Finanza senza conflitti

Molto interessante figura essere la gestione patrimoniale della societa’ svizzera Act Finance, presso cui opera una squadra di operatori finanziari diretti dal dott De Risi, sopratutto in quanto i fondi su cui si punta posseggono peculiarita’ davvero sporadiche: sono i migliori indipendentemente dai mercati, e sopratutto scevri da conflitti di interesse; da qui e’ lapalissiano il concetto di appoggio bancario di Finance Act verso la Svizzera a moneta sovrana e da sempre neutrale dal punto di vista bellico e finanziario. Da tali caratteristiche infatti, deriva la stabilita’ monetaria di questo sistema di investimento flessibile che in un momento di stallo collettivo, e’ stato l’unico a guadagnare quasi il 6%.

Finance Act e’ un’azienda forse pionieristica per l’orientamento verso imprese solide e non suffragate da sistemi di interesse verso esse, inoltre l’aggancio di cui gode Finance Act presso una realta’ solida, permanentemente stabile e sovrana monetariamente e valutariamente come la Svizzera, la rende invidiabile per coloro, concorrenti che non dispongono di tali appoggi, dunque operano in posizioni meno vantaggiose. Che infine sia un napoletano a dirigere il ramo investimenti di questa azienda, e’ una nota di merito non solo per l’Italia ma anche per quella che fu la sua principale citta’ fino a poco piu’ di un secolo e mezzo….

Mentre odiernamente e’ opportuno seguire i flussi di denaro per scovare i veri e piu’ esiziali illeciti, e’ lapalissiano quanto il tema del conflitto di interessi, sopratutto in finanza, vada dipanato per salvaguardare imprese e consumatori. Infine la moneta sovrana svincolata da sistemi di controllo ed emissioni forestieri, appare l’unico salvagente relativo a momenti di forte turbolenza finanziaria.

Deittico dell’importanza cruciale del possesso statale di moneta, il caso della Gran Bretagna asserragliata dal Covid: qui i cittadini sono tenuti professionalmente e fisicamente fermi, ma con il sostegno di emissioni monetarie reiterate, teleologiche a non far decrescere l’economia e depauperare le persone.https://www.facebook.com/marketplace/item/1065032380635180/

Francesco Paolo Tondo




Exor e aiuti finanziari

La Exor, società finanziaria della famiglia Agnelli, ha sede in Lussemburgo, ovvero una sorta di paradiso fiscale, ed ha funzioni di investimenti molteplici che spaziano dall’ambito finanziario a quello immobiliare.
L’utile annuo della società finanziaria in questione, sfiora per poi superare il miliardo di euro; ed in base a quest’ultimo dato pongo con urgenza lo sguardo su un aspetto manageriale da non celare: l’importanza vitale della finanza e dei fondi di investimento privati, al fine di resistere coriacemente nel mercato globale, attraverso il proprio o i propri marchi di produzione. Cosa dunque conviene fare per dare modo ai soggetti meno o per nulla corazzati, ad operare senza esser fagocitati dal mercato “imperante”?
Utilizzare la finanza solidale diviene salvifico per tutti, giacchè le gabelle statali non vengono abbassate, per mantenere lo stato di diritto nazionale, antecedente l’ultima crisi economica. Se si opera nel mondo dell’informazione con un prodotto anticonformista, è giocoforza imprescindibile disporre della proprietà degli organi di comunicazione che editano il suddetto prodotto anticonformista.
Per ottenere misure concrete di sostegno verso quegli attori economici scevri dal potere di disporre dei fondi di investimento modalità Exor, la sfida e la strada più celere e concreta è la seguente: finanza solidale, obbligata al sostegno e sviluppo materiali, piuttosto che alla mera e antidemocratica speculazione.