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Mattarella e la condanna ai tradizionalisti

Mag 17 2021

Mattarella e la condanna ai tradizionalisti

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La società viene arricchita dal contributo delle diversità. Disprezzo, esclusione nei confronti di ciò che si ritiene diverso da sé, rappresentano una forma di violenza che genera regressione e può spingere verso fanatismi inaccettabili”. “La ferita inferta alla singola persona – sostiene Mattarella – offende la libertà di tutti. E purtroppo non sono pochi gli episodi di violenza, morale e fisica che, colpendo le vittime, oltraggiano l’intera società. Solidarietà, rispetto, inclusione, come ha dimostrato anche l’opera di contrasto alla pandemia, sono vettori potenti di coesione sociale e di sicurezza”.

Celebriamo la Giornata Internazionale contro omofobia, bisobia, transfobia con un impegno concreto: approvare subito il ddl Zan. Il Senato deve fare in queste settimane un gesto concreto per i diritti approvando la proposta del Pd”. Così il segretario Pd Enrico Letta su twitter.

“Oltre a celebrare una giornata, servono gesti concreti. In Parlamento bisogna accelerare con la legge contro l’omotransfobia. Serve uno scatto di civiltà, basta tentennamenti sul ddl Zan”. E’ il tweet del ministro Luigi Di Maio.

Il presidente della Repubblica Mattarella ha esecrato coloro che contravverrebbero ai diritti costituzionali sia dell’Italia che alla Carta dei diritti europea, denigrando o aggredendo coloro tra omosessuali, transessuali bisessuali, da tutelare con la Legge Zan. Intanto viene offuscato il fatto che il reato di diffamazione ed anche di aggressione di ogni tipo verso le diversita’ di genere o altro, sia gia’ presente nella Costituzione e giurisprudenza italiane ed europea; solo che si tende a mistificare cio’ per approvare un disegno di legge liberticida verso pubblicazioni e dichiarazioni personali o di fattispecie artistica, che sostengono filigrane di diversita’ relativamente alla transessualita’ e omosessualita’.

In antitesi alle tifoserie politiche, giornalistiche e artistiche che sfoggiano il disegno sul palmo della mano inneggiante la legge Zan, sono sfilate nel silenzio generale, i sostenitori dell famiglia tradizionale e della discrepanza tra omosessualita’, eterosessualita’, bisessualita’, sono sfilati a Milano e Verona. Tale categoria ha enfatizzato il diritto alla famiglia ma sopratutto il diritto degli embrioni alla nascita naturale; ancora i manifestanti Anti Zan hanno rimarcato i movimenti olandesi e belghi che fioccano contro il diritto delle persone alla nascita in provetta in quanto impossibilitate a conoscere l’identuta’ dei genitori. Infine gli osteggiatori della legge Zan sciorinavano la artificiosita’ della categoria “Trans” giacche’ non esistente in natura e promossa dalla chiturgia per l’impiantistica degli organi sessuali per trans.https://www.facebook.com/marketplace/item/210340406717147/

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