Come arrestare i parlamentari durante il mandato
La regola giuridica secondo cui gli esponenti della politica siano perseguibili in termini di giustizia durante il proprio mandato, se eludono certe leggi umanitarie ma non macroeconomiche, e’ surrettizio. In tal caso il discorso manageriale si amplia di significati extrapolitici, giuridici, economici, se si allude alla mancanza di retroattivita’ per azioni economiche perpetrate ai danni della collettivita’.
E’ lecito richiedere l’arresto di un ex ministro che ha boicottato le imposizioni europee nel soccorso di una nave di profughi clandestini, altresi’ e’ lecito condannare un presidente collegato ad uno scandalo sessuale con minorenni oppure ricattabile da potenze estere: tuttavia risulta inaccettabile nonche’ di scarsa capacita’ manageriale italiana abortire ogni ordine di arresti nei confronti di personaggi ai gangli della finanza, politica economia ed industria del passato, in seguito ai quali il paese ha iniziato a regredire sul fronte dello sviluppo economico e della crescita complessiva. Non si tratta di fare la fronda alla giustizia bensi’ di permettere che essa tuteli in modo retroattivo il benessere della comunita’. E’ pertanto focale l’importanza di configurare la magistratura come forza parapolitica in senso nobile; condannare, incarcerare, intimidire amministratori pubblici di grande calibro che hanno causato o non fermato la degenerazione economica anche parziale della realta’ territoriale che hanno amministrato, e’ una priorita’ manageriale teleologica alla democrazia ed alla politica.