Meloni da Aspen Institute

Giorgia Meloni e’ entrata a far parte dell’Aspen Instutute, riportava giorni addietro un famigerato giornale italiano, il che vuol dire che l’alta finanza italo-mondiale ha fiutato l’occasione che Fratelli d’Italia sia artefice della ventura maggioranza politica anteposta al pd e cinquestelle attuali.

L’Aspen Institute ufficialmente e’ un think thank ossia un serbatoio di variegate ed eccelse personalita’ e professionalita’ della grande finanza, della grande industria e del grande terziario, che si riuniscono in una sorta di moderna gilda focalizzata sul miglioramento sociale e politico della societa’, studiando progetti di sviluppo, e stabilendo le linee guida politico-economiche dei paesi su onde temporali quinquennali e decennali. Aspen Institute e’ anche indicato come il Club Bieldeberg tutto italiano ed e’ fucina di promozioni per

le migliori e prestigiosissime carriere politiche, alto burocratiche, industriali e professionali in

Italia. Ora cosi’ come il Club Bieldeberg aveva anteposto in qualita’ di suo obiettivo nel corso dei successivi due anni dalla riunione 2019, di disarcionare populismi e smantellare o istituzionalizzare il Movimento 5 stelle, parallelamente si puo’ preventivare la mossa di Aspen verso Fratelli d’Italia, di smussarne i pericoli per il mantenimento degli interessi del grande potere italico e transnazionale; alla stregua di cio’ che e’ avvenuto con la Lega di Salvini che, dapprima restia a chiusure totali e vaccinazioni di massa, oggi ha sostenuto Speranza e le chiusure aziendali in cambio del 60% del Recovery fund antecedentemente assegnato per il 70% al meridione. Un ostacolo ai piani di Aspen da parte dei 5 stelle e forse Meloni, consiste nel rinnovo del reddito di cittadinanza, il quale costa circa 13 miliardi annui ed e’ facilmente finanziabile, per cui bisogna attendere l’operato di Meloni e dei suoi colleghi al governo, prima di capire cosa avra’ raggiunto l’Aspen Institute. Se poi il reddito di cittadinanza permanesse e magari venisse esteso a tutti in cambio della revoca dell’inviolabilita’ della proprieta’ privata come si reclama nel Grande Reset, il livello di allarmismo sarebbe massimale.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/




Pagamenti infiniti con finanza di stato e redditi di cittadinanza senza proprieta’ privata: i mali in arrivo col Grande Reset

Il potere dei banchieri sul mondo, con la focalizzazione sul progetto del Grande Reset teleologico al Nuovo Ordine Mondiale, e’ in procinto di stabilire benefici relativi per i popoli, e massimali per se’ stessi. Con l’instaurazione del reddito universale sul quale caldeggianno ormai, anzitutto la grande finanza e la grande industria, si sta lavorando silentemente per far si che gli interessi sui titoli di stato acquistati dalle banche e multinazionali finanziarie per lo piu’ forestiere, non abbiamo scadenza. Lo ha affermato il professore atipico di economia e finanza Valerio Malvezzi, esecrando tale atto quale giogo permanente delle plutocrazie finanziarie, sugli scalpi di stati e cittadini: il debito pubblico ha una scadenza massima di trent’anni, e aumentarlo a quaranta o cinquanta e ancora piu’ anni, oltre che esiziale si configura come anticostituzionale; il pagamento di interessi indefinito sui titoli pubblici, sarebbe una moderna forma di schiavitu’ finanziaria massiccia, in quanto verrebbero pagati dalla comunita’ sottoforma di tasse e privazioni dei servizi pubblici, difficolta’ nel fare impresa e lavoro, decurtazioni di salari e diritti acquisiti.

Se da un lato il reddito universale garantito ed indefinito si vorra’ erogarlo in cambio di un cambiamento legislativo che potrebbe sottrarre la proprieta’ privata; con uno stipendio base garantito si terrebbero i popoli sempre piu’ anodini e neghittosi, in quanto lontano dal lavoro, impossibilitati o seriamente difficoltati nel lavorare. Cosi’ il processo di smantellamento societario ed involuzione umana, sarebbe garantito con la promozione del “non lavoro o scarso lavoro” ma centralizzato, obbligo o convenienza perpetua di acquisto di prodotti sfornati dalle multinazionali connesse con i banchieri; infine controllo assoluto e impossibilita’ di punire i rei di tale opera globalista, con la confisca dei loro beni. La tecnica di confisca delle proprieta’ valida per i cittadini disobbedienti o dissenzienti, con il Grande Reset non si adotterebbe anche ai banchieri e i proprietari di tali sovrastrutture produttive e di governo mondiale. Il periglio ultimo del Grande Reset e del Nuovo Ordine Mondiale, consisterebbe nella definitiva estinzione della concorrenza per tutte le multinazionali in ballo su questo progetto, le quali verrebbero permanentemente rimpinguate con i denari pubblici, nella modalita’ di pagamento infinito di interessi sui titoli di stato da essi detenuti. Draghi e’ un accolito presso l’Italia, dei fautori ed ideatori del Grande Reset e del Nuovo Ordine Mondiale, il quale figura come progetto in prospettiva per i prossimi venti anni, per cui Draghi probabilmente non potra’, senza il sostegno e la vigilanza cittadino, opporsi e scongiurare il Grande Reset per suoi connazionali. https://www.facebook.com/marketplace/item/672881866873181/




Il grande Reset

Alla luce del fatto che di Covid e forme pandemiche analoghe si parlasse dal 1994 presso dibattiti della Fondazione Rockfeller, è opportuno addentrarsi nel corollario della situazione che oggi obbliga a restare in casa e non lavorare: il Grande Reset, ossia unsa decostruzione dell’economia mondiale contemporanea attuabile con un virus artificiale e capillare al fine di cancellare i debiti insostenibili e ripartire con emolumenti scarsi ma fissi ed infiniti, in cambio di transumanesimo, degradazione culturale, rinuncia al dissenso e alla iniziativa individuale.

il future organizzato e preconizzato dalle oligarchire finanziarie e grand’industriali, infatti, poggia sull’impossibilità di ripsagare i debiti e sull’opposizione di tali oligarchie nel cancellarli. Dunque per cancellarli ed assicurare un reddito alla popolazione, vengono concretizzatre sofisticate leggi per gli anni a venire, in cui le persone dovranno cedere, nel caso lo richieda lo Stato, le loro proprietà individuali in quanto la nazione è oberata dai debiti e dall’indigenza. nello Smantellare l’iniziativa privata, ovvero la piccola e media impresa, le grandi cricche di potere antepongono un reddito universale grosso modo dignitoso ma anche l’obbligo legale di acquistare in forma informatica dalle mastodontiche multinazionali in loro possesso. Ancora per Grande Reset si vorrà digitalizzare le identità individuali, con tanto di vaccini teleologici a strumenti per accedere ai servizi pubblici e privati: Il Grande Reset si è calcolato di ottemperare in uno scenario di degradazione culturale in cui il sistema educativo pubblico cederà il posto a quello privato, in cui aprioristicamente si deciderà cosa insegnare e cosa no, da parte delle cricche di potere in questione. Dunque uno degli obiettivi del Grande Reset consiste nello smantellamento della classe media oltre che del settore pubblico, il quale cederebbe il posto allo stesso potere privatistico centralizzato contemporaneo.

oltre all’obbligo vaccinale con l’immissione di elettroni attivabili da impulsi elettromagnetici per indebolire o uccidere, il Grande Reset ha predefinito di assegnare ai cittadini dei punti in base al loro rispetto delle prescrizioni: per i ribelli ci sarebbe il blocco del denaro, dell’identità e dei diritti sociali. Ancora verrà deciso di operare un taglio salariale in occidente per renderlo uguale all’oriente cinese, indiano e schiavizzato. infine sul terreno della religione si vuole operare un suo totale ridimensionamento ed annichilimento in favore dei dogmi del globalismo, dei diritti lgbt volano di distruzione delle famiglie, dell’autorità pubblica e genitoriale, in ottica di promozione della pedofilia. Il Grande Reset vuolre l’ibridazione di uomini e macchine per mezzo di sensori sottocutanei quali strumenti di controllo, attribuzione delle decisioni e del lavoro a macchinari centralizzati dalle stesse masnade alto industriali e finanziarie, in ossequio all’obiettivo di riduzione drastica della popolazione mondiale.

il Grande Reset necessita dell’America per sottomettere il mondo con la scusa dei debiti impagabili e della mancanza di risorse monetarie, per cui finchè Trump e Putin, unici bastioni a tali poteri disgregatori, non coopereranno con la restituzione a Trump dello scranno di presidenza, il covid continuerò assieme al lockdown; alla stregua del covid e del lockdown nel mondo tuttavia, senza la fine dell’elezione Usa e la restituzione dello scranno presidenziale a Trump, rimarrà ingessato anche il piano omicida del Grande Reset