Ideologia gender Open Society e Oms

Come asserito con forza da fonti di informazione disallineate, in tutto il mondo, con le Fondazioni come la Open Society e l’Oms che a loro volta suffragano la globalizzazione, nell’era della pandemia si sta attuando un cambio di paradigma valoriale, pedagogico, sociale, oltre che economico: alcuni degli esponenti della fondazione Open Democracy si sono recentemente lasciati sfuggire quanto ormai l’epidemia in atto abbia fatto trasparire l’esigenza di abbattere la famiglia tradizionale. I programmi legati alla Fondazione del finanziere sioneuroamericano Soros, appoggiano l’insegnamento dell’ideologia gender negli istituti scolastici a partire dai quattro anni di eta’, con un percorso propedeutico alla sperimentazione sessuale anticipatissima; oltre a trovare sponde politiche, questa della propagazione infantile dell’ideologia gender e dell’aborto chimico domestico promanato dall’Oms per mezzo delle sinistre occidentali, tali fondazioni governative effettive sciorinano il loro scopo lucrativo con due espedienti: la richiesta di ingenti fondi da parte dei sistemi legislativi manovrati dalle sinistre socialiste, dunque prelevati dall’imposizione fiscale dei cittadini e l’ambizione di manovrare cambiamenti geosociali geopolitici e geoeconomoci. Cosi’ si sono inseriti nei testi legislativi contemporanei, provvedimenti volti a favorire pratiche di procreazione su richiesta e dietro pagamento, oltre che carcere ed esose sanzioni verso i negazionisti dell’ideologia gender. Inoltre dietro l’intrigo della gravita’ della pandemia si e’ provveduto ad impedire la possibilita’ di culto religioso e bandire l’insegnamento della catechesi nelle scuole. Ora in contemporanea con lo stallo economico, l’indebitamento progressivo dei popoli e delle imprese con i medesimi detentori delle Fondazioni quali Oms ed Open Society, l’Onu si esime dal bonificare ad ogni cittadino un assegno di sostegno economico superiore ai mille euro mensili netti per ogni membro famigliare, bensi’ chiede maggiori fondi ai medesimi individui: soldi insomma, imposti nel essere pagati alle fondazioni governative di banchieri dal popolo, mediante i rappresentanti politici ed amministrativi imposti dalle stesse Fondazioni. Trump in America sta lottando al fine di abolire i fondi alle fondazioni fintamente benefiche ma in realta’ governative, economiche e produttive, al contrario dell’Europa e specialmente dell’Italia. L’associazione transnazionale Cityzen to go sta battendosi con azioni legali e politiche improntate sul ripristino della effettiva liberta’ di culto religioso presso le chiese, sull’intoccabilita’ degli insegnamenti scolastici da parte dell’ideologia gender, e sull’impossibilita’ di incarcerare i detrattori di tale ideologia o delle pratiche pro aborto e pro procrezione artificiale. Il problema, per superare o tarpare le ali a tali progetti eversivi, sta nel decurtare o troncare finanziamenti pubblici superiori a qualche milione, verso fondazioni politiche, finanziarie e tecnologiche imperniate sulle modifiche sociali, educative ed economiche verso indici di degradazione assoluta.




Lo sai chi ti manovra?

Aiuti di stato negati in Italia ma consentiti, sotto mentite spoglie, in Francia e Germania. Sono queste ultime che si preparano ad acquisire le ultime piccole e medie aziende in Italia, in fase terminale di soffocamento a causa dello stallo del mercato causato dalla pandemia ingegnerizzata; Francia, Germania, Inghilterra ed America detengono le quote principali di grandi, medie e piccole aziende italiane di grande eccellenza. Una fra queste e’ Parmalat, acquisita in seguito ad una montatura finanziaria che faceva perno sul proprietario italiano e sulla mancanza di sovranita’-dunque indipendenza-monetaria e legislativa italiana.
Si assistono a giochetti del genere, in questo Paese sfrisato dalle crisi cicliche, eterodiretto, ammansito, infiacchito ed infiltrato da servizi segreti deviati e prestanomi di aristocrazie finanziarie forestiere.
Si sta preparando ora, dopo aver privatizzato la Tim in mani francesi ed aggredita con Vivendi, l’assalto alla italianissima Mediaset, il cui proprietario e’ da sempre denigrato e diffamato da una stampa faziosa. Una stampa che fa leva sul suo acerrimo nemico e proprietario del principale giornale italiano, la Repubblica, che mistifica e adultera il concetto di sinistra e di democrazia, per rabbonire il popolo ed aizzarlo contro i nemici del padrone: il padrone di Repubblica e’ l’ingegnere de Benedetti, sionista italiano imparentato con la famiglia Rotchild nonche’ loro referente per l’Italia ed azionista in Francia. Un finto italiano che guerreggia gli italiani per mezzo della propaganda politica giornalistica, giudiziaria, un manager che al timone di Fiat ha cercato di sfilarne la proprieta’ agli Agnelli; un antitaliano banchiere che plasma a suo vantaggio giornalistico e politico, la presenza della mafia come congrega di finanziatori sia di Berlusconi che di tutto il capitalismo europeo, a favore delle sue ambizioni economiche-de Benedetti vuole assorbire Mediaset-.
De Benedetti ed i suoi giornali tuttavia, si esimono dall’esecrare il signoraggio bancario, il controllo dell’emissione monetaria e la conseguente scarsita’ fittizia della moneta, come volano di mafia e rea di maggiori danni della Mafia. Conflitto di interessi peggiore di Berlusconi, il quale e’ inidoneo al governo. Ma non viene mai detto da Repubblica che, appena Berlusconi ha acquistato il controllo della principale tv privata francese, ne e’ stato di li’ a poco estromesso dagli stessi accoliti e manovratori finanziari del pacifico sionista discreto parente di Rotchild e Rockfeller? A quanto pare no; ed i problemi italiani stanno tutti dietro questi inconfessati misfatti. Approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo e la pagina Facebook Francesco Tondo.