Democrazia e sostegno

Nella cornice geopolitica e geoeconomica contemporanea, si vive immersi in sistemi amministrativi di lentezza tale, dal finire per mettere l’interesse dei cittadini mai al centro dell’azione.


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Lo stallo percepito come “politico”, è in realtà amministrativo-giuridico e perpetrato in nome della “democrazia”: la sfida per lo sviluppo geoeconomico ormai, si gioca nel superamento manageriale del concetto di “democrazia”, e sul superamento del concetto di “ideologia”.

Il che è causato dalla presenza di margini di manovra assai limitati, per cui non diviene mai del tutto operativo, un effettivo miglioramento economico dei popoli, scevro da illegalità di ogni sorta.

Per vedere la concretizzazione dei benefici amministrativo-economici di una nazione, va modificato solo l’andamento della democrazia, garantendo velocità di azione e tempi stretti alle disposizioni dei “vincitori”. Il chè è provocato dagli attuali vincoli giuridico-amministrativi. Un vantaggio, da questo punto di vista, consisterebbe solo nel non dover coinvolgere tutti nelle decisioni e nei confronti, per velocizzare e snellire l’azione legislativa; altrettanto utile sarebbe non permettere modifiche normative che obbligano a rispettare i diritti e le regole della democrazia stessa. In caso contrario a tali principi pragmatici, tutto rimarrebbe statico e controproducente per molti. A tutela dell’equilibrio di questo iter ipotetico, ci sarebbe l’esercito, che dovrebbe essere obbligato a rovesciare con la forza, soggetti e strategie tese a rovesciare il bene comune: ovvero lo sviluppo economico ed il benessere collettivo, senza percorsi di disumana privazione. In questa cornice tuttavia, risulterebbe salvifico il rilascio di liquidita’ da parte dello stato, in quote crescenti ed in modo celere, relativamente ad opere pubbliche, implementazione dei servizi, mantenimento dell’indice dei consumi ed infine, sostegno concreto al redditi senza aumenti fiscali.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/




Modifica pensioni disabilita’


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E’ un duplice dato di fatto quello che accomuna il suditalia ed il norditalia nelle frodi pensionistiche nei confronti dello stato: lo afferma Pino Aprile, autore del libro Terroni, il quale fa un ermeneutica nazionali dei dati sui finti disabili e i finti percettori di pensioni ingenti senza averne appieno diritto; i finti disabili sono diffusi specialmente al centro-sud e percepiscono un reddito di massimo 1180€ mentre i destinatari di pensioni da 3000€ in su senza averne versati tutti i contributi, sono situati al nord Italia, con i giovani trentenni e quarantenni oberati di tasse a pagare i contributi previdenziali per tutti. E’ indubbio la questione salariale e pensionistica che attanaglia l’Italia, con il professor Izzo, dottore sessantasettenne con una storia professionale vetusta e mirabile, relativa alla cura di problemi di fertilita’ e malattie veneree, che oggi percepisce 817€ di pensione; ed ha l’obbligo di lavorare fino alla morte come suo padre e suo nonno. Complici di tale esiziale situazione, per l’Italia, risultano gli interessi sui titoli pubblici da versare alla bce che emette moneta al posto della Banca d’Italia, i quali interessi sono ricavati dai fondi previdenziali, l’imposizione fiscale sul lavoro e sull’iva; a detrimento degli emolumenti e sopratutto dei veri disabili. Quest’ultimi sono destinati, in mancanza di famigliari ed amici intimi, a decessi premature e vite invivibili: infatti con circa 1200€ di pensione, un disabile non puo’ veder garantita alcun tipo di assistenza domiciliare privata che richiede costi medi di 800€ mensili aumentati di tasse; e ancora non puo’ permettersi, in prospettiva un disabile, di vivere dignitosamente pagando un affitto o un mutuo, ne’ puo’ vedersi garantito un mutuo o un prestito per porre ausilio ad un ipotetico figlio o parente bisognoso.

Oggi l’imperativo categorico per l’Italia sta nel rilanciare i consumi per mezzo di aumenti salariali e pensionistici, che restituiscano dignita’ ad ogni categoria sociale. Per attuare tale prescrizione diventa ineludibile fare spesa sgravata da debiti continentali, e sgravare le tasse per dipendenti e datori di lavoro senza inficiare i servizi pubblici.https://www.facebook.com/marketplace/item/352129442824283/