Falsi problemi e rinascimento

La guerra si gioca sui piccoli e grandi depositi bancari, oggi giorno: in mancanza di liquidita’ statale si puo’ emettere moneta o rilasciare moneta alternativa, per cui l’indigenza crescente in Italia sottosta’ all’agone tra inflazione e deflazione monetaria, a detrimento dei grandi conti correnti la prima, e degli emolumenti la seconda.

L’atto di tenere bassa l’inflazione tutela i conti correnti molto pingui ma sgretola il potere di acquisto a causa della contrazione salariale imposta; al fine tuttavia di trovare una misura di “compromesso” per non inficiare i grandi capitali e la classe media e bassa, e’ opportuno calpestare trattati continentali oppure rilasciare moneta parallela. Anche se una cesura repentina dalla subordinazione monetaria europea sarebbe salvifica per l’Italia, immettere moneta parallela a mera e obbligata circolazione statale non danneggerebbe grandi depositi e lavoratori, in quanto si congelerebbe l’inflazione pagando i commercianti e le imprese, assieme ai lavoratori, di una valuta spendibile solo in Italia. Cio’ sarebbe a costo zero, scevro di debiti, immediato e non antitetico alla rimanenza in Europa per l’Italia. Il motivo per cui l’amministrazione governativa aborrisce tale impostazione manageriale palesa la battaglia campale in atto a livello italiano. Di qui l’imperativo categorico di orbare lo stato da infiltrazioni lobbistiche e di particolarismo che lo depauperano da trent’anni.

Per ripudiare gli organi statali degenerati che lo sfibrano di liquidita’ e potere, e’ aprioristico fruire di giornalismo politicamente scorretto ed organizzarsi in gruppi di sostegno reciproco e di scalata politica irreversibile.

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La Svizzera e Italia: confronto Covid, liberta’ e ricchezza

Dal corrispondente in Svizzera di Claudio Messora, provengono le immagini di una popolazione tranquilla e sopratutto rasserenata dai media, in relazione all’epidemia di Coronavirus. Una patologia, questa, che non ha fatto obbligare la cittadinanza ticinese a restare in casa salvo per mansioni indispensabili, ne’ ha proscritto di indossare le mascherine, di evitare crocchi di persone maggiori a dieci: in Svizzera, alla luce delle sue circa duemila vittime in presenza di Covid 19, a Pasqua non hanno chiuso tutti gli eserecenti della ristorazione e del commercio e dal 27 di aprile riapriranno gradualmente tutti i gestori di attivita’ commerciali. In Svizzera dal 3 maggio gli studenti torneranno dentro le aule scolastiche, semplicemente perche’ il Paese piu’ a nord della Lombardia, ha dichiarato il suo sistema sanitario in grado di sostenere il numero massimo ipotetico di contagiati. Insomma il contrario dell’Italia.

In Svizzera permangono delle misure cautelari per sventare un massiccio contagio da Covid, tuttavia gli unici che adottano misure di leggero distanziamento sociale e timore, sono le persone anziane; nella cassaforte bancaria occidentale, la Svizzera, permane la sovranita’ monetaria in grado di procurarsi il denaro necessario a gestire immediatamente ogni sciagura economica, per mezzo della creazione dal nulla di moneta e di conseguenza nessun timore associato ad eventuale inflazione. Oggi, per tutelare gli italiani e binariamente le strutture private della sanita’ italiana va, in un’ottica manageriale costruttiva e mai disfattista, invertito il rapporto sanita’ pubblica/privata, nuovamente in favore della sanita’ pubblica: oggi 60% contro 40% a sfavore della sanita’ pubblica. E al 40% di sanita’ privata vanno prescritti gli obblighi a dotarsi di strutture di rianimazione e personale atto a gestire le iatture come il Covid, cosi’ come vanno pagati i servizi offerti dai privati, da parte del settore pubblico.

Siccome il settore pubblico e’ scevro di liquidita’, vuoi per evasione fiscale, liquidazione, disoccupazione, vuoi per indebitamento con l’estero e conseguente incapacita’ di immettere denaro dal nulla. Ecco il motivo per cui ogni nuova risorsa economica italiana, va presa in modo svincolato dall’Europa o da altri, bensi’ producendo moneta alla stessa stregua della Svizzera odierna. Il percorso e’ travagliato ma al contempo obbligato giacche’ l’Italia deve poter sostenere epidemie ipotetiche e pagamenti celeri verso tutti i suoi cittadini, ed in qualunque congiuntura economica. Il resto non e’ una soluzione…