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Europa: attacchi multilaterali alle scelte Usa

Dic 06 2022

Europa: attacchi multilaterali alle scelte Usa

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L’UE dovrebbe intentare causa all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) contro il controverso Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti, ha dichiarato sabato al quotidiano Berliner Morgenpost Bernd Lange, capo della commissione per il commercio del Parlamento europeo. 

“ La mia ipotesi è che i negoziati tra l’UE e gli Stati Uniti non saranno in grado di aiutare a concordare anche piccoli cambiamenti nell’attuazione dell’IRA. La struttura di base dell’IRA rimarrà in vigore. A questo proposito, penso che sia necessario che l’UE presenti rapidamente un reclamo all’OMC nei prossimi mesi “, ha affermato lunedì il legislatore in vista di una riunione del Consiglio commerciale e tecnologico UE-USA, in cui il pacchetto IRA si prevede di discuterne. Ha aggiunto che la causa aiuterebbe a chiarire “ che le azioni degli Stati Uniti sono chiaramente incompatibili con i regolamenti dell’OMC. “

L’IRA è un pacchetto sociale e di protezione del clima da 430 miliardi di dollari approvato dal Congresso degli Stati Uniti ad agosto. Il pacchetto mira ad aiutare a combattere l’inflazione ed a ridurre i prezzi dell’energia, oltre ad affrontare il cambiamento climatico. Offre generose agevolazioni fiscali per le società statunitensi che investono in energia pulita e sussidi significativi per veicoli elettrici domestici, batterie e progetti di energia rinnovabile. La misura ha suscitato preoccupazioni nell’UE, con molti avvertimenti che la legislazione ” protezionista ” potrebbe essere ” discriminatoria ” nei confronti delle aziende europee.

L’impatto del conflitto tra Russia e Ucraina è più duro sull’UE che sugli Stati Uniti, ha ammesso il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Secondo Michel, i legami di sicurezza tra Bruxelles e Washington si sono rafforzati dallo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, in cui l’Occidente sostiene Kiev. “C’è un coordinamento senza precedenti sulla guerra in Ucraina”, ha detto sabato in un’intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera. Ma a quanto pare non si può dire lo stesso della cooperazione economica, con il capo del Consiglio europeo che sottolinea che “l’impatto del conflitto sugli Stati Uniti non è lo stesso che sull’Europa”. Le cose sono più facili per l’America perché è un esportatore di risorse energetiche e beneficia dell’impennata dei prezzi del gas e del petrolio, mentre l’UE “deve pagare un prezzo pesante”, ha affermato. “Siamo a rischio di recessione economica”, ha aggiunto il capo del blocco.

“Le industrie europee pagano di più per l’energia e affrontano la concorrenza di quelle americane”, ha spiegato Michel.

La popolazione e’ gravata da un’inflazione reale al 13% e percepita a quasi il 20% mentre le imprese rintuzzano un incremento dei costi di produzione che dipendono dall’energia ma anche dell’assoluta dipendenza dalla Cina per tutti i materiali informatici, i quali sono soggetti a ritardi inusitati nelle consegne.

Le procedure di cambio sociale in chiave ecocompatibile avallate dagli Usa stanno inficiando le industrie europee che sono plasmate su sistemi di produzione tradizionali e su un mercato che li apprezza, come nel segmento automobilistico con la reticenza verso i neonati motori elettrici, ma cio’ che desta maggiormente sconforto nel settore industriale e politico europeo, risulta la prescrizione ad adottare sistemi di vita ambientalmente compatibili per mezzo di sgravi fiscali e non di pagamenti ed investimenti diretti ed a credito degli stati. Il tutto in un contesto che registra l’Europa per la prima volta nella storia, totalmente svincolata dalla Russia dal punto di vista degli approvvigionamenti energetici pur essendo da essa totalmente dipendente. Ed a peggiorare questa situazione per l’Europa, e’ il fatto che non siano stati siglati accordi di energia e carburanti della stessa portata russa, con altri attori economici, con il nocumento di avere meno scorte e ad un prezzo superiore rispetto al passato. Questione che non tange gli Usa, i quali vendono gas da trasformare all’Europa, ad un prezzo superiore e con un impatto ambientale piu’ inquinante. In tale pantano le aziende europee, senza la scappatoia di luoghi di produzione per l’elettrico dai costi piu’ bassi come Cina e India aprioristicamente, si trovano a non poter realizzare guadagni sufficienti in grado di farle crescere come le concorrenti americane. Da qui lo stallo politico, economico e lavorativo che assedia l’Europa vittima di Kiev.

Vocabolario

*Assedia: blocca.

*Aprioristicamente: prima.

*Stallo: bloccaggio.

*Nocumento: danno.

*Scappatoia: via di fuga.

*Plasmate: modellate.

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