Search:

Alfa Romeo modalita’ autofinanziamento

Ott 22 2022

Alfa Romeo modalita’ autofinanziamento

image_pdfimage_print

Loading

Stellantis è frutto di una fusione alla pari tra FCA e PSA. Tuttavia, il Gruppo puo’ contare su di una struttura azionaria ben precisa.

Exor (holding famiglia Agneli): 14,4%
Famiglia Peugeot: 7,2%
Stato francese attraverso la banca BPifrance: 6,2%
Dongfeng Motor Corporation: 5,6%
Tiger Global: 2,4%
UBS Securities: 1,6%
The Vanguard Group: 0,96%
Anche il CDA è segue tale linea. Secondo quanto previsto nel Combination Agreement, il CDA è composto da 11 membri, con la maggioranza degli Amministratori non esecutivi che saranno indipendenti. Ecco l’esatta composizione.

John Elkann (Presidente)
Robert Peugeot (Vice Presidente)
Henri de Castries (Amministratore Senior Indipendente)
Andrea Agnelli (Amministratore non esecutivo)
Fiona Clare Cicconi (Amministratore non esecutivo)
Nicolas Dufourcq (Amministratore non esecutivo)
Ann Frances Godbehere (Amministratore non esecutivo)
Wan Ling Martello (Amministratore non esecutivo)
Jacques de Saint-Exupéry (Amministratore non esecutivo)
Kevin Scott (Amministratore non esecutivo)
Carlos Tavares (Amministratore Delegato)
FCA e il suo azionista di riferimento Exor hanno nominato 5 membri tra cui spicca John Elkann in qualità di Presidente. A sua volta, il Gruppo PSA e due dei suoi azionisti di riferimento EPF/FFP e BPIfrance hanno nominato 5 membri tra cui l’Amministratore Senior Indipendente e il Vice Presidente.

Mike Manley che all’inizio sembrava escluso dalle posizioni che contano all’interno del nuovo Gruppo andrà, invece, a rivestire il ruolo di responsabile delle Americhe. La sede del nuovo Gruppo sarà in Olanda. Stellantis e’ quotata alle Borse di Parigi, Milano e New York.

PSA è oggi avanti nel settore delle auto elettriche. Commercializza, infatti, diversi modelli come la Peugeot e-208 e tanti altri sono in arrivo come la nuova Opel Mokka-e per esempio. Si tratta di vetture che poggiano, tutte, sulla piattaforma CMP che permette di costruire sia modelli endotermici che elettrici. Infatti, tutte le vetture a batteria del Gruppo PSA dispongono del medesimo motore da 100 kW abbinato ad una batteria da 50 kWh.

Ma il vero asso nella manica del Gruppo francese è la nuova piattaforma eVMP pensata per le elettriche di nuova generazione. I primi modelli che ne disporranno arriveranno nel 2023. A seguito della fusione appare chiaro che questa piattaforma potrà essere utilizzata pure da FCA. Oltre a questo non ci si può dimenticare dell’alleanza strategica tra PSA e Total sul fronte delle batterie. Una partnership che in ottica futura potrebbe portare grandi vantaggi a Stellantis.

FCA è, invece, molto più indietro. Oggi può contare sulla piattaforma sviluppata per la Fiat 500 elettrica che potenzialmente potrebbe essere utilizzata per altri modelli e quella sviluppata per le future Maserati elettriche. Ha poi diversi progetti in cantiere tra cui quello sul V2G di Mirafiori. Tuttavia, il ritardo nel settore delle auto elettriche è evidente. La fusione permetterà di accedere a nuove tecnologie da utilizzare su altri modelli ma vista la situazione c’è il concreto rischio che FCA posso rivestire un ruolo di secondo piano nella rivoluzione elettrica, dipendendo direttamente da PSA. Sebbene l’assetto azionario contempli un ruolo preminente della famiglia Agnelli con Andrea e John in posizioni apicali. Va pero’ sciorinata anche la priminenza di Fiat, rispetto ai francesi, nel mercato sudamericano in cui risulta egemonica, binariamente alle cospicue fette di mercato dell’America centrale e di quella settentrionale appannaggio del macrocosmo Chrysler. In Asia per contro l’agone commerciale incorona Citroen-Pegeout cui Fiat rintuzza il pregevole posizionamento di Alfa-Romeo dal punto di vista del prestigio e dell’attrattiva, sulle lande giapponesi. Il Giappone si fregia dell’etichetta di terzo mercato mondiale per il Biscione nato dal napoletano Nicola Romeo e fuso a sua volta, con il milanese Alfa, in seguito alla Germania: quest’ultima segue l’Italia per numero di immatricolazioni di Alfa Romeo.

“Sono molto contento di quanto fatto finora, l’Alfa Romeo sta andando molto bene”. È con queste parole che Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha rassicurato gli appassionati sul futuro del brand del Biscione. Il 2022, ha spiegato Tavares in occasione di un intervento al Salone dell’auto di Parigi, sarà “un anno record” per la Casa milanese. Che ora può guardare al futuro con maggiore tranquillità e la consapevolezza che ci sono nuovi modelli in arrivo e un piano decennale per rilanciare il marchio. In attesa che anche a Lancia, l’altro brand premium di Stellantis insieme a DS e la stessa Alfa Romeo, venga riservato un trattamento analogo.

Auto.it riporta che Tavares guarda con ottimismo al futuro di Alfa Romeo, capace di risollevarsi in questo periodo non facile e di far tornare i propri bilanci in attivo ad onta del mancato rinnovamento dei modelli Mito, Giulietta, 4c. “Il Marchio era già tornato a una significativa redditività e il 2022 sarà un anno record”, ha spiegato il manager portoghese, secondo cui ora Alfa è “nella posizione di finanziare il suo futuro. I piani di Alfa sono programmati per i prossimi 10 anni e per ora superano le vendite del recente passato con le sole Stelvio, Giulia e la neonata Tonale. Da quando abbiamo creato Stellantis, la sua inversione di tendenza è stata spettacolare” ha detto Tavares, che rinnova così la sua fiducia su uno dei Marchi del Gruppo con più appeal ma anche finora con le quote di mercato meno rilevanti. Merito della Tonale ma non solo. L’amministratore delegato del Biscione, Jean-Philippe Imparato, aveva rivelato che Alfa Romeo nel primo semestre 2022 aveva già eguagliato i profitti dell’intero 2021. Gli ultimi mesi sono stati ancora più positivi, con il sorpasso sulla concorrente Jaguar e il lancio della Tonale, che nei primi mesi di commercializzazione ha totalizzato già oltre 20mila ordini. Numeri che potranno migliorare ulteriormente con il lancio della versione Diesel e della plug-in hybrid.

Tavares ha fatto comunque presente come attualmente l’apporto di redditività dei tre brand premium del Gruppo Stellantis, vale a dire Alfa Romeo, DS e Lancia, sia ancora limitato, e come questo costituisca un’importante opportunità di crescita per il futuro. Per quanto riguarda il Biscione, le prossime novità saranno costituite dai restyling di  Giulia e Stelvio , in arrivo in inverno, mentre nel 2024 sarà il turno di un nuovo crossover più piccolo della Tonale. Poi sarà la volta di modelli più grandi (tra cui un Suv del segmento E, che si posizionerà sopra la Stelvio) e forse ci sarà spazio anche per vetture emozionali in piccola serie. La casa italo-francese ai vertici del gradimento sta pianificando anche una berlina di rango superiore alla Giulia, da far competere con le ammiraglie A8 Audi, serie 7 Bmw, classe S Mercedes. Cio’ per edulcorare il florido mercato cinese e quello pretenzioso dell’America. Con tutto cio’ gli Elkann-Agnelli coronano il duplice sogno, del celeberrimo Avvocato che voleva penetrare efficacemente il Nuovo Continente, e degli appassionati che bramavano un ritorno dell’Alfa Romeo all’acme della gloria e delle vendite, alla stessa stregua degli agognati tempi dell’Iri.

0 Comments
Share Post