Arrestato accusatore di Trump
Il portale statunitense Report.com riporta fatti clamorosi ruguardo i mandatari dell’inchiesta/accusa di collusione russa ai danni di Trump. L’FBI ha collaborato con una spia russa e ha utilizzato prove false per spiare Carter Page. La principale fonte secondaria di Christopher Steele [PSS], Igor Danchenko, è stato incriminato dalla corte federale in Virginia la mattina di giovedì 4 novembre. Il cittadino russo è accusato di cinque capi di aver rilasciato false dichiarazioni a funzionari federali. Il primo conteggio ha coinvolto Danchenko che ha detto all’FBI che il socio di lunga data della famiglia Clinton Charles H. “Chuck” Dolan non era una fonte per nessuna delle accuse che sono finite nei “Rapporti aziendali” che stava inviando a Steele.
Ma l’FBI ha scoperto – e l’accusa di Durham mostra – che un’e-mail da Dolan a Danchenko relativa a una storia sul licenziamento del presidente della campagna Trump Paul Manafort corrisponde a una voce nel dossier Steele quasi parola per parola.
Oltre a mentire all’FBI per cercare di allontanarli da Dolan come fonte di almeno due storie di Steele Dossier, Danchenko aveva anche affermato che una persona che non aveva mai incontrato o con cui non aveva mai parlato era una fonte per alcuni dei le accuse del dossier.Questo è il motivo per cui gli altri quattro capi di imputazione riguardano tutti un ex presidente della Camera di commercio russo/americana, un uomo di nome Sergei Millian. Danchenko ha raccontato una storia all’FBI di aver ricevuto diverse accuse di dossier chiave in una telefonata con una persona che presumeva fosse Sergei Millian. Ma l’FBI ha dimostrato che Danchenko e Millian non si erano mai incontrati, e le loro comunicazioni totali consistevano in due e-mail che Danchenko aveva inviato a Millian a cui l’altro uomo non aveva risposto. Danchenko determinato a nascondere le vere fonti del dossier(quadri moderni d’autore acquistabili sullo shop di francescopaolotondo.com)
Quindi il chiaro tema delle bugie che Danchenko stava raccontando in queste interviste con l’FBI riguardava i suoi tentativi di coprire le vere fonti del dossier . Deve avere una forte motivazione per farlo, dal momento che è già consapevole di essere probabilmente nei guai legali.
Ha rifiutato di ammettere che una vera fonte fosse una fonte [Dolan], poi si è voltato e ha cercato di offrire qualcuno che non aveva mai incontrato [Millian] come fonte di sezioni chiave del dossier, inclusa quella che si è rivelata l’accusa fondamentale del Carter Pagina mandato di sorveglianza FISA.
Per più di quattro anni, Sergei Millian ha insistito sul fatto di non aver dato a Danchenko nessuna delle accuse di collusione Trump/Russia che gli sono state attribuite. E ora Durham, con questa accusa, sta rivendicando ciò che Millian ha sempre affermato.
Ciò significa che la vera fonte dell’accusa sull’esistenza di una “cospirazione ben sviluppata” tra la campagna di Trump e “i russi per dirottare le elezioni” è ancora sconosciuta.(cravatte artigianali con nodo fisso e chiusura a gancio acquistabili nello shop di francescopaolotondo.com
Per ottenere un mandato FISA su un cittadino e patriota americano innocente accusato di essere un agente russo, l’FBI ha usato false accuse che provenivano direttamente da un cittadino russo su cui avevano ancora un caso aperto per essere lui stesso un sospetto agente russo .
E come tutti sappiamo, l’FBI e l’avvocato speciale Mueller hanno nascosto tutto questo alla Corte FISA mentre hanno rinnovato per tre volte quel mandato corrotto.
Le parole mancano nel descrivere quanto tutto questo fosse una farsa assoluta affermano innumerevoli personaggi legati all’ala trampiana del partito repubblicano.
Devin Nunes ha sempre detto che quando fosse venuta fuori la verità su come il RussiaGate fosse caduto, avrebbe fatto impazzire le persone.
Lui aveva ragione se si allude alla situazione caotica che avvolge fette sempre piu’ ampia di opinione pubblica statunitense. Sebbene una dovizia di persone che in America afferiscono all’alta societa’ ed alla media borghesia sembrano glissare la narrativa politica e farmacologica che fomentano gli insorti all’obbligo vaccinale, i politici promosso da Trump hanno sbaragliato gli avversari dem in ogni seggio delle recenti elezioni comunali e statali.
