Come ci si salva con la quarta via

Allo scopo di atterrare o semplicemente denigrare, popoli, nazioni, momenti storici, si allude alle stragi ed agli altri mali perpetrati dai regimi dittatoriali rispettivamente di: fascismo, nazismo e comunismo. Tuttavia con la complicita’ dell’apparato mediatico dal punto di vista integrato, si sottace o omette l’individuazione con annessa descrizione, del neoliberismo quale quarto sistema dittatoriale imperante in epoca odierna: non ci si accorge del totalitarismo di matrice neoliberista foriero di colpi di stato verso Italia, Bolivia, Turchia, Ucraina, Venezuela, Hong Kong, Afghanistan, Iraq, Iran, Libia, Brasile giacche’ non si e’ afflitti da palesi guerre. Tuttavia chi disobbedisce ai diktat del pensiero neoliberista come la Russia o la Corea del Nord, viene occultato dall’informazione o assediato dagli embarghi, dall’emarginazione commerciale e politica. Frattanto i diritti dei lavoratori dipendenti vengono erosi, recisi gli emolumenti e promulgate leggi a favore della finanza speculativa che ha piazzato i propri adepti ai gangli della politica, dell’amministrazione, delle banche, dell’economia, delle grandi e medie aziende.

Ecco dunque l’esigenza vitale dell’individuazione e dell’”imbocco” verso la siddetta “quarta via”, ossia di un sistema politico, economico, bancario e sociale multipolare, laddove vi stazioni un potere identitario e neonazionalista. Il neonazionalismo, in questo caso, divergerebbe dal veteronazionalismo per mezzo della sua vocazione rispettosa delle sovranita’ politiche, economiche, finanziarie e legislative altrui.

Tale quarta via rappresenta uno sbocco irreversibile delle nazioni, giacche’ il capitalismo unipolare, neoliberista e americaneggiante e’ un sistema totalitario divenuto obsoleto seppur inveterato, al punto da sopravvivere grazie a iniezioni continue di liquidita’ monetaria fabbricata appositamente in favore della finanza, anziche’ dell’economia reale che annaspa.

La quarta via di cui sopra e’ il cardine in cui si imperniano le lotte di Trump da una parte, e Putin in quella opposta, ossia il tenzone che contrappone lo stato carsico allo stato di diritto, il connubio di massoneria, alta finanza, grande industria, grande politica e servizi segreti che tenta ormai invano, di imporre le linee guida di questo mondo in irreversibile fallimento. Un mondo da sostentare con le forme incrociate di finanza pubblica, politica non sottomessa dalla finanza, industria svincolata dalla finanza e “mano pubblica” a tutela dell’economia e dei diritti sociali…




La storia in cattedra

La storia in cattedra



La ragione per cui la storia “non ha scolari, aforisma datato seppure attuale, e’ il reiterararsi di atti cruenti a detrimento dei bambini e della popolazione inerme: i casi in questa foto, ritraggono le due guerre recenti forse piu’ tragiche e fallimentari di annessione economica e simil territoriale, ossia il Vietnam e la Siria: questi ultimi consistono in due casi emblematici e drammatici, di strenua resistenza rispetto al dominio neoliberista che sfocia nella globalizzazione culturale, economica e territoriale, di matrice euroamericana. Sottoporre pertanto le popolazioni indigenti ad attacchi guerreschi letali e’ uno squilibrio politico economico e culturale, da porre fine con programmi ed accordi multilaterali di salvaguardia territoriale, politica ed economica, delle nazioni disomogenee riguardo i principi del Wto ossia del ordine commerciale che piega gli stati ribelli alle proprie logiche economiche.


Affermare che i bambini vanno tutelati senza associarvi il regolamento nuovo, da riscrivere, in merito al diritto alla disomogeneita’ non solo sessuale e coniugale, ma anche produttiva, commerciale e politica, e’ omicida nei confronti del mondo e dei bambini…