Ucraina e Biden: scaricabili mail della corruzione
Arrivato The Big One, il terremoto definitivo, quello che tutti i nostalgici di Trump aspettavani ormai da mesi e mesi: il pubblico sgomento sta assaltando il server per scaricarsele. La scossa trementa si chiama “Email dal laptop di Hunter Biden“. L’opera sofisticata é stata compiuta da Garrett Ziegler, ex componente del team Trump, che ha fondato ormai da tempo la Marco Polo Usa, un’associazione totalmente no profit il cui unico intento é quello di continuare ad “esporre la corruzione per portare gli Stati Uniti verso un nuovo rinascimento”, come si legge dal sito. Per scelta personale Ziegler non ha mai voluto che il suo nome fosse messo in evidenza, proprio perché come ha spiegato più volte “la lotta contro la corruzione é di tutti, non é una cosa mia, non é personale. Io sono solo un mezzo per arrivare alle carte“. E ancora “non voglio diventare l’idolo di nessuno, quel che conta é la missione non la persona”.
Nel presentare i messaggi di posta elettronica, la Marco Polo Usa così descrive la scoperta:
“Ecco, qui ci sono 128.000 email dal Laptop di Hunter Biden, che é quella che potremmo definire una moderna Stele di Rosetta del crimine in giacca e cravatta operato sotto la patina del Delaware style. (…) Prima della scoperta della Stele di Rosetta, un numero consistente di lingue antiche erano soltanto parole senza un senso. Allo stesso preciso modo le email sul laptop di Biden hanno messo in evidenza reti di persone che si contendevano il governo globale del mondo. Quindi le email possono essere considerate un vero e proprio strumento di traduzione, una chiave per la raccolta e per la comprensione della Intelligence Open Source (OSINT) (…)”. Cio’ sull’abbrivio di Wikyleaks che vede il proprio fautore Assange permanere in gattabuia ma difeso coriacemente, in Italia, da Marco Rizzo, segretario del Partito dei Comunisti.
Le emails di Hunter, sono ufficiali ed ammesse anche dal New York Times che ne aveva negato l’esistenza fino alle elezioni del 2020. Non e’ possibile visionare foto e video, che risiedono sotto l’egida e supervisione delle autorita’ giudiziarie e poliziesche, bensi’ per una questione di rispetto e privatezza, sono a disposizione del pubblico solo le innumerevoli e mail di rilevanza generale, teleologiche all’ermeneutica sull’invasione ucraina e su un sistema di potere consolidato e capillare, ai gangli di ogni istituzione ed azienda piu’ rilevante del mondo.
La amnesia del figlio del presidente dell’America nel lasciare per lungo tempo il computer presso l’assistenza, ha causato una crepa che potrebbe smantellare l’attuale assetto di potere globale, in piena assonanza con le preconizzazioni dell’entita’ schermata dietro l’apposizione di “Q”. Ad ogni modo il sito da cui e’ permesso scaricare il materiale sensibile relativo Biden jr e’ in fase di consolidamento a causa dell’assalto del pubblico intento a leggere e possedere le succitate email.
Da cio’ emerge con preponderanza l’Ucraina come crocevia di affari silenti, corruzione nonche’ perno importante della costituzione del Nuovo Ordine Mondiale. L’Italia in questa fase rintuzza con Draghi le invettive del senatore Paragone, giornalista apicale de “La sette”, membro di spicco 5 Stelle oggi confluito in “Italexit”, propria compagine politica: Paragone al parlamento ha definito il presidente del Consiglio italiano prono agli interessi di Biden, che oggi vedono Enel aver finalmente aperto un conto in rubli per pagare il gas russo; binariamente le imprese italiane stanno trattando in autonomia con enti turchi, magrebini e della Russia orientale per eludere le prescrizioni europee e quelle dell’ex banchiere Goldman Sachs, al fine di garantirsi gli approvviggionamenti energetici tesi a scongiurarne il fallimento. Paragone ha esecrato il ministro della salute Speranza intento a procrastinare l’obbligo delle mascherine per gli studenti italiani gia’ destabilizzati e rintronati dalle questioni connesse la pandemia; fa eco a Paragone la deputata Cunial che ha sferzato palazzo Chigi definendolo covo di potenziali assassini, colpevoli di tradimento e sedizione a causa dell’andamento economico, legislativo, scolastico, sanitario e sociale del Bel Paese. Paragone ha concluso esortando Draghi ad uniformarsi alla Germania che gia’ da tempo paga le materie russe in rubli e persegue una linea politica autonoma dall’Europa tesa alla salvaguardia della propria economia.
