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Diga di Genova: scandalo e confronto Gioia Tauro

Apr 28 2022

Diga di Genova: scandalo e confronto Gioia Tauro

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LO SCANDALO DELLA DIGA DI GENOVA: PRIMA DI INIZIARE I LAVORI SI SA GIA’ CHE COSTERA’ IL DOPPIO.
E I LAVORI DURERANNO IL TRIPLO.

Lo dice il Direttore Tecnico dell’ente supervisore del progetto che si dimette “per evidenti ragioni etico-deontologiche”. Niente male per quello che doveva essere il progetto principale per la portualità italiana del PNRR, che ha puntato solo sui porti del nord (Genova e Trieste) lasciando poche briciole ai porti del sud: elettrificazione delle banchine ma nessun intervento strutturale.

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Nel capoluogo ligure, invece, si prevede una megadiga che dovrebbe costare un miliardo…Ma ne costerà due. Lo dice, appunto,il tecnico dimissionario, che non è un pincopallino qualunque: si tratta di un ingegnere idraulico di lungo corso, forte di un’esperienza di ben 41 anni nel campo delle opere marittime.

Nell’articolo, tutte le criticità di un’opera che, nelle intenzioni di chi ha concepito il PNRR a trazione nordica dovrebbe surclassare Gioia Tauro. Peccato che Genova avrebbe soltanto, a lavori finiti (fra 15 anni) 1500 m di banchinamento, contro i 5125 su cui può contare già oggi GT.

Inutilizzati perchè i raccordi ferroviari, aperti da poche settimane (dopo decenni di attesa) non sono sufficienti, e perchè Gioia Tauro non può contare sul terzo valico ma su una linea a binario unico che la collega all’asse adriatico: l’unica ferrovia da e verso il sud che può consentire di instradare i lunghi treni containers necessari a trasportare il carico di navi transoceaniche da 15.000 containers.
Per non parlare del Ponte sullo Stretto (che potrebbe mettere a sistema tutti i porti siciliani), accantonato perchè irrealizzabile entro il 2026, a favore di opere come la diga dello scandalo che sarà ponta nel 2037!
Tutto questo non danneggia il sud e l’equità territoriale ormai divenuta carta straccia, ma l’intero Paese. Che di questo passo, resterà unito ancora per poco. Preconizza con queste parole, il direttore di LaCnews Pino Aprile gia’ autore del best seller “Terroni” e fautore del partito “Equita’ territoriale”. Continua cosi’ il processo di depauperazione meridionale occultato dietro decisioni politiche di tempismo e pragmatismo, subordinate a fondi ipotetici venturi da parte di istituzioni finanziarie transnazionali private. Ma in tal guisa Gioia Tauro elude tale pragmatismo in favore di Genova, che e’ un porto naturalmente inferiore, per una mera discrezionalita’ politico-bancaria. Ecco che allora la linea dei doppi pesi e misure si reistituzionalizza anche con il Pnnr, che rischia di vanificarsi come i precedenti sistemi di ausilio al meridione.

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