa: il che’ deve sempre avere un occhio di riguardo per la cultura e la scuola.

D Lei ha fondato la Onlus “Alla foce del Sebeto”, ce ne parli dettagliatamente.

S La finalità della Associazione si basa sul motto “il Bene Culturale è Opportunità di Sviluppo”. Essa ha come obiettivo il Risanamento Sociale ed il Recupero Beni. Nata nel 2016, anche se in progetto dal 2014, negli ultimi tempi opera con la preziosissima collaborazione di ASTRA e dell’ACLI. La Foce del Sebeto è una Associazione di Promozione Sociale(APS), senza scopo di lucro, Onlus; il perché del suo nome è nato per scherzo paragonando la forza dei miei obiettivi al gigante che rappresenta il fiume Sebeto, la cui statua è presente a Largo Seboneto.https://www.francescopaolotondo.com/categoria-prodotto/cravatte/

D Quali sono gli ultimi progetti che vi hanno visto coinvolti?

S L’ultimo evento si è tenuto il 19 novembre al Teatro Salvo d’Acquisto. Uno spettacolo teatrale più un concerto, cui hanno fatto seguito diverse premiazioni nel mondo dello sport: Aldo Cuomo, Patrizio Oliva e Antonio Carannante. Premiato anche il giornalista Pietro Funero, per il suo impegno nella riapertura della Chiesa di Sant’Antonio Abate. L’evento ha visto anche la premiazione, nell’ambito di un nuovissimo progetto/concorso letterario, degli scrittori Luigi D’Angelo, Antonella Piedimonte ed Annunziata Sannino. Questo evento mette in luce quante potenzialità ha la nostra città, soprattutto tra i giovani ed i giovanissimi, e quanto non vengano valorizzate.

La cultura è l’arma più potente, letale  contro la delinquenza, ma spesso resta muta e, certo, la scuola, questa post-pandemica ma in generale, non fa bene il suo dovere perdendo la propria missione primaria e divenendo un insieme di conoscenze sparse e mal collegate.

D Vuole spiegarci in che modo la scuola puo’ ovviare alla dipendenza da social degli alunni ed alla depauperazione culturale di essi?

S Vietando telefoni intelligenti e social dall’interno delle classi, e riabilitando la funzione sociale del telefono tradizionale, della scuola, per comunicazioni urgenti tra alunni e genitori. Ma si badi che per concretizzare questa misura e’ opportuno vigilare continuamente e senza neghittosita’ sulla sua attuazione.

Alla Foce del Sebeto, collaborando con Astra, con Franco De Lucia, Valentina de Nigris tante richieste, anche alla nuova amministrazione, ha posto in essere, affermo da amministratrice scolastica e civica, molte esortazioni ed interrogazioni alla politica comunale.

La zona del Petraio, che è un cavallo di battaglia del sindaco entrante prof. Gaetano Manfredi, risolvibile con interventi economici e mirati, è rimasta lettera morta. Eppure poteva essere luogo idoneo per mercatini di Natale ad esempio.

C’è poi la Casa della Socialità, come battezzata, tra piazza Immacolata e piazza Medaglie d’Oro. Non abbiamo neanche potuto parlare, nell’incontro della municipalità, della sua possibile destinazione d’uso come museo ove chiunque, qualsiasi artista specialmente, potesse alloggiare e far contemplare i suoi lavori.

D Spazi solo espositivi per gli artisti oppure anche commerciali, dal punto di vista della vendita diretta, avete in mente?https://www.francescopaolotondo.com/prodotto/la-finestra-sul-vesuvio/

S Di sicuro a mente abbiamo programmi di stimolo culturale, artistico e commerciale, per imprese e privati oggi inficiati dallo strapotere del web dal punto di vista degli scambi economici.

D Cosa frena la poltica dal concretizzare le vostre istanze?

S Interessi personali, vincoli di spesa, perdita di visione ed ignoranza.

D Che progetti avete prefissato per l’anno venturo?

S Ne abbiamo diversi. In primis continuare il rapporto letteratura-scuola, magari con progetti o incontri mirati, valorizzando le nostre radici, la nostra cultura.

Poi aprire un Museo d’Arte, quello che accennavo prima, alla Casa della Socialità.

Ancora, con Telethon e con il Consolato del Benin, con cui collaboriamo avremmo intenzione di portare a termine con il console sua eccellenza Giuseppe Gambardella, un progetto di conoscenza della lingua italiana da parte degli stranieri, operazione che le scuole non svolgono o svolgono pedestramente e distrattamente, e che è spesso delegata  alle ACRI.

Per concludere, con la collaborazione del prof Antonio Giordano, favorire ed usufruire con i cittadini i servigi del prof. Rocco Cangialesi di creare con il paziente un rapporto transazionale tra farmaco e individuo, ai fini della consapevolezza e dell’orientamento.

D Lei crede nel potere dei consorzi fra associazioni, nel bene comune e nel coinvogimento istituzionale; ma come pensa di rendere redditive attivita’ museali, artistiche, di piccolo commercio, al fine di aiutare concretamente i giovani, gli artisti ed il comune medesimo tanto indebitato?

S. Attraverso sgravi fiscali territoriali statali per imprese, investitori privati, nonche’ incentivi diretti verso soggetti economici locali e nazionali, il flusso di cassa e lavoro per i giovani, arriva.

D Mi dica se il termine “Patria”ha ancora un senso nelle scuole, che ne pensa lei a prescindere da ogni anelito sciovinista, e se l’educazione civica sempre piu’ limitata nelle scuole, puo’ trovare un nuovo abbrivio con le vostre strutture per stimolare un rinnovato senso di comunita’, rispetto e difesa reciproca nonche’ educazione stradale e sociale.

S Patria vuol dire comunita’, rispetto, solidarieta’, difesa e crescita comune; ma e’ un vocabolo da non far strumentalizzare da politica, economia ed informazione.

L’educazione civica nelle scuole e’ essenziale, per cui va enfatizzata a livello didattico e sociale come volano anche solo per il rispetto delle norme stradali troppo spesso eluse a Napoli anche da persone istruite.

D A presto professoressa, con i prossimi spettacoli teatrali, i mercati per produttori locali e nazionali, nonche’ spazi espositivi e commerciali in favore di artisti meridionali.

S Speriamo, arrivederci direttore e complimenti per il lavoro di Adfnews.it su cui ci pubblicizzeremo presto come Onlus e consorzi di produttori.

Francesco Paolo Tondo, direttore Adfnews.it