Tutto cio’ che si dice di Monti e’ vero

La ricerca forsennata del potere e, ancor prima, del consenso popolare, hanno fomentato continuamente gran parte di una certa politica militante a gettare parole di encomio verso il governo prima operante: si e’ sorvolato il fatto che nessuno ha eletto Monti e che le sue riforme che fanno “annaspare”non giovano a nessuno; in particolare coloro al di sotto della soglia di ricchezza. Nel mancato atto di scagliare piccole ingiurie come queste, che si sono rivelate indirettamente dannose per agli italiani estranei alla malafede, si omise il dato cardinale di tutta l’azione di governo, e sopratutto si insabbio’ la causa di tutta la dialettica politica contemporanea, cioè: senza l’ascesa dell’ esecutivo ” tecnico”, il sistema Italia non sarebbe colato a picco alla stregua della Grecia. Il tutto perché lo Stato disponeva di liquidità finanziaria sufficiente a pagare i lavoratori soltanto per tre mesi, proprio l’equivalente della durata di una campagna elettorale per lottizzarsi una nazione deceduta, con conseguente rivoluzione sanguinaria. Eppure il tracollo italico avrebbe affossato l’Europa dunque i soldi volendo, si sarebbero facilmente trovati per vitalizzare l’Italia senza l’iniezione letale di Monti. Forse chi parla di elezioni anticipate e di inadeguatezza del governo in carica, senza averlo fatto allora, nel 2011, non conosce tali dati economici. Ma in tal caso, coloro che fanno politica, non dovrebbero essere aggiornati almeno sulle cause di una situazione esiziale?