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Esiste una branca moderna della disciplina economica che svela la cortina di melensaggine in cui versa la societa’ odierna, oberata da un’incessante poverta’, e le maniere per rendere il mondo un sistema globalizzato ma paradisiaco. Alla base della Modern money theory si incardina la visione di Keynes, focalizzata sulla spesa a deficit positiva, il mantenimento in mani pubbliche dei principali beni statali quali banche, infrastrutture, multinazionali pubbliche modalita’ Fincantieri, ed il mantenimento in mani pubbliche dei servizi ad ufo, dunque, per i cittadini”.

Le sofferenze economiche cui e’ sottoposto l’occidente odierno, consistono in anatemi studiati a tavolino settantacinque anni orsono, e fatti progressivamente ma inesorabilmente affermare come verita’ assolute con l’ausilio del mondo accademico e di quello mediatico.

Non e’ civile nonche’ deontologicamente normale infliggere l’indigenza a fette crescenti di popolazione, recidere gli stipendi per rimanere competivi nelle esportazioni, mantenere la disoccupazione in Italia entro il venti per cento, depotenziare il sindacato piu’ importante al mondo come quello italiano, e convincere i politici di sinistra che la deflazione, le privatizzazioni, il contenimento salariale, lo sgretolamento dei diritti sociali e del lavoro, siano cose encomiabili e dettate dalla crisi. La crisi e’ un problema scaturito dagli organi finanziari, bancocratici e grand’industriali che investono denaro nel sistema pubblico in cambio di privatizzazioni, rialzo dei prezzi dei servizi pubblici e deprezzamento dei titoli di stato.

La gente oggi, in merito alla negazione delle teorie keynesiane, e’ diventata apatica, a causa delle “pasticche” soporifere emanate dai media e dalle universita’, i quali in modo coriaceo e corale, lodano i metodi attuali con cui i cittadini vedono decimare il proprio potere d’acquisto e i propri diritti sociali e individuali. Keynes mori’ dal dolore in seguito alla decapitazione del proprio piano che porto’ il mezzo secolo di sviluppo economico e sociale maggiore della storia umana.

Oggi si e’ sottratta solo all’Italia dall’ultima crisi economica, la cifra di circa cinquecento miliardi di investimenti mancati, con il risultato che piu’ della meta’ degli italiani versano in condizioni di poverta’ relativa o assoluta. Ma nessuno si indigna e si organizza in marce per riacquisire redditi e diritti per il fatto che nessuno o pochi sanno cosa sia realmente successo e continui a procedere. Un economista americano affermo’ che se gli americani al posto della scelleratezza fraudolenta e incomprensibile dei derivati sotto i mutui sub prime, avessero acquistato auto difettose, sarebbe susseguita una salvifica rivoluzione mondiale. Invece all’epoca del lodatissimo Obama ai fautori della crisi dei derivati che ha sconquassato il mondo, venne regalato la maggiore quantita’ di denaro della storia, proprio ai soggetti finanziari che l’hanno provocata, i quali hanno eluso ogni processo ed impoverito in modo irreversibile la fetta principale di societa’ americana.

Oggi la consapevolezza di quanto avviene e la riorganizzazione globale in gruppi di difesa per il ripristino della sovranita’ monetaria, della spesa a deficit positivo e per la sottrazione dei beni pubblici privatizzati, sono la chiave manageriale per salvare il mondo da indigenza, ignoranza, violenza e sofferenze… Maglietta donna artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, dipinta e disegnata manualmente casual chic; 30€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.