Napoli Capitale e unica nicchia di cultura italiana

La carneficina dei giovani napoletani, meridionali in generale ed ancora italiani, ha una causa ben precisa: la diluizione della buona azione amministrativa patriottica in un connubio di subordinazione alla finanza speculativa ed alle multinazionali. L’unita’ d’Italia con il sud troncato delle sue ricchezze ed asset non e’ stata fomentata solo da italiani esterofili bensi’ dallo stesso strapotere finanziario apolide e grand’industriale transnazionale, antitetico allo sviluppo equo. Napoli ed il meridione pertanto continuano a versare in uno stato di penuria e blocco infrastrutturale pubblico, teleologici ad impedirgli di svilupparsi. Inoltre si assiste a veti incrociati, riguardo l’installazione di nuove infrastrutture e progetti similari, causati dalla volonta’ di mantenere benefici e posizioni di rendita, detenuti da privati e piccoli imprenditori. Veti e blocchi spacciati per immobilismo, sono numerosi in tutta Italia e non solo al sud, siccome le multinazionali e lo stato stesso pretendono di agire indisturbati per tutelare i propri interessi, a detrimento di cittadini ed imprenditori che magari si vedono sloggiare senza completi e puntuali indennizzi o alternative; questo e’ dato dalla “volonta’ di potenza” di quelle multinazionali che pretendono di dettare magari anche in Italia, le regole del gioco come fanno in altri paesi indigenti ma meno sviluppati e piu’ mansueti dell’Italia; il che si traduce in stallo e decrescita per comunita’ e territori. In tutto cio’ lo stato assiste orbato del proprio potere legislativo e finanziario per proteggere cittadini, imprenditori, e multinazionali, in quanto deve subordinarsi a quel mercato globalista in cui soggetti privati possono stampare moneta al suo posto e redigere decreti legge e nuove costituzioni giuridiche. In tale garbuglio lo stato viene bombardato da obblighi di pagamenti debitori verso le medesime multinazionali private di tipo finanziario e grande industriale, che lo deprivano del potere monetario per svolgere la propria mansione di garante della Costituzione.

Ora Napoli e la Campania sono i posti piu’ fittamente popolati d’Europa per cui costituiscono la panacea di imprese e commercianti che vogliono vendere e farsi notare da una massa ravvicinata e vasta di persone. Eppure Napoli, la Campania ed il meriodione intero, non usufruiscono delle risorse statali dovute in base al numero di abitanti, alla capacita’ produttiva, alla capacita’ fiscale ed al potere effettivo che detengono. Questo disastro si verifica per la decisione di quegli organi finanziari e grand’industriali privati, che pretendono di rendere Milano l’unica grande metropoli italiana, per mezzo della sua vicinanza ed interconnessione con le cittadine europee facoltose e le grandi capitali. Milano citta’ ha meno di ducentomila abitanti in piu’ della capitale in disuso del fiorente e defunto Regno delle due Sicilie. Ad onta del fatto che Milano oggi sia all’acme dello sviluppo e Napoli nel suo punto piu’ basso della storia recente. Ma Milano a sua volta vede interrotta ultimamente la propria rutilanza dallo stesso carnefice di Napoli-oligarchie finanziarie apolidi-seppure Milano sia piu’ produttiva e sviluppata dell’omologo centro cittadino limitrofo a Shangai.

Il meridione italiano insorge anche se in perenne declino economico e demografico, con illuminati imprenditori come l’artefice di Dr, molisano patriota che ad Isernia ha plasmato la sua magnifica officina meccanica in una azienda automobilistica iper richiesta in Europa; auto assemblate in Italia e componenti di qualita’ giapponesi, come il motore Mitsubishi, con interni sempre piu’ europei ed italiani. Dr e’ in espansione in Europa, con acquisizione di punti vendita in Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Irlanda: figura Dr, l’unica azienda automobilistica completamente italiana, in seguito all’acquisizione della Fiat ad opera della Francia.

Napoli ed il meridione tuttavia, a differenza di Milano rimangono il bastione della cultura italiana fondata sulla amicizia, la famiglia, il territorio, la condivisione, i figli, i parenti, la piccola impresa, in maniera anticonformistica ai diktat sregolatori della vita, tutti business-oriented-dettati dal potere e assimilati da porzioni ingenti di Milano e di quel settentrione crescentemente dissimile all’Italia tradizionale. Quei diktat che innervano la societa’ subordinata al vero potere, che sono disgregatori di equilibrio, benessere e solidarieta’, e tacciano di provincialismo coloro che non vi si adeguano.

Il meridione d’Italia vede rastrellati miliardi illegalmente dalla criminalita’ organizzata, che li investe al nord ed all’estero, oltre alla dipartita dei fondi statali per l’equita’ territoriale, oggi devoluti al sud solo da parte dell’Europa. Il Sud ha visto volatilizzare un rapporto commerciale con Alibaba, maggiore impresa di commercio elettronico cinese, superiore ad Amazon, a causa della penuria di infrastrutture e della obsolescenza di quelle esistenti. Il meridione iposviluppato per avidita’ settentrionale, sottrae all’Italia due punti annuali di crescita annua, e non di certo a causa delle mafie! Dunque lo stato italiano va purgato dai suoi cancri che ne indirizzano politiche antidemocratiche ed antimeridionali, ossia gli organi finanziari e alto-industriali forestieri ed italiani, restaurando una banca pubblica a capacita’ monetaria infinita, per irrorare il territorio di soldi, sviluppo, e magari monete parallele all’euro ed al limite una moneta tutta meridionale impermeabile dal nord e dall’estero. https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/