Italia terza potenza mondiale
La firma di un Mes senza condizionalita’ e’ come quella di un debito o finanziamento con il tasso di interesse nullo: semplicemente non esiste; in genere gli interessi, nel caso in cui si fosse fatto intendere non ci fossero, si pagarebbero dopo un’anno quando si allude agli acronimi Taeg e Tan. Cosi’ per il Mes senza condizionalita’ quale ieri si enfatizzava da parte dei fedifraghi al potere, le condizionalita’, dunque gli interessi, scatteranno tra molti anni, in forma attenuata cioe’ senza palesi attacchi democratici bensi’ con l’impossibilita’ di uscire dall’Europa e produrre una propria moneta con cui ripagare il debito antecedente, da parte di qualsiasi forza politica in essere. Frattanto ogni finanziamento statale o privato sara’ effettuato sottoforma di debito verso l’estero, con un tasso di interessi sui titoli italiani ben piu’ alti del recente passato. In questo modo le potenze europee economicamente antagoniste dell’Italia potranno pagarsi i loro debiti pubblici con tassi di interesse molto allettanti, siccome li scaricheranno sul tasso alto che paghera’ l’Italia nel rimborsare verso l’estero i suoi debiti o titoli pubblici. Le imprese saranno gravate dai debiti statali pur quando lo stato italiano ne sara’ il diretto finanziatore, le imprese degli stati concorrenti ne saranno avvantaggiate, il distacco economico fra Italia Francia e Germania aumentera’ perche’ entrambe detteranno legge con un tasso di cambio monetario fisso, che non le obbligherebbe a rivalutare la propria moneta, la quale si avvalorerebbe dai grandi scambi economici che ne derivano e renderebbe i prodotti francesi e tedeschi molto piu’ esosi di oggi. In questa ultima ipotesi comprare i manufatti italiani diventerebbe piu’ economico e risolleverebbe subito l’Italia senza debiti esterni bensi’ rendendone i manufatti piu’ appetibili, da un lato perche’ migliori e piu’ economici di quelli francesi e tedeschi, dall’altro perche’ uguali o poco meno buoni ma di moltissimo piu’ economici per cui maggiormente appetibili.
Il motivo che ha obbligato la firma del Mes alla stessa stregua dell’entrata italiana nell’euro e’ un mero principio di autoconservazione francese e tedesco.
Ambe due queste nazioni conoscevano le previsioni finanziarie che davano l’Italia, con l’andatura dettata dalla lira che valeva meno della meta’ dell’euro e la sua capacita’ industriale di sommo profilo, Francia e Germania sapevano che l’Italia avrebbe superato economicamente e come Pil la Germania entro sei/otto anni; la medesima cosa era stata attuata pochi anni prima ai danni di Francia e Inghilterra; per cui l’euro, ed oggi il Mes.
L’unico modo che oggi consentirebbe all’Italia di uscire da questo pantano sarebbe mettere a norma di legge due articoli che prevedano la deroga di firmare il Mes ed attuarlo in ogni istanza, e quella relativa al pareggio di bilancio. Ma siccome l’Italia e’ manovrata da burocrati statali fissi, intemerati e irremovibili, questo non ha potuto farlo per cui vanno arrestati e messi all’esilio tutti i burocrati rei di atti volti a depauperare l’Italia; vanno inoltre portati in gattabuia ed in seguito forzati all’esilio, tutti gli esponenti partitici dei siddetti democratici fautori del risucchio economico degli italiani sottoforma di austerita’ e interessi sul debito pubblico non emesso dalla Banca centrale.
In fondo il travaso delle perdite finanziarie accumulate in Grecia dalle banche francesi e tedeschi verso le quasi per nulla esposte in Grecia italiane, rientra in questa strategia di depauperazione italiana. Gli italiani che negli anni seguenti all’entrata nell’Europa hanno visto evaporare circa 80000 € a testa. Italiani che sanno perdendo potere d’acquisto, servizi pubblici, imprese strategiche pubbliche e private. L’Italia ha bisogno di far rispettare la propria Costituzione con il man forte dell’esercito, quella che prescrive di tutelare il risparmio privato, sottoporre la finanza alla politica, rendere le imprese libere purche’ soggette alla legislazione italiana.
La Costituzione italiana prescrive di dotare l’intera nazione delle medesime infrastrutture oggi non installate al sud, la Costituzione che proscrive affinche’ non esista disoccupazione, privatizzazioni dei servizi pubblici, mancanza di cessione di sovranita’ fuorche’ per brevi contingenze belliche ed in parte. La Costituzione da rispettare per rilanciare l’Italia obbliga a pagare il lavoro in maniera dignitosa al punto da non rendere ricattabili gli individui.
La Costituzione salvera’ l’Italia per cui deve tornare centrale, ad ogni costo.