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Twitter: ciclone Musk sui dirigenti

Dic 14 2022

Twitter: ciclone Musk sui dirigenti

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Twitter ha sospeso definitivamente Donald Trump nei giorni successivi alla rivolta del Campidoglio del 6 gennaio, anche se i dipendenti hanno ammesso di non avere alcun motivo legittimo per bandire il presidente degli Stati Uniti in carica, secondo le comunicazioni interne esaminate dal giornalista Bari Weiss.

La quinta puntata di Twitter Files è stata approvata dal CEO della piattaforma, Elon Musk, che ha risposto affermando che “sotto la pressione di centinaia di dipendenti attivisti, Twitter estromette dalla piattaforma anche Trump… eppure loro stessi riconoscono che non ha violato le regole.”

Mentre i messaggi tra i membri dello staff di Twitter pubblicati da Weiss lunedì rivelano un diffuso disagio per il fatto che Trump “cercherà di infilare l’ago dell’incitamento senza violare le regole”, hanno anche mostrato un accordo generale sul fatto che il presidente combattuto non avesse effettivamente “incitato alla violenza” – non anche in modo “codificato” – con i suoi tweet durante e intorno al giorno del raduno “Stop the Steal”.

L’agenzia russa Rt pubblica che i dipendenti dell’azienda hanno convenuto che il presidente degli Stati Uniti in carica non aveva “incitato alla violenza”,e lo rivelano i documenti sciorinati da Elon Musk.

Twitter ha sospeso definitivamente Donald Trump in un’opera di coordinamento incrociato che si e’ avvalso anche di Facebook, Youtube e Google, secondo gli accusatori inerenti il giornalismo americano e fette di partito repubblicano, coadiuvati da agenti attivi nell’Fbi, ex agenti di polizia assunti dalle principali aziende di social nelle veci di controllori, e con l’asintotico ausilio della dirigenza dei Democratici e della Casa Bianca, sottoforma di Hillary Clinton ed Obama. Figura pertanto in atto un maremoto nelle stanze del potere burocratico, politico, industriale e tecnologico statunitense, in seguito anche alla pubblicazione di contenuti Twitter ormai vetusti, che dimostrano dapprima l’obblivione per profili e pubblicazioni relative medici e scienziati disallineati sul Covid, politici ed imprenditori reticenti la narrativa sull’ecologia, sulla questione dell’immigrazione, dell’emisfero Lgbtq e su quella della globalizzazione: insomma gli accoliti di Trump ed i giornalisti totalmente indipendenti risultano essere stati banditi in guisa anticostituzionale, da Twitter ed omologhi, fino all’avvento di Elon Musk.

La quinta puntata di Twitter Files è stata approvata dal CEO della piattaforma, Elon Musk, e sta destando scalpore e sgomento in America come le precedenti, in una palingenesi di Twitter diventata adesso, megafono della dissidenza internazionale all’attuale linea politica, sociale ed economica aprioristicamente anglosassone, in seguito mondiale.

Mentre i messaggi tra i membri dello staff di Twitter pubblicati da Weiss lunedì attestano la giovane eta’ dei censori di Twitter rimarcata da Trump in un recente video, ma anche la loro radicale politicizzazione progressista.

Centinaia di dipendenti di Twitter hanno firmato una lettera aperta al Washington Post chiedendo al CEO Jack Dorsey di bandire il presidente antecedente Biden, arrivando al punto di insinuare che il loro datore di lavoro avesse avuto un ruolo in quella che il presidente eletto Joe Biden e i media tradizionali stavano già definendo una “insurrezione”. Oggi alla luce dei fatti trapelati dall’America che provano l’infiltrazione al Campidoglio di agenti Fbi e cellule pseudoterroristiche propedeutiche al disordine, tutto assume una veste paradossale e paurosa.

Secondo quanto riferito, Vijaya Gadde, responsabile legale, politico e fiduciario, ha colto il suggerimento di qualcuno secondo cui i tweet tecnicamente innocenti di Trump potrebbero essere interpretati come “incitamento codificato a ulteriore violenza”. Allo stesso tempo, i membri della “squadra di applicazione in scala” della piattaforma sembravano abbracciare l’idea che Trump fosse il “leader di un gruppo terroristico responsabile di violenze/morti paragonabili al tiratore di Christchurch o Hitler e su quella base e sulla totalità del suo Tweet, dovrebbe essere deplatformato”, secondo i messaggi pubblicati da Weiss. 

A seguito di un’intensa riunione del personale, Twitter avrebbe annunciato la sospensione permanente di Trump “a causa del rischio di ulteriore incitamento alla violenza”. Nessuna vera regola di Twitter era stata infranta, soprattutto dato il margine di manovra concesso a figure politiche in nome dell’interesse pubblico. 

L’allora COO Parag Agrawal ha osservato al capo della sicurezza Peiter ‘Mudge’ Zatko che “la moderazione centralizzata dei contenuti IMO ha raggiunto un punto di rottura ora”. 

Elon Musk sta utilizzando Twitter in chiave antisistemica e cio’ spaurisce i media tradizionali americani che esortano la propria platea ad eludere il social del cinguettio e prendere con le pinze le sue pubblicazioni clamorose. Cio’ alla luce degli attacchi unilaterali che l’uomo piu’ ricco del mondo sta sferrando su Fauci, responsabile sommo della sanita’ americana ergo mondiale, su cui il proprietario di Tesla ha palesemente caldeggiato per l’arresto.

Secondo i piu’ entusiasti del nuovo ciclo di Twitter Elon Musk dispensera’ progressivamente, fette piccole di dati e verita’ eclatanti, sull’utilizzo ctonio di Twitter da parte di circuiti pedofili e satanisti, compreso il sistema delle elezioni che ha premiato Biden; alla luce della pubblicazione recente di dati che riguardavano il preside della scuola di adolescenti che in una conversazione alludeva alle proprie pratiche e rapporti pedofili, nonche’ ad insegnamenti scolastici omosessuali al limite del pornografico. Il che’ gradualmente aumentera’ di proporzioni ed intensita’ divenendo un terremoto incontenibile che elidera’ un intero sistema di potere degradato che avvince in modo capillare ed inveterato, l’America e l’Europa.

Vocabolario

*Inveterato: bloccato da tempo.

*Capillare: molto diffuso.

*Spaurisce: impaurisce.

*Dispensera’: dara’.

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