Verita’ nascoste sulla Cina

Si, la Cina e’ il palladio ultimo, contro la degradata marea neoliberista che ha smantellato gli stati, i beni pubblici, gli indici di crescita della ricchezza dei paesi occidentali: regolata da un sistema economico centralizzato, la terra dei “mandarini” ha vissuto una rinascita dalla fine degli anni settanta e tutt’oggi in corso, che ha aumentato di cento volte il reddito medio, ha sottratto ottocento milioni di persone dalla poverta’, relativamente ad una popolazione di un miliardo e mezzo; infine la Cina ha ibridato il comunismo con il capitalismo ed iniettato la cultura dello stato come prioritaria rispetto a quella dell’individuo: insomma la Cina e’ la nemesi dell’Europa e dell’America, nonche’ la dimostrazione che la crescita dal 9,5% e’ possibile solo per mezzo dello stato a supporto dell’economia privata.

In Cina l’abnegazione individuale a favore del progresso statale e’ ben accetta, e vige una mentalita’ antitetica ai dogmi surrettizi legati all’iperindividualismo di matrice occidentale. Cosicche’ la Cina e’ diventato il principale mercato mondiale nonche’ di maggiore concentrazione di miliardari.

Presente in Italia con quote quasi maggioritarie delle principali ex aziende di stato quali Ansaldo, la Cina associa l’Italia al mondo della moda per cui e’ il principale acquirente di prodotti tessili di lusso per l’Italia; mentre l’Italia e’ il paese del g 8 che commercia di meno con la Cina; cio’ per scarsa passata lungimiranza politica. E nell’ambito della Via della seta-progetto di costruzione infrastrutturale cinese cui l’Italia ha aderito ed e’ stata osteggiata dall’Europa e dall’America-bisogna affermare che la Germania esporta il quintuplo e la Francia il quadruplo dell’Italia, verso la Francia-. Cosi’ nella gastronomia che premia l’Italia come egemone nel mondo ed e’ il settore italiano piu’ venduto, risalta il dato che vede il vino e prodotti analoghi di Spagna, Irlanda e Svizzera, superare l’Italia. Oltre pero’ alla Haiwei che registra una decennale collaborazione con l’Italia nonche’ l’istallazione di un suo centro di ricerca sul territorio italiano, l’accordo italo-cinese di recente, prevede un punto sopratutto: colmare la lacuna di esportazioni fra Italia e Cina sopratutto nel settore gastronomico, rispetto alla Francia, Spagna, Svizzera, Irlanda. Frattanto sul piano meccanico e tecnologico, i prodotti di approvvigionamento europeo da parte cinese rusultano essere quelli tedeschi, che trainano l’industria delle componenti italiana. Cosi’ mentre l’Ansaldo vende piu’ turbine in Cina ed oriente mediante l’ingresso della Cina nel suo capitale, Ferrero e’ tra le esigue aziende italiane che hanno fortemente investito in Cina, invece l’Europa ha arginato con la legge le acquisizioni cinesi presso proprie aziende, in seguito alla compera cinese di un’importante stabilimento tecnologico tedesco. L’Europa agisce solo in caso di minacce per la sua parte centro-settentrionale anziche’ per quella mediterranea come l’Italia.

In tutto pero’ va rimarcato quanto quello cinese sia un sistema complessivamente non positivo, giacche’ nell’arricchimento complessivo intere fasce sociali sono state rase al suolo. Sistema ipercontrollato in cui non vi e’ dissenso ne’ pensiero critico diffusi, giacche’ la maggioranza della popolazione vede crescere il proprio reddito e non si pone troppi problemi sul resto. Infine la Cina e’ controllata dai software verso i cittadini, i quali premiano con aiuti finanziari e fiscali coloro che rusultano mansueti con lo stato nonche’ buoni pagatori delle imposte e dei servizi. Hong Kong invece, ex protettorato inglese con un regime particolare, sta per essere inglobata dalla Cina, la quale ne impedisce la libera circolazione continuativa, in modo da disincentivare il trasferimento massiccio di questa parte occidentale in un macrocosmo orientale.

I media cinesi sono di stato ma non timidi nell’attaccare coloro che che minimamente nuocciono ad esso, come nel caso di un capo della intelligence cinese accusato di corruzione. Cosi’ come la Cina, con i suoi media, hanno eliso il fenomeno crescente della corruzione mediante una forte campagna orchestrata dal suo presidente.

Il discorso dei dazi americani puo’ solo giovare alla Cina, inficiando Europa e Italia, giacche’ nel caso della Cina la costringera’ a diventare produttore evoluto dei propri beni, che oggi trova in Italia ed in Europa; mentre in caso la Cina diventasse produttore di beni per soddisfare il proprio fabbisogno, l’Europa e l’Italia si ridimensionerebbero piu’ di adesso che sono in vigore i dazi americani, siccome l’Italia sforna componenti industriali che vanno ad assemblare i manufatti europei.

Dal punto di vista manageriale, anche se la bilancia commerciale in favore dell’Italia non potra’ raggiungere le vette di un tempo, l’Italia puo’ e deve superare nelle esportazioni verso la Cina e l’America, i concorrenti francesi, britannici e tedeschi soltanto con una propria sovranita’ monetaria in grado di implementare le infrastrutture e le aziende di stato e private. Oltre che progredire ai sensi della ricerca e della cultura generale.

Siccome la Cina e’ ammaliata dalla cultura, letteratura cinema e arte italiane, e’ opportuno massimizzarle e rilanciarle in bloccp mediante l’immissione di liquidita’ monetaria nel sistema “italia” possibile solo con la rinata ed auspicabile sovranita’ monetaria. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.