Movimento meridionale vittorie e programmi

NOTO (SR) NUOVO CIRCOLO DEL MOVIMENTO 24 AGOSTO: PARTECIPAZIONE ALLA CRESCITA E CONSAPEVOLEZZA DI UNA “RIVOLUZIONE COSTITUZIONALE”

*Viviana Bonfanti
Donne, uomini, idee, ideali in cammino per realizzare un programma che ha per obiettivo un valore assoluto ed universale: l’Equità.
22/09/2020: nasce il circolo di Noto, occasione alla quale hanno partecipato anche gli appartenenti ai circoli di Ragusa e Rosolini nonché ospiti interessati a conoscere il M24AET.
Non potevano mancare i fondatori Franco Calderone, Coordinatore Regionale e Membro del Direttivo Nazionale, e Aldo Bertolone, Vice Coordinatore Regionale del Movimento in Sicilia ed il referente provinciale Franco Di Tommasi i quali hanno ben descritto le ragioni che hanno condotto alla formazione del Movimento.
I dati rappresentati testimoniano la differenza secolare tra il Nord, che ha alimentato la sua immagine di locomotiva d’Italia, e il Sud, da sempre invece visto come la zavorra parassita divoratrice di quel che il nord produce.
Partecipata è stata l’attenzione dei presenti con un animato dibattito tra chi si sia indignato perché in tanti anni ci sia stato un disegno repressivo per il sud impedendogli di crescere. Non è mancato chi abbia ricordato che i meridionali hanno una loro responsabilità per l’attuale stato di cose avendo accettato passivamente l’assenza di una efficace politica di sviluppo economico e sociale. La consapevolezza del nostro passato, la presa di conoscenza della verità che ci hanno nascosto ed il ritrovato orgoglio di meridionali deve darci la forza per cambiare lo stato delle cose prendendo coscienza delle nostre reali capacità.
Decenni di mala politica e di cattiva amministrazione, mancanza di infrastrutture e servizi scadenti, difficoltà di fare impresa ed un’emigrazione mai cessata sia per lavoro che per studio sono un effetto della devastante politica di tutti i governi della Repubblica.
Il sud, la comunità netina, hanno tutte le carte in regola per ripartire, per non perdere i nostri giovani che partono arricchendo il nord con la loro competenza, per sviluppare concreti progetti sostenibili.
Si può fare la differenza pretendendo l’applicazione della nostra Costituzione che è cassaforte di quel principio di Equità ad oggi non realizzata.
Il Movimento è riuscito, senza rappresentanti in Parlamento, fra le tante iniziative intraprese, a bloccare l’approvazione dell’autonoma differenziata che, così come pensata dalla lega e dal Nord, aggraverebbe il divario tra il settentrione e il meridione dimostrando di essere sulla giusta strada verso l’Equità Territoriale.
Il circolo di Noto è pronto ad intraprendere questo percorso, è pronto ad entrare nelle istituzioni netine e a cambiare il passo, non c’è tempo da perdere.

*Movimento M24A Equità Territoriale – Referente provvisorio del circolo di Noto




Trobatura Alla Sicilia

AFFARISTI DEL NORD SEMPRE IN AZIONE. LE OLIMPIADI INVERNALI 2026 MILANO – CORTINA CON I SOLDI DEL RECOVERY FUND DELL’UE. IL SUD? PUO’ ATTENDERE

di Enzo Lionetti*
All’indomani dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 di Milano-Cortina, il Sindaco Sala (PD), i Presidenti Fontana (Lega Nord) e Zaia (Lega Nord) hanno esultato a più non posso per la grande abbuffata di lavori, opere e infrastrutture catapultate sull’asse lombardo-veneto.
Trampolino di lancio per la rielezione di Sala e Zaia, anche a livello nazionale.
Con i soldi del bilancio pubblico dello Stato italiano, con i soldi di tutti gli Italiani.
La legge finanziaria 2020 ha stanziato 1 MILIARDO di euro tondo tondo per le Olimpiadi Invernali 2026 di Milano- Cortina.

Alla faccia delle dichiarazioni iniziali che le Olimpiadi dovevano essere finanziati da investitori privati e dal Comitato Olimpico internazionale, soldi da sponsorizzazioni e interventi privati.

Ma ora il Ministro De Micheli annuncia tra le righe delle sue ultime dichiarazioni date alla stampa, che tra le priorità per la ripartenza dell’Italia (DELL’ITALIA!!!!!) ci sono le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, pensando subito a far inserire ulteriori e sostanziosi interventi di infrastrutturazione del territorio nel Piano del Recovery Fund dell’Unione Europea!!!

Occasione ghiotta ed unica, quasi irripetibile!!!

Ricordiamo le Olimpiadi Invernali di Torino del 2006?
Intervento dello Stato Italiano per quasi 5 MILIARDI di euro!!!
Pagati dal bilancio pubblico nazionale e da debiti del Comune di Torino, in minima parte.

Sono già partite le progettazioni sull’asse lombardo-veneto in modo tale da presentarle ad ottobre nel Piano per la Ripresa del Recovery Fund!!!!

Mentre i soldi per le Olimpiadi invernali 2026 si trovano immediatamente, nella legge finanziaria 2020 per 1 miliardo di euro ed in più ora per almeno 2-3 MILIARDI nel Recovery Fund, per il Ponte sullo Stretto di Messina stiamo ancora a pensare se fare il Ponte o fare il Tunnel.
Valutiamo, analizziamo, riflettiamo e… poi si pensa…

Il Sud condannato all’immobilismo, la Sicilia condannata all’isolamento, mentre l’asse lombardo-veneto per le Olimpiadi Invernali 2026 di Milano-Cortina mette in cantiere 5-6 miliardi di euro.

Se per Bocconi e Ca’ Foscari il moltiplicatore degli investimenti delle Olimpiadi Milano Cortina è elevato, per il Ponte sullo Stretto di Messina il moltiplicatore degli investimenti è enorme, come risulta dagli studi già approvati dal competente Ministero dei Lavori Pubblici con progettazione già eseguita e contratti siglati.

Ma per il Ministro De Micheli la priorità NON È IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, MA SONO LE OLIMPIADI INVERNALI DI MILANO-CORTINA.

Tutto, pur di condannare il SUD all’immobilismo ed all’isolamento.

E chi se ne frega se i soldi del Recovery Fund devono essere assegnati in base al divario del PIL tra Nord e Sud e in base alla disoccupazione elevatissima al Sud!!
E chi se ne frega se gli investimenti del bilancio pubblico italiano devono essere assegnati con il criterio dell’Equità Territoriale sancito in Costituzione.

Per loro vale solo il criterio “Dummy” in italiano Pagliaccio, ovvero con le risate e con la gioia vi fottiamo i soldi senza che ve ne accorgete, stupidi meridionali.
*direttivo nazionale M24A-ET




Sud sott’attacco

IL SUD, CON QUESTI DUE, È FOTTUTO.
di Paolo Mandoliti*
Se qualcuno aveva ancora dubbi sull’ineffabile politica nord centrica anche del PD, e di Italia Viva, ora può definitivamente mettersi l’anima in pace.
Partiamo dal responsabile dem per l’economia, professore di Storia Economica (guarda un po’, come il Ministro Gualtieri – e ricordiamolo che storia economica è, appunto, storia, e non necessariamente chi la insegna capisce di micro o macro economia) che definisce “il sud come beneficiario netto”, dimenticando di dimostrare in base a quali dati dia questa definizione. Definire il sud come beneficiario netto significa scomporre i dati nazionali (quanto l’Italia contribuisce al bilancio europeo) in regionali (quanto ogni regione contribuisce al bilancio europeo) in base all’art. 311 TFUE. Poi è necessario calcolare quanto l’Europa dà all’Italia con i diversi programmi europei (FSE, FC, FESR, ecc.) e scomporre questi dati in regionali. Tenendo conto di un fattore: se l’Italia prende 100 li prende perché all’interno di un “sistema Paese” (a cui fa riferimento, a convenienza il professor Felice) come l’Italia, abbiamo diverse situazioni di iniquità: regioni “ex obiettivo 1, oggi definite” regioni meno sviluppate”, ovvero quelle regioni con un PIL procapite inferiore del 75% della media europea, poi c’erano le “regioni obiettivo 2” oggi definite “in transizione”, con un PIL procapite uguale o superiore al 75% ed inferiore al 90% della media UE, ed infine le più sviluppate (PIL pro capite >=90% della media UE). Un “sistema paese” in cui più di un terzo della popolazione è economicamente più debole della restante parte del Paese (tralasciando il fatto che nelle regioni cosiddette più sviluppate, la media del PIL procapite è data dalla enorme concentrazione della ricchezza sproporzionata in poche persone, prova ne è la recente stima che oltre il 15% delle famiglie al Nord, la locomotiva, è a rischio povertà, rispetto al sud dove il dato, maggiore, è più omogeneo). Di chi la colpa di questa disomogeneità?
Poniamoci questa domanda, prima di invocare “il sistema Paese”. Ed un professore di storia economica, al di là se conosca o meno i fondamentali della micro e macro economia, dovrebbe ben sapere che la disomogeneità di cui è vittima una parte consistente del Paese, è colpa delle politiche economiche SBAGLIATE, da oggi e fino dal 1861, a cui il Mezzogiorno è stato deprivato e depauperato (rubato) di risorse che gli spettavano (e spettano). Per cui, Emanuele Felice, prima di sparare cretinate (c’è la mia firma, aspetto denuncia) dovrebbe porsi questa domanda: non sarebbe forse il caso di non tirare troppo la corda, lui e tutto il PD, prima che la stessa corda si spezzi?
E veniamo a Mr. DUMMY, al secolo Luigi Marattin, neo presidente della commissione finanze della Camera. Come possiamo sperare, noi terroni, se a guidare una delle due commissioni che deciderà il futuro della ripartizione tra le regioni del Recovery Fund (quella del Senato sembra destinata a Renato Brunetta, Veneto e razzista – anche qui aspetto denuncia, ricordandogli le dolci parole che dedicò alla Calabria e a Napoli) è affidata all’inventore delle variabili cosiddette DUMMY che deprivano il Mezzogiorno di 61 miliardi all’anno (lo dice perfino Boccia!!!) dal 2001, anno della riforma del titolo V della costituzione (compreso) ad oggi?
Purtroppo, se queste sono le premesse, in cui gli altri protagonisti sono Giorgetti, colui che secretó i verbali della commissione finanze della Camera perché si diceva “cosi fottiamo il Sud” , e compari del partito unico del nord (partito unico del fotterci), stavolta il Sud è definitivamente FOTTUTO.
(Ma mettetevi l’animo in pace, stavolta non ve la renderemo facile, tipo la “secessione dei ricchi”, che anche STAVOLTA LA FARETE LA PROSSIMA VOLTA)!!! 😉
*Direttivo Nazionale M24A-ET




Dio salvi l’America

Gli Usa sono odiernamente il bersaglio del Deep State, ossia quella matassa tra

banchieri, generoni, grandi capitani d’industria quali quelli a capo di Google, Microsoft Apple Citybank Morgan Stanley, Blackrock, Wall Street, politici sinistrorsi, potentati militari e farmaceutici che si vedono bersagliati dalle recriminazioni di un popolo affamato. Trump incarna il disappunto del popolo impegnato nell’economia materiale avverso alla globalizzazione e sta incanalando il malcontento, unico nella storia americana, contro le sue multinazionali, le sue banche private, obbligandoli a rispettare la Costituzione. Il Covid era il loro colpo di coda ed e’ stato sbugiardato, l’omicidio del negro era la cartuccia sparata a tradimento manipolando intenti e notizie ma la popolazione afro-americana e’ sempre piu’ schierata dalla parte dei veri antirazzisti; allora Antifa, ossia sinistra armata terroristica-non ne faccio una questione di poli politici-sta assaltando New York ed il Minnesota dandogli le fiamme. Si sta cercando di recidere i fondi, nonostante l’avversione popolare per questa scelta, verso le forze dell’ordine americane, cosicche’ i cittadini assistono inermi agli assalti dei loro negozi ed a se stessi dei Blakblocks: i corpi militari Usa addestrati nella guerriglia urbana e nella cruenta gambizzazione dei cittadini che assalto’ l’Italia in occasione del G8 del 2001. I negri in gran parte ed i giovani stanno inconsapevolmente sostenendo i Blackbloks apparentemente sottoforma di manifestazioni anti razziste.
Adesso che l’America, vera patria di liberta’ e ricchezza si sta destando dal tedio dei rutilanti petrol dollari e della speculazione, e’ diventata il bersaglio numero 1 di corpi militari terroristi deviati, al soldo di plutocrati, apparati di sicurezza e pezzi di stato corrotti che non vogliono lasciare il loro scettro teleologico all’imbarbarimento, all’impoverimento ed al controllo globale.
Dio salvi l’America- Io sono americano.
Approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo e la pagina Facebook Francesco Tondo.