Hollywood nella pace del mondo
Questo recentissimo film distribuito molto con Netflix, Six Underground, enfatizza l’utilita’ di istallare nei paesi afferenti alla Russia orientale, nella fattispecie, governanti illuminati anziche’ dispotici, bloccare i colpi di stato, ripristinare i diritti umani mediante una deposizione poliziesca dei tiranni: stavolta gli agenti di sicurezza americani, di recente configurazione, nell’anonimato assoluto, nell’intracciabilita’ della loro identita’ perfino digitale presso la madrepatria America, si prodigano in favore della stabilita’ mondiale. Pur alla luce di sofferenze come l’impossibilita’ di farsi conoscere dal proprio figlio piccolo da parte del capo missione, pur con amori tra agenti segreti nati e non occultati durante il lavoro in questione, l’opera ormai obsoleta di pace nel mondo si deve concretizzare ad ogni costo.
La scena piu’ catartica in assoluto rappresenta, in questo film sui sei uomini che agiscono letteralmente “sotto terra” si ravvede nella consegna del tiranno usurpatore al popolo affamato e bistrattato, ma stavolta il tenzone fisico “all’ultimo sangue” tra buoni e cattivi non e’ troppo sbilanciato a favore dei protagonisti; l’amore derivato dal sesso che condisce, forse tra le rare volte al cinema, i professionisti dell’intelligence americani, sono un aneddoto piu’ umano e piu’ carino, rispetto agli antecedenti film d’azione. La deontologia politica e l’amore verso il popolo con la velleita’ di dargli diritti sociali, economici e infrastrutturali, delineano la descrizione del presidente molto piacevole ed originale rispetto al passato, favorendo tuttavia, in maniera surreale, una ipocrita immagine dei servizi segreti anglosassoni: infatti l’interesse e l’empatia verso il popolo ed i suoi reali bisogni, in scenari bellici come quello descritto in Six underground, non si confa’ con la prassi dei soldati e servizi segreti americani, prima durante e dopo i loro interventi verso scenari nazionali instabili o depressi… va tuttavia rimarcata l’eccellenza degli effetti speciali che calamitano lo spettatore con interesse nella visione del film, pur quando in alcuni passaggi la sceneggiatura si rivela banale.