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Il tema della liberta’ ed il pubblico inesistente

Il tema della liberta’ ed il pubblico inesistente

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E’ assodato, per mezzo del pregevole lavoro dello stimato Claudio Messora, di quanto la fatidica e spinosissima questione della liberta’ di espressione, sia adulterata in mano ad organismi di controllo anglosassoni privati, che ne decretano la misura e la proscrizione: oggi perfino sui social, sempre piu’ potenti e finanziati dai fondi di investimento privati, si delegittima il folto numero di giornalisti indipendenti, tacciandoli per produttori di notizie false e privandoli di strumenti automatici legati alla monetizzazione. Inoltre i social piu’ affermati, allorche’certi professionisti dell’informazione “anticonformisti” accumulano visualizzazioni e proseliti on line, innescano un algoritmo adatto ad operare censure sul numero effettivo di tali visualizzazioni e proseliti.

E’ una questione manageriale nodale scongiurare il neobavaglio ai produttori indipendenti ed antitetici al sistema, da parte dei grandi media e altrettanto grandi social, i primi a risultare ambigui in merito ai criteri di attribuzione della spregiativa etichetta “Fake news”, ai produttori anternativi, nonche’ i primi, tali media e grandi social, a mantenere una cortina di ambiguita’ sull’elenco dei propri proprietari e finanziatori: e’ in tal guisa stato scoperto, finalmente, che a muovere le fila del News Guard, testata online anglosassone che decreta il livello di affidabilità’ dei produttori indipendenti, che essa non solo e’ finanziata dall’arsenale di banche d’affari, fondi d’investimento e multinazionali proprietarie dei grandi media, delle piu’ affermate aziende e delle banche centrali americana ed europea; ma e’ stato anche slatentizzato il rilascio di un’applicazione, da parte di News Guard, con cui in automatico verrebbero oscurate dai pc e cellulari e tablet, le notizie alternative e, stocasticamente, impossibili da negare per mancanza di prove pertanto considerate false; il che’ rappresenta il maggior ostacolo per la democrazia, lo sviluppo economico della comunicazione, del lavoro; questo bavaglio automatico rappresenta inoltre la negazione dell’articolo 21 della Costituzione che inneggia alla liberta’ di opinione e sopratutto la sostituzione della magistratura e dell’Agcom (Agenzia della comunicazione) entrambi pagati dagli editori e produttori indipendenti, per valutare e magari sanzionare il loro operato.

Far sostituire il controllo pubblico da quello privato a causa dell’imposizione della grande industria e della grande finanza e’ la peggiore tara politica e manageriale dal dopoguerra.

Approfondimenti sul canale Youtube Francesco Paolo Tondo e la pagina facebook Francesco Tondo.

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