De Luca e la sinistra vincente ma sconfitta
De Luca ha stravinto contro un centrodestra incapace di rinnovarsi con un candidato riciclato dai nefasti del passato e contro un Movimento Cinque Stelle sempre più di apparato e poco presente sui territori.
Molti vedono la Lega sconfitta, ma non è così. Salvini mantiene e porta il centrodestra a 15 regioni su 21 mentre la Meloni tende a salire verso l’alto creandogli in prospettiva qualche problema di leadership.
Oltre a De Luca, hanno vinto Zaia ed Emiliano. Tre figure queste che vanno contro le logiche partitiche e rappresentano leaders autonomi e soprattutto “uomini forti”.
Inutile dirvi che Di Maio conferma essere leader del Cinque Stelle, buono il risultato campano rispetto alla media nazionale, e mi fa piacere perchè il ragazzo ha le qualità e ve l’ho sempre detto.
La riduzione dei Parlamentari, il successo degli uomini forti stanno a significare una sola cosa:
Il perbenismo della sinistra globalista ha scocciato la gente e si annida solo in chi si crogiola nel lobbismo, misto alla violenza squadrista antifascista, presente sui social.
Anche questo è un dato di fatto. L’Italia è un paese fascista? No è semplicemente un paese stufo composto da lavoratori che guardano elite parlare per il bene dei loro interessi.
Ps consentitemi di fare i complimenti alla Lista Fare Democratico per cui sapete ho caldeggiato passionalmente in questa tornata elettorale.