Edilizia, problemi e nuovi aiuti

Il ministro delle infrastrutture Giovannini ha replicato i giornalisti dell’Ansa in tal modo:” Il Governo è già intervenuto su questo, ossia l’aumento dei prezzi delle materie prime e a ottobre ci sarà il decreto per compensare quelle imprese che sulla base di vecchi contratti hanno visto esplodere i costi”.  “Sull’estensione del superbonus, come hanno detto il presidente del consiglio e il ministro Franco, in sede di legge di bilancio, che è il luogo in cui ciò avverrà, valuteremo se l’attuale sistema è ottimale o si devono fare degli aggiustamenti” ha sottolineato il ministro.

“Se noi approveremo la nuova legge delega sugli appalti, poi dovremo fare i decreti delegati e con la tempistica immaginata alla fine nel 2022 questi entreranno in vigore proprio quando tutte le stazioni appaltanti staranno facendo l’ultimo sforzo per il Pnrr. Siamo proprio sicuri che in quel momento vogliamo perturbare il processo? Lo dico perché è facile dire riformiamo, cambiamo, ma visti i tempi molto stretti abbiamo il bisogno di trovare bilanciamento giusto tra una tempistica molto sfidante e la necessità di semplificare. Le stazioni appaltanti da questo punto di vista hanno un ruolo cruciale”. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini all’ANSA Forum. Interpellato sull’ipotesi che forse serva più tempo, il ministro ha risposto: “Dipende da come nel 2022 vedremo anche l’attuazione delle semplificazioni Pnrr. Se effettivamente le stazioni appaltanti, soprattutto quelle di medie dimensioni, digeriranno molto rapidamente le nuove regole del Pnrr e le troveranno vantaggiose, allora saranno già pronte per l’estensione al resto. E’ una sperimentazione che stiamo facendo e poi valuteremo se il sistema è pronto per un’estensione di quelle regole anche alle opere non Pnrr”.  “C’è un vero e proprio boom degli appalti, nel primo e secondo trimestre di quest’anno, perché le nuove procedure sono state ormai digerite e con la ripartenza dell’economia c’è un vero e proprio boom e il settore viaggia ad un tasso del 13% rispetto al passato”. Va tuttavia certificato il fatto che nel merudione la maggioranza delle imprese e’ costretta a lavorare a rilento, al ribasso, e il piu’ possibile senza dichiarare