Search:

Youtuber sbugiarda la politica

Giu 23 2022

Youtuber sbugiarda la politica

image_pdfimage_print

Loading

ECCO COME LA POLITICA VI PRENDE PER I FONDELLI, secondo un ragazzo impegnato in attivita’ divulgativa su Youtube: in seguito all’ammutinamento di di Maio alla compagine del Movimento 5 stelle e’ un profluvio di polemiche, attacchi incrociati , smarrimento, terrore e rassegnazione. Un video di Will Media ripreso dal comitato civico che si batte per i diritti negati del sud, spiega in modo semplice un becero trucchetto della politica per prendere letteralmente per i fondelli i cittadini. La legislatura sta per finire ed i politicanti (parlamentari definiti clown da circo) presentano molti disegni di legge sapendo benissimo che non ci sarà tempo per discuterne. La tecnica è utile (a loro ovviamente) per due motivi:far sembrare che hanno lavorato. Confondere ulteriormente i cittadini. Da notare che, per le cose di loro INTERESSE (autonomia differenziata), l’iter è completamente diverso. Nel caso dell’autonomia differenziata (la più grande p0rc4ta del secolo come la definisce questo autore) la Gelmini sta lavorando tete-a-tete con le regioni INTERESSATE per delineare una “legge quadro”, un accordo internos per definire le regole per la “spartizione” della torta. Il parlamento potrà solo dire SI o NO, senza possibilità di discutere o modificare NULLA! Molto probabilmente ricorreranno al VOTO DI FIDUCIA, praticamente una “minaccia”: se non passa l’autonomia cade il Governo! Questo l’anatema del giovane youtuber pasionario riguardo tematiche che tangono dapprima il meridione, in seconda istanza l’Italia intera. Intanto i social tradizionali si contrassegnano come un ginepraio di attori informativi intenti a focalizzare la politica e l’economia in cerca di proseliti diretti ed indiretti. La censura dei potentati della Silicon Valley viene elusa, nelle invettive delle personalita’ coinvolte e dell’uditorio medesimo, per mezzo di cospicue retribuzioni sui conti correnti di quei personaggi ingentemente seguiti: a tal proposito monetizzazioni monstre rispetto gli emolumenti attuali, si ottengono dai diecimila seguaci in su, su Facebook e Youtube, in un processo che fa plasmare i giornalisti e politici piu’ influenti, sulle istanze della Silycon Valley che detiene redini e proprieta’ del triumvirato composto da Facebook-Youtube-Google, con il corollario di Instagram e perfino Tik Tok. Tuttavia, ad enfatizzare la dipendenza giornalistica dai social, l’ostinazione di personaggi come Amodeo, a ritentare la scalata a Facebook con nuovi profili, pur di internalizzare un proficuo e vitale beneficio economico in questi tempi nefasti di stagnazione congiunturali. Medesimo discorso per altri personaggi palesemente antisistema come Morris San, obbligati a presenziare su Facebook con sponsorizzazioni indefesse pur di non precipitare nell’obblivione.

Nella congerie di commenti, dati, iniziative politiche, giornalistiche, finanziarie e commerciali che coinvolgono i social, il pubblico giovanile risulta per lo piu’ emigrato sul cino-statunitense Tik Tok. Su cui si continua a far politica, pseudocontroinformazione, ed assistere a fenomeni di silenziamento delle voci scomode sopratutto se molto seguite. A tal proposito il giornalista d’inchiesta Francesco Amodeo si e’ visto cancellare una pagina Facebook con un quarto di milione di iscritti che gli faceva accumulare oltre diecimila euro mensili in retribuzioni scaturite dai commenti, condivisioni e quant’altro, originati dalla propria attivita’ web. Ad onta della perdita di un lustro di lavori testuali e video; dunque il suddetto giornalista, espressamente antitetico le misure finanziarie di Draghi, le regole di Bce e Fed e la gestione del Covid, e’ approdato a Tik Tok focalizzando le medesime tematiche, ma con un analogo blocco e ridimensionamento del canale. Identica sorte antecedentemente toccata al giornalista Francesco Paolo Tondo, reo di aver ripriposto dichiarazioni, interviste e premonizioni del medico casertano morto da qualche mese, di cui Tondo ha filmato i funerali. E processo analogo ha coivolto il suo profilo Linkedin bloccato, nonostante reiterate e quotidiane richieste di collegamento, a 29670 membri.

Sono innumerevoli le critiche ai metodi social che impongono veti ad autori, giornalisti, politici, scienziati, medici ed economisti “dissonanti”, ma veniva rimarcato sulla principale radio web italiana, che tali veti sfociano in un blocco a vita dei profili disallineati, in guisa totalmente anticostituzionale, nel silenzio dello stato e nell’omerta’ di coloro che guadagnano in modo immane attenendosi alla narrativa legittimata dai social, glissando certe parole chiave ed alcuni dogmi che irrorano la politica e l’economia globali.

Sul movimento 5 stelle e’ in atto uno stillicidio che vede Grillo essere pagato per adoperare, in qualita’ di responsabile della comunicazione dell’ormai partito, un linguaggio e dei temi asintotici sul proprio blog, rispetto le contingenze del momento che stanno elidendo il Movimento oggi partito che un tempo ottenne il massimo dei proseliti. Intanto nuove formazioni di datata matrice come il Partito comunista di Rizzo, da sempre avulso a certi sistemi governativi oggi in voga, stanno accumulando consensi suffragando le medesime tematiche di Italexit di Paragone ed esecrando la Meloni, rea di sostenere il governo attuale e quelle logiche di partito e di economia che hanno leso l’Italia per decenni. A Rizzo, rimasto da sempre coerente con la propria visione ostile alla permanenza nella Nato e nell’euro per l’Italia, si ispira la formazione politica dei comunisti di cui e’ segretario, postulando tuttavia unita’ con le altre forze politiche antisistema. Il segretario dei comunisti che dal principio ha criticato e rintuzzato il fu movimento delle Sardine, ha sabato scorso denunciato i discreti ma indefessi tentativi del governo di bloccare l’ascesa dei voti alla propria formazione ed ai soggetti politici e civici con essa schierati. Rizzo tuttavia, nella manifestazione ubiquitaria presso i capoluoghi italiani contro Draghi di sabato scorso, si e’ ostinato a rimarcare il fatto che ogni manfrina politica teleologica al ridimensionamento della propria fazione partitica, fallira’ inesorabilmente a causa dell’incontenibile malcontento popolare, in Italia.

0 Comments
Share Post