La mistificazione della moneta
L’era contemporanea nella quale le imposte non diminuiscono di costo, le multinazionali sono piu’ ricche e potenti degli stati e il denaro e’ emesso e detenuto da poche oligarchie, la lotta al contante e’ divenuta prioritaria ed equivoca; equivoca a causa del fatto che oggi di moneta liquida, ad onta di ogni evasione fiscale di sorta, ne gira pochissima per cui l’indigenza diventa piu’ stratificata; la lotta al contante e’ divenuta prioritaria anche siccome le plutocrazie che controllano l’emissione monetaria e le politiche di redistribuzione economica, nemmeno dispongono della mole di moneta e denaro richiesta in fasi di stallo come quella attuale. Tuttavia le oligarchie non necessitano di denaro poiche’ lo stampano all’occorrenza, pur se in periodi di magra economica mondiale, ma anche mettendo mano al portafogli non possiederebbero la liquidita’ di mille miliardi in euro necessari solo per Italia divelta dalla pandemia.
L’unica cagione per cui si vive scarsita’ monetaria globale deriva dalla bramosia di potere e controllo delle oligarchie finanziarie che controllano la emissione monetaria: esse danno denaro liquido solo ai loro accoliti ed attuatori delle istanze politiche decise da tali plutocrazie; in alternativa si vive la penuria e la scarsita’ deittica della digitalizzazione bancaria e monetaria propedeutiche ad un maggiore e definitivo potere politico. Da cio’ si evince l’importanza cruciale di confiscare i beni e i fondi illecitamente accumulati dalle aristocrazie finanziarie per disporne la societa’ affamata; inoltre e’ opportuna la confisca dei beni pubblici resi privati nelle stesse grinfie dei plutocrati che intimano il rispetto di leggi da essi promulgate dietro il “manganello” dell’emissione monetaria e della potenza produttiva ed impiegatizia delle loro multinazionali.