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Chip sottocute: si profila Manifesto antitransumanesimo

Apr 13 2022

Chip sottocute: si profila Manifesto antitransumanesimo

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Harari e’ un professore azero di stanza all’universita’ di Tel Aviv che promuove a tutto spiano il progetto di omologazione culturale e non solo di matrice transumanista, il quale e’ stato additato dal professor Meluzzi su una quotata radio digitale, come fautore di bislacche teorie che vogliono invertire l’ordine ontologico della societa’: Harari ha affermato di essersi scoperto omosessuale a diciotto anni ma se lo avesse saputo antecedentemente sarebbe stato molto piu’ gaudioso per cui diffondere il concetto di normalita’ assoluta della mera omosessualita’ glissandone invece il carattere di sua minoritaria differenziazione, rappresenta il futuro sottoforma di esigenza benefica per le giovani generazioni. In un consesso a tre tra il giornalista Duranti, il professor Meluzzi che ha sciorinato l’implicita deduzione di Harari ed il dottor Giovanni Frajese, e’ stato slatentizzato l’intento della redazione di un Manifesto pubblico contro il Transumanesimo. Infatti Frajese ha rimarcato la espressa pubblicamente, possibilita’ di manipolazione biologica dell’uomo con strumenti informatici associati alle onde elettromagnetiche, la tecnologia Mrna, i satelliti, che coadiuverebbero il completo controllo dell’umanita’ tanto bramato dalle oligarchie finanziarie. Cosi’ il concetto di “nuova normalita'” sbandierato da Klauss Swabb viene esecrato in ogni sua forma dai suddetti medici, che hanno anche integrato la questione del chip cutaneo e di quello neurale suffragato da Elon Musk, come uno strumento di controllo da remoto in grado di alterare l’interazione biologica fra i tessuti e l’elettricita’ corporea per mezzo di un comando da remoto. Infatti e’ stato recentemente dimostrato che, a prescindere dai benefici di un dispositivo elettronico impiantato su un organo vitale, sara’ binariamente possibile alterare la biolettricita’ con prospettive di controllo cognitivo da manipolazione mnemonica, subordinazione involontaria a stimoli esogeni, reticenza ad un certo tipo di ragionamenti specialmente critici, e conseguente manipolazione tossinica delle persone sotto un controllo centralizzato di matrice politico-economica.

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Per il professor Frajese il paradigma di “nuova normalita'” su cui si innestano Davos e le famiglie piu’ potenti al mondo e’ distopico e da scongiurare, ma se dovesse concretizzarsi non ci sara’ spazio e volonta’ di esistere per persone come lui. Ancora anche la globalizzazione attuale risulta straniante per Frajese-medico no C.vax-che descrive un mondo che gia’ da ora ragiona allo stesso modo, acquista ed espone i medesimi prodotti adottando le stesse mode, in spregio a chi propone modelli e narrative differenti. E se con il chip si intende creare una comunita’ planetaria supina a certe regole, ad una certa ontologia ed impossibilitata ad aborrire la realta’ imperante anche per l’azione dei chip di inibizione di certe emozioni e ragionamenti a discrezione altrui, Frajese ha denunciato l’obbligo per gli arborigeni australiani e latinoamericani di vaccinazione ad onta della mancanza della pandemia nei luoghi in cui vivono, Maldive comprese: da qui si evince, per gli astanti di questa duplice intervista, l’edificazione di un modello di controllo politico-sanitario mondiale che discende dalla precedente accettazione di quello economico-finanziario. A tal punto Meluzzi si e’ inserito allargando al Grande Reset come modalita’ di controllo permanente ed assolutistico di tutto da remoto anche per mezzo dei dati sanitari e biologici da eventualmente manipolare, in ottica di transumanesimo perfetto: intento non facile, come affermava il professore e medico ex volto noto del grande schermo, ma deittico di una societa’ secolarizzata che ha visto un continuo lavoro verso lo smantellamento della spiritualita’, della credenza in dio e che pertanto oggi e’ portata a credere a tutto ed a ragionare in modo estremamente laico ergo esiziale. Riguardo al professor Harari che pubblicamente ha lodato il ruolo della pandemia nel far accettare pratiche di comportamento volte all’omologazione ed accettazione di ogni regola, Alessandro Meluzzi ha rincarato gli attacchi sul ruolo satanico del controllo che contrassegna la societa’, ponendo l’accento sulla mancanza in Occidente, di un contrappeso duale all’entropia dittatoriale che si vive, come espresso da un intellettuale orientale, per cui le forze in campo per sopravvivere devono continuare tale processo di fagocitazione della societa’, che in presenza di forza uguali ma opposte che caratterizzavano la storia recente, non sarebbe potuto succedere. Alessandro Meluzzi ha alluso alla tare mastodontiche della setta massonica degli Illuminati che avrebbero in mano l’intero mondo, nell’ostinazione ad imporre un modello univoco per tutti, e da ogni punto di vista, con l’eugenetica rimodulata negli anni cinquanta come Transumanesimo e l’accumulazione dei dati da focalizzare alla stregua di una delle principali armi contro l’umanita’: infatti ad oggi alla luce dei dati disponibili il controllo risulta incompleto, mentre con l’Agenda 2030 e la digitalizzazione di tutti i dati, anche quelli peculiari, il controllo potrebbe diventare totalitario e di conseguenza dittatoriale, con l’ecatombe della classe media e la piccola impresa gia’ predisposta.

Il problema per la classe media, secondo Sallusti, e’ causato proprio dalla preponderanza di robot e digitale, teleologici all’obsolescenza della maggioranza delle professioni attuali, medici, avvocati e giornalisti compresi, che in prospettiva non serviranno piu’ recidendo tuttavia, il contatto umano e la mera dimensione spirituale ed empatica tra gli esseri umani, per cui il costo in termini di reddito da garantire alla pletora di professionisti attualmente operanti in tutti i settori, si rivelera’ pleonastico e sara’ abbattuto. Infatti tutto verrebbe dipanato da un algoritmo da remoto e da macchinari senz’anima cui si vogliono plasmare gli esseri umani. Il problema oggi non e’ per una questione di soldi ma di mero potere, sempre a detta di Sallusti, infatti le oligarchie finanziarie non hanno piu’ bisogno di emolumenti da compravendita e produzione di merci in quanto hanno il potere di emettere moneta e si configurano esse stesse come il denaro, bensi’ sono ansiose di ottenere un controllo completo su ogni aspetto della vita altrui, finalizzato all’accettazione delle prescrizioni politiche, religiose, sociali, economiche, didattiche, scientifiche, finanziarie, di costume. Controllo possibile solo con l’integrazione di ogni tipo di dato su tutto e tutti, con manipolazioni da remoto ed in guisa centralizzata per mezzo della tecnologia, della scienza e del potere militare e finanziario.

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