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Gigi d’Alessio imputato per “tradimento”

Feb 21 2022

Gigi d’Alessio imputato per “tradimento”

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Gigi d’Alessio, famigerato cantautore partenopeo padre di cinque figli, da poco separato con la giovane artista Anna Tatangelo, e’ stato citato in tribunale per una causa di separazione. Infatti il piu’ giovane direttore d’orchestra presso la banda Vanvitelli di Napoli, il cui figlio inoltre partecipa sotto pseudonimo al talent show Amici della de Filippi, si e’ trovato al centro di un episodio bislacco che inerisce la sua produzione artistica: durante la procedura di registrazione video di un proprio brano musicale il regista di Gigi d’Alessio ha immortalato una donna che camminava mano nella mano con il proprio uomo. In seguito alla diffusione del video di D’Alessio e’ stato scoperto dal marito di questa donna, l’incontro fedifrago con il proprio amante.

La donna ripresa dal video musicale del collaboratore di Mario Merola che da poco ha visto la nascita del suo ultimogenito, ha subito un divorzio; dunque a sua volta ha intentato una causa contro Gigi d’Alessio, reo di averle causato il divorzio con conseguente danno economico slatentizzando in video la sua relazione extraconiugale.

Il problema della privatezza si evince come centrale e bisognoso di una normativa politica, dal punto di vista dei social e dei media in generale, senza eludere la questione del codice Qr inerente il Green Pass con cui e’ possibile tracciare i movimenti economici e non, della cittadinanza.

Sul diritto all’oblio nel panorama dei social media ed in seconda istanza della televisione, si e’ scagliato in modo vincente un altro celeberrimo cantatutore, stavolta romano: Antonello Venditti infatti ha ottenuto la cancellazione definitiva dal web di foto che ritraevano la sua vita privata, che egli tutela in maniera totale.

Non si sa ancora, a tal proposito, il bagaglio di immagini, post, messaggi che gli utenti pubblicano su internet e scambiano con il telefono, da chi e come venga utilizzato, tuttavia e’ notizia recente che lo scarto del vicepresidente emerito della Corte Costituzionale rispetto lo scranno della presidenza della Repubblica, sia stato attuato in base ad un suo post definito pseudofascista ed omofobo risalente a mesi prima.

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Se il mancato raccordo in legge del diritto all’oblio e’ sfociato nella morte di una ragazza napoletana, Tiziana Cantone fautrice di un video a sfondo erotico divenuto virale, e’ opinione condivisa nonche’ auspicio che le foto rutilanti dei social vengano sottratte alla lente dell’agenzia delle Entrate per indagini fiscali. Alla stessa stregua dell’importanza della necessita’ di svincolare l’identita’ digitale da valutazioni politiche, economiche e lavorative. Infatti a tal proposito una dovizia di impiegati sono costretti ad adoperare i social network sotto pseudonimo pena sanzioni dirette ed indirette, lobbyng e licenziamenti.

Sulla questione dell’identita’ digitale da normare in modo complessivo, sul diritto all’oblio, sia televisivo che informatico ed editoriale, sono numerosi gli esperti che esortano una regolazione del codice Qr in prospettica bancaria. Infatti con tale tecnologia abbinata al Green Pass sarebbe possibili bloccare pagamenti e prelievi verso i soggetti costretti ad operare con il codice Qr, e che magari figurano essere soggetti sgraditi al governo per mezzo di attivita’ lavorative che manifestino contrarieta’ verso il governo medesimo; oppure semplicemente il codice Qr potra’ in modo avveniristico confiscare i pagamenti verso soggetti non in regola con il fisco, fino all’espletazione verso i cittadini politicamente e mediaticamente dissidenti, dei diritti fondamentali.

Da cio’ si deduce quanto il parlamento sia opportuno legiferi in modo da contemplare le esigenze dei soggetti che caldeggiano il codice Qr non solo per il Green Pass, e di quelli additati come non in regola con il fisco, di coloro che vogliono far glissare le loro pubblicazioni social e di coloro che preferiscono non essere presenti su Internet.

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