Khaled Hosseini nel libro moderno ma classico: E l’eco rispose

Khaled hosseini è di fatto una “neo writer star”, non a caso coadiuvato nel sistema dell’universalità della letteratura targato Andrew Wilye. Bandendo ogni panigirico sotteso, riuscire a dipingere la società contemporanea declinata nella degradazione sociale ed economica dell’Afhanistan dei giorni nostri, è un pregio artistico raro. E lo è tanto più perchè attraverso un rassegnato pacifismo mediorientale, antitalebano e filoccidentale, si mostrano non esecrandole, le magagne storiche che hanno impiccato il medioriente verso il baratro di indigenza, schiavitù, violenza e bigottismo. Ma al contempo il libro narra la profonda insoddisfazione spirituale di tanta parte del rutilante universo di quella fetta del mondo sviluppata, che ha bisogno di coniugarsi con i tratti di una kabul tanto povera fuori quanto ricca di sacrali legami familiari, affettivi, senso del sacrificio, ed apprezzamento della bassezza economica bella, ma solo in quanto parte dello splendore della vita.

Nodo fisso, chisura con gancio, 40€

Allora le storie del percorso di vita di due bambini, fratello e sorella orfani di madre, in condizioni di sovrumana sofferenza economica, legati dalla religiosità dell’amore, riescono ad irridere i legami sororali così tutt’oggi superficiali in qualche caso. Tuttavia Abdullah deve rinunciare per sempre alla propria sorella ed anima gemella Pari, a causa della sua adozione come figlia adottiva di una facoltosa, istruita ed avvenente donna francese, orbata dalle proprie ovaie e avvezza alle gozzoviglie dell’alcol e del sesso come ancora di salvezza dall’oblio di se stessi.

Sabo Art; dimensioni 60×40 500€

In ciò si assistono agli omicidi in terra afghana, anche di bambini sfigurati ma costretti a vivere da reietti dopo l’affidamento alle cure di tenaci medici ed infermieri.

Abdullah si sposerà tentando di offuscare il vivido e straziente ricordo della bella Pari, la quale cresce nella scoppiettante Parigi del secondo novecento, tanto grata quanto diversa dalla matrigna che l’ha voluta con se quasi per una smania di egocentrica maternità insoddisfatta. Fino al suicidio della madre poetessa del 1974, con Pari coniugata di li’ a poco, e madre per più volte ma presto vedova. La cornice delle colonizzazioni saudite da parte dell’Europa famelica di materie prime e soldi, sotto i bombardamenti delle guerre indette come in una roulette. Intanto Abdullah, fratello originario, padre ormai canuto ed ammalato, scevro della propria fiamma vitale, Pari, e Pari che avverte la vuotaggine non per la propria condizione di vedova ma per un’anello mancante della sua vita, che riaffiora nel fratello e nelle sue reali origini. Fino al ritrovo in Afghanistan, allorchè Pari vieni contattata dalla figlia di Abdullah, anch’essa Pari, per allietare la breve permanenza terrestre del padre ammalato.

Tutto fino alla fine, con l’intreccio di storie di vita parallela con un duplice comune denominatore: affetto, famiglia, patria da una parte, sviluppo economico, culturale contro le limitazioni religiose dall’altra, un libro universale, compatto, amalgamato con l’arte ed il pacifismo necessari a far riflettere il lettore ed esortarlo a comprendere quanto gli uni abbiamo bisogno degli altri, nei lati positivi ed in quelli negativi. Alla stregua di Oriente ed Occidente e nord Sud, coniugi separati da troppo tempo ma impossibili da divorziare senza che nessuno di questi smarrisca definitivamente il proprio equilibrio e la felicità… Gli articoli in foto sono acquistabili nella sezione “shop” di questo sito, sul marketplace della pagina Facebook “Francesco Tondo” e nei punti fisici di Piemme agenzia via San Gennaro Napoli e Fulvio Mazzarella, nei pressi della stazione di Napoli.