Tutela aree montuose solo settentrionali

Progetto Alpe – L’Italia sopra i 600 metri.
Il FAI (Fondo Ambientale Italiano) è una gran bella cosa, promuove la tutela dei beni storici-artistici-monumentali di tutta italia, ha sede a Milano ed è un ente senza scopi di lucro. Fondato nel 1975 da magnifiche persone lungimiranti. Investe anche con donazioni o quote degli iscritti (anche io) sulla conservazione del patrimonio artistico italiano.
Oggi ho sbirciato sulla sua pagina e promuove una cosa molto bella valorizzare i siti dimenticati sulle montagne, a oltre 600 metri di quota, ma dalla mappa dei luoghi segnalati vedo che stanno 8 al Nord e solo uno al Sud.
Scusatemi, sono un po’ prevenuto, ma mi ha fatto pensare un po’ a Zaia, ex ministro italiano dell’agricoltura, con i prodotti agricoli del CETA e del suo famosissimo olio veneto.
Ho paura che questo modo di pensare la cosa pubblica sia un po’ stonata. Sembra che si sia calcificata nel tempo in loro un proprio modo di pensare, cioè: pensare ai cavoli loro, cioè il proprio orticello.
Aspetta! Il Fai è una cosa buona, e i loro intenti sono stupendi, però negli ultimi tempi non vorrei che i rappresentanti stando al Nord vedano solo dal loro spioncino e gli si parano davanti solo le Alpi.
Infatti, in questo caso il progetto l’hanno chiamato proprio ALPE, magari lo potevano chiamare Montagna, senza offendere nessuno.
Anche se gli investimenti (FAI) saranno in questo caso sicuramente minimi (per quello che può).

“Il Progetto Alpe è un impegno decennale che il FAI dedica alla tutela e alla valorizzazione delle aree interne montane del Paese
L’alpe è terra montuosa caratterizzata da alpeggi dove si esercita il pascolo. Oltre la metà del territorio nazionale è alpe: dalle Alpi agli Appennini e dai Monti ai Massicci, isole comprese, il mondo dell’alpe unisce l’Italia e rappresenta uno dei suoi principali fattori identitari…”