Tecnocrazia e transumanesimo: armi di difesa

Desta sconcerto questa massiccia propensione della setta massonica definita “neofeudale” all’affermazione della tecnologia come fonte suprema di potere economico, politico, culturale e sociale. Con tale linea, adottata dalla loggia massonica che detiene attualmente piu’ potere dato dai suoi membri al comando mondiale, l’uomo va in preda alla sua decimazione eccessiva.E’ esiziale cio’ nonostante la tecnologia sia di certo la principale risorsa umana ma lo e’ sopratutto sul piano finanziario, infatti i neoaristocratici risparmiano fatica affidando ogni diatriba, decisione e fonte di guadagno, agli automatismi relativi alla tecnologia.

La conseguenza deleteria della tecnocrazia come sommo regolatore vitale ed umano, consiste nella limitazione del fattore umano come suo regolatore; dunque la disumanita’ imperante e la solitudine interpersonale divengono sempre piu’ fisiologiche.

Sarebbe ora di interrompere la tecnocrazia a livello strutturato proprio anche al fine di riscoprire ed enfatizzare il lato umano e solidale dei rapporti, delle questioni relative al lavoro, ai diritti, alle scelte politiche. La finanza ancora, fucina maggiore di guadagni ed arricchimenti automatici, e’ opportuno svincolarla dalla tecnocrazia e dare cosi’ una nuova declinazione vitale alla tecnologia. Da un lato i guadagni ed investimenti finanziari non possono essere piu’ automatici in modo da sensibilizzare ognuno al tema del lavoro, della fatica prettamente umani e provvidenziali. Fornendo un controllo umano ed una discrezione umana per le scelte finali e quelle routinarie della tecnologia, la si scagionerebbe e si redimerebbe l’uomo disumano” oggi ai gangli del potere. La tecnologia infatti e’ vitale per assistere macchinari, persone malate in fasi particolari ma non deve elevarsi a regolatore vitale per coloro nel pieno delle proprie facolta’, ne’ si deve indulgere nell’eccessivo transumanesimo: quest’ultimo movimento di opinione vede l’ibridazione tra genere umano e tecnologia con una consultazione costante di internet, ma ad un certo punto antitetica allo sviluppo umano svincolato dalle macchine tecnologiche. Cosi’ oggi e’ utilissimo moderare ogni interazione umana con la tecnologia, anche la mera consultazione personale di internet per trovare un dato dimenticato. Sottostare alle regole di un tempo limitato cui sottoporsi all’informatica, al web, e far si che la decisione mediana e quella finale di un processo automatico rimangano all’uomo, e’ forse il piu’ efficace metodo di autodifesa e autoconservazione umana.