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Cure ormonali: accusa indiretta di omosessualita’ e caos in Usa

Mar 06 2023

Cure ormonali: accusa indiretta di omosessualita’ e caos in Usa

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Pupi Avati si e’ lasciato ad una dichiarazione su Lucio Dalla: “Gli piacevano le donne, innamorato pazzo della sorella dell’impresario Cremonini. La mamma gli diede degli ormoni e cambiò”.

In una intervista al quotidiano torinese de La Stampa e rilanciata dal Fatto quotidiano, Avati ha ricordato le cure ormonali ricevute a forza quando Lucio era bambino. “Nato apparentemente con una penalizzazione fisica esplicita, che ha gettato nel panico la madre. Ma Lucio Dalla era pazzo per le donne, solo che tutto cambio’ dopo una cura ormonale. Il regista Pupi Avati, amico del cantautore bolognese morto undici anni fa, e che il prossimo 4 marzo avrebbe compiuto 80 anni, sta facendo discutere nella savana dialogica che scatena i social ed il web. Avati ha ricordato le cure ormonali ricevute a forza quando Lucio era giovanissimo. La mamma gli fece fare una cura a base di ormoni che in qualche modo lo avrebbe compromesso. Non solo non è cresciuto, ma ad un certo punto è diventato ispido, peloso. Non so se questo mutamento abbia avuto riflessi in ambito sessuale”, ha abbozzato l’autore di Zeder. “A Lucio, nel periodo in cui suonavamo insieme, piacevano moltissimo le ragazze, era un assatanato delle donne, era innamorato pazzo della sorella dell’impresario Cremonini, l’attrazione per il mondo femminile era in lui presente e inequivocabile, – ha proseguito – poi, ad un certo punto della sua vita, qualcosa cambiò”. Avati ricorda di aver trasferito questa storia in un personaggio del film Regalo di Natale: “Ho raccontato il cambiamento di sessualità di uno degli amici. Lucio chiuse tutti i rapporti con le persone del prima, credo anche un po’ per quella ragione. È un problema che tutti noi amici abbiamo vissuto, io di sicuro. Con Lucio, in tutta la mia vita, ho parlato di qualunque cosa, tranne che di questo aspetto. Mai”. Annuncio, questo, che si pone sull’abbrivio di critiche contemporanee a certi prodotti medici volti a raggiungere nuovi risultati in campo estetico e curativo, come gli ormoni ed i sieri vaccinali, e fanno il paio ai provvedimenti che sferzano e scuotono gli Usa, dal punto di vista della critica e dell’azione giuridica: il bando ai permessi medici e scolastici, in alcuni stati conservatori, dei finanziamenti per la cultura trangender per i trattamenti relativi la transizione sessuale dei minorenni, e l’apodittica recriminazione del fermo agli insegnamenti sulla teoria critica della razza; mentre viene suffragata, dai trumpiani, la teoria sulla diffusione di disforia sessuale che caratterizzano molteplici minorenni, ma che non coincide necessariamente con la omosessualita’ e con la bisessualita’.

Mashable, periodico statunitense, rammenta che: una corposa teoria accademica degli anni ’70 non si fa strada tra le notizie a caso. Negli ultimi mesi i repubblicani  hanno presentato decine di proposte di legge a livello statale, che cercano di limitare ciò che i docenti possono o non possono insegnare in relazione ad argomenti “divisivi”, molti dei quali hanno a che fare con la razza. Il linguaggio delle proposte di legge varia leggermente, ma la maggior parte sembra animata, soprattutto, da una preoccupazione crescente tra i conservatori per la “teoria critica della razza”, che i leader repubblicani usano come un termine polivalente per descrivere ogni accenno alla razza od al razzismo in ambito accademico od istituzionale.

Ad oggi, almeno cinque stati ( Oklahoma, Texas,Idaho, Iowa e Tennessee) hanno approvato leggi che si propongono di limitare la discussione in classe di quella che definiscono “teoria critica della razza”. Ed il panico tra i conservatori trascende i confini nazionali. Anche il Senato australiano ha votato a favore dell’eliminazione dai programmi scolastici nazionali della teoria critica della razza. Negli Stati Uniti, i leader repubblicani si sono particolarmente infuriati per la concezione che la teoria insegni in maniera indiretta, agli studenti bianchi, che hanno in sé una forma innata di razzismo e che dovrebbero sentirsi in colpa.

Tutto questo chiasso, oggi, influirà in maniera pesante su quello che verrà insegnato a scuola, su chi vincerà le prossime elezioni, e più in generale sugli scontri culturali – quindi, ecco quello che c’è da sapere su queste tre semplici parole che al momento sono dominanti su Twitter, nei titoli dei giornali e nei consigli scolastici.

Tanto per cominciare, non è una cosa che verrebbe mai insegnata alla scuola materna, nonostante i ripetuti sforzi per proibirla nelle scuole, dall’asilo alle superiori, dice la dottoressa Khiara Bridges, professoressa di legge a UC Berkeley e autrice del libro Critical Race Theory: A Primer.

“La teoria critica della razza è una teoria giuridica nata nelle facoltà di legge negli anni ’70 e ’80”, spiega. È stata la risposta a quelli che erano percepiti come i fallimenti, ovvi, aggiungerei, del Civil Rights Act del 1964”. In quegli anni erano appena state approvate leggi importanti con l’intento di garantire una qualche forma di uguaglianza figlia del Civil Rights Act – eppure le disuguaglianze razziali continuavano a dilagare. Un gruppo di giuristi, tra cui Derrick Bell e Kimberlé Crenshaw – che allora era una sua studentessa ed in seguito avrebbe coniato il termine  “intersezionalita'” in riferimento al modo in cui identità come razza e genere si sovrappongono – si chiedeva il perché di questo fallimento. La teoria critica della razza è nata per rispondere a quella domanda, spiega Bridges. Come quadro di riferimento, si concentra spesso sull’idea che il razzismo sia sistemico e fondamentalmente radicato nel sistema legale. Mentre la questione del genere sessuale, trova proseliti tra i conservatori che rimangono perentori nell’affermare quanto vi fossero unicamente due generi sessuali, estromettendo da essi il macrocosmo transessualista. Cio’ e’ dimostrato dalla scienza, inoltre i seguaci di Trump esortano ad ammettere pubblicamente che, per quanto una persona eterosessuale possa diventare omosessuale, anche una persona omosessuale puo’ scoprirsi eterosessuale.

Vocabolario

*Perentori: fermi, fortemente decisi.

*Abbrivio: percorso iniziato.

*Apodittica: molto forte.

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