Putin dichiara vittoria e fine della globalizzazione
Putin e’ tornato perentoriamente a parlare, in modo dissonante rispetto i tedofori della pace mondiale, dibattendo assertivamente, in una assemblea gremita di politici e periti russi ed orientali, della dipartita del Nuovo Ordine Mondiale e del mondo unipolare suffragato da Stati Uniti ed Europa; del ritorno della sovranita’ statale a livello planetario, con un criterio di autodeterminazione in una cornice multipolare imperniata sul diritto internazionale. Il presidente boicottato ed osteggiato della Federazione russa ha rimarcato quanto l’attuale diritto internazionale risulti arbitrario, plasmato sugli interessi di oligarchie finanziarie e grand’industriali di matrice euroamericana, che prescrivono a tutti di subordinarsi a tali disegni, impermeabili al diritto nazionale di evolversi in base alle proprie tradizioni, alla loro storia, cultura e benefici presenti e futuri. L’autocrate russo ha focalizzato l’intento dei popoli occidentali ed orientali a non sottostare piu’ alle regole euroamericane che ne strangolano le finanze, lo sviluppo, il lavoro, in un connubio di ribellione e presa di consapevolezza. Inoltre Putin ha sciorinato la dovizia di propri sostenitori all’interno della compagine europea ed americana, affermando che a causa di cio’ il dittico Europa-America un tempo fucina di liberta’, arte ed opulenza, sta andando incontro ad una spirale totalitaria di stampo liberista tesa a sopprimere il dissenso dal punto di vista giornalistico, artistico, politico, industriale, universitario, professionale, a causa della mancata accettazione, da parte delle classi dominanti, che le proprie regole siano disumane, inconcepibili, inaccettabili ed onerosissime. Infine il politico di lungo corso russo ha inteso ribadire la propria disponibilita’ alla riappacificazione con l’Europa ma non ha voluto esimersi dall’esecrarla negli intenti di combattere la Russia fino all’ultimo soldato. Cosi’ l’Ucraina, a parere di Putin, e’ stata suo malgrado spinta in una contesa bellica che non la giova, ne distruggera’ altri civili inermi e soldati, in relazione al fatto che la Russia non sta adoperando il proprio potenziale militare, per cui la vittoria sara’ certa. Ma andando avanti nel conflitto, Putin si dice sornionamente sicuro che le condizioni per una tregua ed un orizzonte di pace non saranno gli stessi di oggi oppure scemeranno totalmente. Ancora Putin ha rincarato la volonta’ di gran parte del mondo a sentirsi svincolati dai gangli della globalizzazione e di conseguenza appoggiamo senza remore il disegno della Russia du riformare il mondo sulla base di nuove regole, definite eque, democratiche e propedeutiche al mantenimento di una pace duratura ed un equilibrio economico, politico e culturale.