Covid e cure sbagliate

Secondo l’esimia dottoressa Silvana de Mari i protocolli di cura per il Covid 19 continuano ad essere zelantemente sbagliati: dei medici almeno per telefono, hanno esortato a ingollare, da parte dei pazienti, la tachipirina anziche’ l’aspirina; quest’ultima soltanto, essendo un antinfiammatorio, possiede un’effettiva utilita’ di cura.

Alla stregua della negata esortazione verso l’assunzione di vitamina c a bizzeffe, e uscite con tanto di raggi ultravioletti pur in presenza di nubi, in Italia le indicazioni giuste per curare l’ultima pandemia, sembrano continuare ad essere ignorate.

Prima si poneva il respiratore ai pazienti senza una cura antinfiammatoria precedente, causa di embolie polmonari, mentre oggi si antepone, pare la tachipirina all’aspirina e sopratutto all’economica idrossiclorichina.

Il problema ed il nuovo scenario tracciato dall’epidemia fraudolentemente diffusa di Covid, sta nello svarione o nell’intervento provvidenziale che ha scongiurato la catastrofe predisposta: la mancata morte per covid, senza la preesistenza di altre patologia, di tre milioni e mezzo di persone.

Nel laboratorio omicida in cui e’ stato realizzato questo virus, infatti, secondo degli informatori, si era preventivato di portare il virus a uccidere, con la propria unica struttura genetica, tre milioni e mezzo di persone, il che non si e’ avverato.

I fautori tra le grandi oligarchie, di tale strategia, dovrebbero essere trovati e puniti con la morte a causa della loro perniciosita’: una perniciosita’ innestata sul controllo privato dei centri di ricerca batteriologica e dello stato stesso, anziche’ il contrario.

Siccome decessi numerosissimi inconfutabilmente da Covid anziche’ da altro avrebbero causato panico, la finalita’ delle oligarchie al comando di tali processi di creazione batteriologiche, si sarebbero avverate senza ritrosie popolari: vaccini quantici e identita’ digitale. Per tale motivo sradicare lo stato ed il suo potere anche scientifico e genetico, dalle grinfie di cricche privatistiche, appare quanto mai vitale.