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Napoli: nega incidente e scatta la causa

Feb 24 2023

Napoli: nega incidente e scatta la causa

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Lo Stato italiano ha istituito un fondo finanziario peculiare, chiamato a risarcire gran parte delle fattispecie di “danneggiati” da auto o motocicli sprovvisti di assicurazione, oppure in relazione a danni economici superiori al milione orbati, pertanto, da copertura Rca. Ma a Napoli e’ successo un pò di tempo fa, eppure emerso solo ora, un episodio tanto inusitato quanto bislacco, che ha coinvolto il maresciallo della polizia di Chiaia, alcuni suoi sottoposti, un giornalista disabile ed un altro automobilista scevro da copertura assicurativa. Il tutto condito da un abuso di potere da parte del maresciallo della polizia di Chiaia: quest’ultimo ha confiscato il contrassegno di handicap al proprietario della vettura in seguito danneggiata dal succitato automobilista scevro di assicurazione. 

Partendo con ordine, la vettura del disabile, regolarmente registrata per passare nelle zone a traffico limitato quali la famigerata via Caracciolo sede del Lungomare, era guidata dalla compagna del giornalista con a bordo un minore di sei anni, in procinto di prelevare il disabile, giornalista, da una visita fisioterapeutica presso Corso Umberto I. La macchina, a causa del ritardo, è penetrata per velocizzare, proprio a via Partenope “asserragliata” rispetto auto diverse da quelle dei residenti, dei tassisti, degli operatori sanitari, dei lavoratori correlati con i ristoranti dirimpetti al mare, di coloro affetti da disabilità. Così il maresciallo della polizia, posizionato ravvicinatamente ad uno dei numerosi ristoranti panoramici, si è premurato di fermare la macchina, affermando che non avesse il permesso di passare. L’autista cittadina europea con nazionalità portoghese, si è premurata di replicare che la vettura fosse in possesso di ogni tipo di permesso, ma il poliziotto ha virato su una ipotetica incompatibilità tra la patente della donna portoghese e la legislazione italiana. Così la signora, leggermente infastidita, ha dimostrato che, essendo la sua una patente europea, non fosse impossibilitata a guidare in Italia. Alchè il maresciallo, apparentemente tracotante ma piccato, ha fatto accostare la macchina con minore a bordo-tra l’altro affamato- temporeggiando per circa cinquanta minuti tra controlli incrociati e la ricerca di un appiglio da sanzionare. La guidatrice a quel punto, a causa del ritardo nella presa a bordo del disabile proprietario del veicolo, amareggiata e provocata dall’atteggiamento del maresciallo, ha iniziato a rispondere in modo discretamente aggressivo ed ai limiti dell’offesa, che tuttavia non è stata pronunciata.

Il maresciallo ha infuriato il diverbio sostenendo che la signora guidasse a velocità elevata per un a ztl in cui sono estremamente pochi, i mezzi transitanti, ma l’autista si prodigava nello smentire tale tesi, con toni da parte dei due litiganti, che crescevano velocemente di intensità ed accuse. Dopo circa un’ora il maresciallo ha optato per una duplice multa del valore di quasi duecento euro, poggiante sul fatto che il bambino fosse seduto avanti e fosse sprovvisto da cintura di sicurezza. Ma la gravità di ciò è stata la confisca del poliziotto, proprio del  contrassegno di invalidità, affermando di volerlo restituire solo  al diretto interessato.

Il disabile in questione ha dovuto attendere per circa un’ora il passaggio, ma in seguito si è dovuto personalmente recare al posto di blocco per recuperare il proprio tesserino, allorchè si è visto testimone di un ultimo alterco, stavolta lapalissiano, tra la compagna ed il medesimo maresciallo: quest’ultimo  ha insistito rimarcando gli illeciti della compagna del giornalista dsisabile, smentiti strenuamente da quest’ultima, esimendosi dal cancellare la salata sanzione, e difendendosi dalle accuse di non imparzialità e dispettosità, nonchè abuso di potere; da qui accuse scagliatogli dalla diretta interessata,  ma apostrofata come vecchia e melensa dinanzi al compagno, a quel punto totalmente impotente.

Nel mezzo dello scontro verbale che ha chiamato in causa il giornalista disabile che è dovuto tornare personalmemnte al posto di blocco per riottenere il tagliando disabili, si è visto comminare una doppia ed alta multa in cui egli non c’entrava nulla, oltre oltre alle dirette offese verso la sua compagna dinanzi ad un bambino di sei anni;la sua auto parcheggiata nelle vicinanze del posto di blocco in cui stavolta stazionavano il maresciallo e due collaboratori ben comprensivi ed educati, ebbene l’auto del giornalista è stata sfrisata da un veicolo diruto, di proprietà di un ragazzo apparentemente trafelato, fuggito in un ristorante limitrofo e propenso a non scusarsi del danno. Sfrisatura tuttavia avvenuta davanti alla compagna del proprietario disabile della vettura, la quale ha fotografato la targa ed in seguito disposto una denuncia di risarcimento tramite Generali, ente assicurativo che copriva la macchina danneggiata. 

L’assicurazione Generali, in seguito aver ricevuto la denuncia per risarcimento danni del cliente disabile che si era imbattuto nel maresciallo della polizia di Chiaia che ha sanzionato con due costose multe la compagna a bordo della sua vettura, intestata a lui; è emerso da Generali che la macchina autrice della sfrisatura per circa mille euro alla macchina del giornalista a mobilità ridotta, era senza Rca. Dunque l’imminente denuncia al Fondo vittime della strada di proprietà proprio di Generali, affidata al rinomato studio napoletano collaboratore di Generali, Gespra, da cui è emersa una controdenuncia dell’autore del danno al veicolo, il quale ha negato il danno, la dinamica e la narrativa del sanistro, attribuendo al disabile ed alla compagna, la reità di tutto ed una sorta di farneticazione in merito alla vicenda intera. Solo  che i controaccusati disponevano di foto e testimoni, mentre il responsabile del nocumento era senza Rca. Di conseguenza Gespra ha sporto denuncia con querela, cui i colpevoli affidati ad uno studio legale che per alcuni è truffaldino, hanno cercato di dpanare la questione offrendo una somma di denaro molto inferiore al danno, sotto la supervisione di un loro perito. La causa prosegue, binariamente alla certezza del risarcimento danni, solo che il tempo è straordinariamente procrastinato, a causa della lentezza della magistratura e della smodata richiesta, a Napoli, di risarcimenti dal fondo vittime della strada di Generali: esistono reclami mendaci nella maggioranza dei casi, a Napoli, per ipotetici incidenti sulle scale mobili, che si aggirano sui sessanta milioni. Mentre solo un quarto della popolazione napoletana, risulta a norma con l’assiocurazione veicoli.

Il disabile vittima di abuso di potere del poliziotto, di contrattacco da parte del denunciato, di graffiatiura evidente della auto, dello stallo dei giudici, ha ammesso diu aver dovuto ricorrere ad un finanziamento, per ripararsi autonomamente, la sua macchina.

Vocabolario

*Inusitato: inaspettato.

*Bislacco: molto strano.

*Nocumento: danno.

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