Errore contro Ferrari: il commissario paga ed il Mugello si spezza

Il responsabile della sanzione indiretta alla Ferrari,fino quasi alla fine egemonica nell’ultimo gran Premio di Montecarlo, subisce un defenestramento. Dopo essersi occupato personalmente della riforma della Formula 1 post-Abu Dhabi (sarebbe sua la decisione di sostituire Michael Masi al comando della Direzione di Gara F1 con la coppia formata da Eduardo Freitas e Niels Wittich), dunque il rapporto tra Peter Bayer e la FIA si interrompe improvvisamente. Che non si tratti di una decisione premeditata lo si evince dal fatto che al suo posto la Federazione Internazionale ha nominato un sostituto provvisorio, ossia l’ex braccio destro del team principal Mercedes Toto Wolff Shaila-Ann Rao che, dopo quasi quattro anni, fa dunque ritorno alla FIA: “Peter Bayer sarà sostituito ad interim da Shaila-Ann Rao, appena rientrata in FIA – prosegue infatti la nota pubblicata sui canali ufficiali della FIA –. Shaila-Ann Rao ha precedentemente ricoperto la carica di Direttore Legale della FIA dalla metà del 2016 alla fine del 2018, prima di trascorrere gli ultimi tre anni e mezzo con Mercedes Grand Prix Limited come Consigliere Generale consecutivo e poi Consigliere Speciale del CEO e Team Principal Toto Wolff”.

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Mentre il Mondiale di Formula 1 2022 è appena entrato nel vivo con il caotico GP di Monaco e la lotta per i titoli iridati che sembra sempre più orientata ad un duello tra Red Bull e Ferrari, arriva un improvviso cambiamento ai vertici della FIA che potrebbe in qualche modo influire sul resto del campionato. La Federazione Internazionale ha infatti annunciato l’addio a sorpresa di Peter Bayer, il segretario generale per gli sport motoristici nonché direttore esecutivo della F1 che, dopo l’avvicendamento tra Jean Todt e Mohammed Bin Sulayem alla presidenza, ha gestito il caso “Abu Dhabi 2021” e tutte le polemiche sorte in merito alla controversa decisione presa dall’allora direttore di gara Michael Masi presiedendo la commissione d’inchiesta federale che ha stabilito che negli ultimi giri che hanno deciso la sfida iridata tra Verstappen e Hamilton vi sia stato un “errore umano”. La Ferrari orbata della giustizia sportiva si ritrova cosi’ ad averla in maniera in diretto ma in seguito della elisione di punti e lavoro indefesso per colmarne le lacune con le sue nemesi.

Andrea Dovizioso ha chiuso un altro complicato weekend in MotoGP, lasciando il Mugello al 20° posto con un distacco di 31″ dal vincitore, Pecco Bagnaia. Dalle prove libere non è mai stato in grado di andare forte con questa Yamaha M1 che solo il francese Quartararo può guidare in modo stellare. In qualifica non ha giocato al meglio le sue carte, optando per le gomme da bagnato, mentre gli altri hanno fatto il tempo con le slick. Una scommessa nella speranza di trovare un asso nella manica, o forse qualcosa non va anche dentro l’area tecnica. Risultato: è stato l’ultimo sulla griglia di partenza. In questo modo è impossibile godersi il Gran Premio di casa, a prescindere dal risultato finale.

Il bilancio di Andrea Dovizioso non può che essere deludente, ma di certo non è stato sorpreso da questa situazione. Fin dalle prime uscite con la Yamaha YZR-M1, è stato chiaro che l’adattamento fosse molto difficile. Ma forse non avrebbe mai immaginato che fosse impossibile con questo pacchetto a disposizione.

“Per essere veloce con la Yamaha, devi entrare e fare la velocità sul bordo della gomma perché questo è il modo migliore per Yamaha di impostare il tempo. Ma quando ho provato a farlo, sono stato lento”.

Il suo stile di guida non dà frutti su questa moto, non sono previsti grandi cambiamenti. Il produttore Iwata ha portato alcune carene aerodinamiche ridisegnate, ma nessuna ha ricevuto il via libera da Fabio Quartararo. L’unica soluzione è concentrarsi sulla guida. “Il modo in cui devi guidare la Yamaha per essere competitivo ed esplorare il potenziale è diverso da quello in cui sono bravo”. E quando prova a cambiare stile di guida i risultati sono ancora peggiori: “Ecco perché mi arrabbio sulla moto, per me è dura e non funziona”.

Durante il weekend del Mugello, Razlan Razali ha annunciato il passaggio ad Aprilia dalla prossima stagione di MotoGP. Un accordo 2+2 che non sembra prevedere la presenza di Andrea Dovizioso. “Al momento non vedo perché correre. Voglio dire, non mi piace trovarmi in questa situazione. Dico sempre che se non sarò competitivo non sarò in MotoGP mi ritirero’. Questo il pensiero espresso da Andrea Dovizioso al termine del fine settimana, il quale e’ stato inficiato da un ingente calo di pubblico causato dall’assenza del beniamino italiano Valentino Rossi: personaggio piu’ iconico e carismatico della storia del motociclismo.

Marquez per contro, non riesce ad eguagliare i primati del rimpianto Valentino Rossi, a causa anche del connubio di problemi alla vista ed all’arto superiore che lo vedono essere meno prestazionale dello scorso anno, anche quando i medici dichiarano recuperata al massimo la sua condizione fisica. Ecco la cagione che vede il ritiro momentaneo del campione spagnolo per una nuova operazione di cui innumerevoli persone affermano si tratti di un preludio per la sua definitiva uscita dalla classe regina di corse motociclistiche.