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Benzina cara: Trump tuona e chiede indipendenza energetica

Mar 05 2022

Benzina cara: Trump tuona e chiede indipendenza energetica

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Sull’aumento monstre del costo della vita e nella fattispecie dei carburanti e dell’energia si e’ esposto Trump, nella cornice del raduno annuale dei repubblicani- “Cpac”-ed ha sferrato attacchi con dichiarazioni e dati al fulmicotone, dinanzi una dovizia di militanti e simpatizzanti che in maniera altalenante si alzavano in piedi per una fragorosa ovazione. Negli ottantaquattro minuti di concione Trump si e’ scagliato contro tutto il sistema di potere americano senza eludere un allusione a Putin in qualita’ di uomo dotato di grande acume. L’ex presidente americano ha rimarcato la necessita’ di internalizzare le produzioni industriali ed energetiche, che sono propedeutiche all’abbassamento dei costi dall’incremento della produzione senza esimersi dallo sciorinare il primato nella produzione energetica e nella crescita raggiunto per la prima volta dall’America sotto la sua congiuntura politica. Il magnate statunitense infatti ha messo l’accento sul fatto che sotto la sua egida l’America e’ diventata primo produttore di energia al mondo, completamente autosufficiente ed addirittura in grado di esportarla. Da qui rincara la critica ai democratici per lo star facendo arricchire Putin obbligando gli americani ad acquistare materie prime piu’ dispendiose con accordi capestro che Trump assicura di essere riuscito a smantellare nell’arco della sua permanenza alla Casa Bianca.

In Germania la benzina ha sforato il prezzo di due euro e dieci e l’Italia annaspa con bollette e rincari di oltre il quaranta per cento. Putin e’ stato definito uno scafato amministratore che versa in una fase di sanzioni da un quarto di secolo che non ne hanno scalfito il potere per cui secondo Trump l’operazione “Ucraina” andava in ogni modo elisa al fine di evitare un rafforzamento della Russia ed un nocumento ad imprese e contribuenti statunitensi. Trump ha vantato il suo primato politico di aver interrotto le guerre dei predecessori abrogando ogni nuova iniziativa bellica e ridimensionando da ventimila a duemila le truppe presenti in Afghanistan.

Con attacchi reiterati ai media principali che sarebbero i veri artefici delle Fake news, ai social media che censurano come ai tempi dei totalitarismi, Trump ha infuriato contro l’ideologia gender promossa nelle scuole da parte dei democratici ma anche auspicando la affermazione definitiva della reale storia d’America in relazione alla teoria della razza critica: la storia americana che ha praticato schiavitu’ alla popolazione latina ed africana con il corollario di devianza sociale contemporanea che vede nella fazione popolativa con tali caratteristiche la maggioranza dei carcerati, va per Trump spiegata nelle cause, enfatizzando colpe e tare della storia Usa. A tal proposito grande eco ha avuto, nell’orazione politica, il tema della delinquenza crescente e degli omicidi nelle grandi realta’ urbane come Chicago e New York, rinsaldando il diritto costituzionale di possedere armi ma anche l’obbligo di chiudere gli ingressi all’immigrazione illegale completando il muro col Messico e licenziando tutti i funzionari che permettono tale sperpetuo.

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Ancora big tech, con la propria arbitrarieta’ nell’impedire finanziamenti alle cause di matrice repubblicana superiori a poche migliaia di dollari ma consentire, a detta dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America, il lascito di mezzo milione di dollari da parte di Zuckerberg, in modo indiretto, a questioni relative leggi democrats: ebbene tali nocumenti sono per Trump in procinto di essere dipanati giacche’ e’ nato il suo social “The Truth”, ossa “Verita'”. Poi il costruttore allude la questione elettorale ridefinendola come frode da scongiurare nelle prossima tornata elettorale, assicurando di diffondere presto prove inconfutabili tutt’ora in mano al procuratore generale che ne attestano la veridicita’ ed auspica il ritorno alle schede cartacee. Ma l’invettiva di Trump si estende anche alla Corte Suprema che ha glissato la propria responsabilita’ di deporre Biden in seguito a tali dati, causata dalla sesquipedale presenza di giudici democratici intenti a legalizzare pratiche di voto fasulle.

L’argomento spionaggio torna a detonare con gli attacchi al convegno americano dei repubblicani, e Trump che ha affermato quanto la Clinton e gli apparati statali e parastatali affiliati e finanziati dai democratici, hanno illegittimamente spiato sua moglie dopo non aver trovato nulla da perseguire in lui. Infine la Cina che dovra’ essere sanzionata per trilioni di dollari a causa del rilascio del Covid, viene sbandierata da Trump come sede di finanziamenti erariali americani reiterati ed ingenti, per cui sara’ artefice di ripristino, per mezzo delle sanzioni, della ripresa statunitense: Trump si e’ vantato di aver fatto pagare alla Cina un caro prezzo per i suoi manufatti realizzati in spregio ai diritti umani; di aver fatto finanziare la Nato anche molto agli europei in cambio di tutela ed infine di quanto gli americani devono pensare al proprio sviluppo endogeno anziche’ all’Ucraina. Quest’ultima e’ stata stigmatizzata come sede di loschi guadagni energetici da parte della famiglia Biden e di cricche relative la sinistra, che avrebbero illeciti emolumenti anche dalla Cina ed intendono smarrire l’ontologia americana depauperando gli Usa di industrie, lavoro, sviluppo ed identita’.

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