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Lega affonda a meno del 2018

Feb 21 2022

Lega affonda a meno del 2018

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Si paventa un’alleanza col Pd da parte di Georgetti e si focalizza l’estrema diplomazia di Salvini, definito da “capitano a maggiordomo”, cosi’ la Lega Nord perde consensi ed in proiezione di voto si vede svantaggiata rispetto al 2018, anno che l’ha affiancata al Movimento cinquestelle nello scettro del governo. Ma cio’ e’ dovuto alla dispersione di fiducia verso il partito del Nord, della base storica recalcitrante oggi per l’aumento esponenziale delle bollette, l’innalzamento dell’imposizione fiscale, l’impossibilita’ di scambiarsi i crediti fiscali relativi ed antecedenti l’edilizia nonche’ il mancato piglio della Lega contro l’Europa che pompa una moneta doppia in valore rispetto l’agognata lira ma con emolumenti arenati al valore della lira e prezzi aggiornati all’euro.

Sono molteplici i gruppi social e quelli di conversazione telefonica che imputano a Salvini l’emarginazione dal partito dei principali teorici politici ed economisti della Lega come Borghi e Bagnai. Gli imprenditori settentrionali, alla stregua di quelli centro-meridionali lamentano un’inpennata dei costi a loro carico calcolata nel 70% che accusano scaricare solo su se stessi in quanto non possono incrementare i prezzi finali del 70%. Inoltre la pace fiscale adottata con la pandemia e’ stata ormai abrogata per cui sono in fase di partenza cartelle esattoriali a fronte di multe urbane ed extraurbane dai prezzi maggiorati e con la base di eventi sanzionabili ampliata.

A proposito di base di eventi sanzionabili ampliata l’altro giorno a Napoli, in una strada larga e molto quotata da turisti e residenti, una vigilessa e’ passata a redigere verbali per divieto di sosta mai fatti precedentemente, per somme dagli ottanta euro in su. Al recalcitrare degli automobilisti imbizzarriti, il vigile ha replicato che secondo le nuove disposizioni del comandante in quella zona non e’ piu’ permesso il parcheggio. Inoltre tali provvedimenti non sono piu’ contestabili a causa dell’affido del Comune di Napoli, della procedura di vidimazione dei verbali, ad una societa’ privata esterna che computerizza direttamente tutte le multe lasciando un piccolo ma lungo scontrino di avvertimento sul lunotto posteriore delle vetture coinvolte. Tali multe vengono direttamente mandate e depositate all’ufficio centrale del Comune senza possibilita’ di cancellazione ne’ opposizione giudiziaria.

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Sul fronte leghista si consolida un movimento antieuropeista che si schiera totalmente col partito di Paragone e dipinge Salvini come artefice dello smantellamento del partito e del settore industriale del Nord. I video di Bagnai e Salvini riscontrano sempre maggiori esortazioni verso essi a cambiare partito, mentre e’ stato perdonato lo strappo leghista ai cinquestelle all’epoca ostili alla circolazione dei crediti fiscali in guisa di moneta, all’implementazione delle ferrovie in Val di Susa, e fautori del sostegno incondizionato all’attuale presidente dell’Unione Europea.

Sale invece il partito di Giorgia Meloni che rinfaccia continuamente responsabilita’ economiche e politiche a Draghi e seguaci, tuttavia Fratelli d’Italia non elude le critiche in merito alla procedura di votazione verso le leggi piu’ lesive, accusata di astenersi dal voto anziche’ schierarsi frontalmente contro l’esecutivo.

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