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Nazionale ai playoff: il Napoli in serie B

Nov 16 2021

Nazionale ai playoff: il Napoli in serie B

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FLOP NAZIONALE, COLPA DI CLUB E PRESIDENTI: GRAVINA CAMBI LE REGOLE O SE NE VADA! Italia fuori dal Mondiale? Vedremo a marzo quando si disputeranno i playoff. Inqualificabile sarebbe una seconda eliminazione dopo quella del 2018, peraltro consecutiva e da Campioni d’Europa.Quanto accaduto a giugno però non inganni. Scrissi subito che l’Italia Campione non era, come non è, la squadra migliore d’Europa. Vinse per effetto di diverse circostanze favorevoli e attraverso i calci di rigori. Che invece hanno sprecato l’occasione di vincere il girone per Qatar 2022.(cravatte artigianali con nodo fisso e chiusura a gancio acquistabili nello shop di francescopaolotondo.com)

L’Italia va ai play off, buttata fuori dalla Svizzera. Non proprio una potenza del calcio. Già qualificate: Inghilterra, Spagna e Belgio che eliminammo agli Europei. Significa che i valori reali vanno valutati nel tempo, cosa che non può accadere in un torneo al meglio delle 7 partite come Europei e Mondiali, dove a volte tutto può succedere ed è già successo. Mancini (non può fare diversamente) si mostra certo della partecipazione in Qatar, dove addirittura immagina di poter vincere. Era stato così anche per gli Europei.Per quanto fatto in così poco tempo gli va dato credito. Ciò non significa che il titolo bissato la scorsa estate e vinto prima solo nel 1968 con Valcareggi, misuri l’effettivo valore del calcio italiano.
Più che mediocre, così come dicono le Coppe Europee ed il lavoro del Cittì, costretto a lanciare tanti giovani, tappezzeria o quasi nelle rispettive sociatà.(quadri d’autore moderni acquistabili sullo shop di francescopaolotondo.com)

L’Italia, per adesso, è fuori dal Mondiale per effetto di 2 episodi, i rigori sbagliati da Jorginho contro la Svizzera sia all’andata, sia al ritorno. Il secondo al 90′ ha cambiato tutta la prospettiva del girone, premiando gli svizzeri. Nell’occasione ha sbagliato anche Mancini: avrebbe dovuto farlo tirare a Berardi o Bonucci. Salvaguardando il brasiliano che dal dischetto si è giocato il Pallone d’Oro. Però, la verità è che i problemi del calcio italiano e della Nazionale sono strutturali non circostanziali!
Ed è errore grave, più di quello commesso dal Cittì, nasconderlo senza porvi rimedio. Compito che spetta a Gravina e Consiglio Federale. La Nazionale non ha attaccanti di livello internazionale. In rosa ci sono Immobile (Lazio), Belotti (Torino), e i due bambini del Sassuolo Raspadori e Scamacca.(cravatte artigianali con nodo fissobe chiusura a gancio acquistabili nello shop di francescopaolotondo.com). Immobile è Scarpa d’Oro e capocannoniere del campionato ma non ha caratura internazionale. Con il suo club vive una dimensione da outsider, in Nazionale non ha mai convinto. Chi guida la classifica non ha attaccanti italiani: il Napoli ha puntato su Osimhen e Mertens; il Milan ha scelto Ibra e Giroud; l’Inter per vincere prese Lukaku, oggi vivacchia con Dzeko e Lautaro Martinez; perfino l’Atalanta, che pure vanta un signor settore giovanile, va avanti con Zapata e Muriel. E’ così Juventus e Roma… Perchè la Nazionale dovrebbe continuare a fare miracoli con ciò che con c’è, facendo a meno dei gol di un vero bomber? Il problema è strutturale e lo è anche in altri ruoli se la difesa va avanti con Bonucci e Chiellini, Senatori ormai al tramonto ma comunque ancora i più affidabili. Vero Acerbi…? E se gli Europei ci sorrisero qualche mese fa accadde essenzialmente per Spinazzola, colpo di genio di Mancio, giocatore che Juventus e Inter non avevano voluto.(quadri moderni d’autore acquistabili nello shop di francescopaolotondo.com) Finchè in Italia prevarrà l’interesse economico dei club, la Nazionale non potrà risorgere, tornando riferimento del calcio mondiale, come lo è stata nell’82 e nel 2006. L’Italia prima del fallimento Ventura aveva bucato soltanto due Mondiali: la prima volta nel 1930, quando l’Uruguay ospitò la prima Coppa del Mondo. Non ci furono partite di qualificazione, ma inviti della FIFA che selezionò le migliori Nazionali, ma quasi tutte le europee si rifiutarono di partecipare, per diversi motivi, dalla logistica di un viaggio pesante, lunghissimo (due mesi) e costoso, alla forza dell’Uruguay all’epoca la più forte, avendo vinto i tornei olimpici del 1924 e del 1928; la seconda volta nel 1958, in un contesto ben diverso. Gli anni Cinquanta sono stati, infatti, il periodo più buio nella storia della Nazionale italiana, determinato dalla tragedia di Superga del ’49, l’incidente aereo in cui morirono tutti i giocatori del ‘Grande Torino’, una delle squadre più forti nella storia del calcio internazionale. Fu allora che ci inventammo gli oriundi! Tutte le Nazionali però hanno sempre goduto di grandi attaccanti e Gigi Riva resta il miglior marcatore azzurro con 35 reti in 42 partite! Prima e dopo di lui l’Italia ha messo in campo gente come Piola e Meazza, Boninsegna al fianco di Rombo di Tuono nella finale di Messico 70; Paolo Rossi esploso nel ’78 in Argentina, capocannoniere e campione del Mondo di Spagna ’82, dopo il terribile stop del calcioscommesse. Poi Pippo Inzaghi, miglior bomber italiano in Champions League e Campione del Mondo nel 2006!(cravatte artigianali con nodo fisso e chiusura a gancio acquistabili nello shop di francescopaolotondo.com)

Tra gli atipici Roberto Baggio, Francesco Totti e Alex Del Piero. Il Divin Codino, Pallone d’Oro e Fifa World Player nel 1993. Primo italiano nella classifica dei migliori giocatori di tutti i tempi pubblicata da World Soccer, quarto dietro Pelè, Maradona ed Eusebio. Una carriera straordinaria con 643 gare e 291 gol con i club, più 56 presenze e 27 reti in Nazionale. Del Piero e Totti, tutt’ora capitani e icone, sono stati campioni del Mondo nel 2006, facendo caterve di gol: 315 in 772 partite per Alex più 27 in 91 match con la maglia maglia dell’Italia; 293 in 717 gare con la Roma per Pupone, più 9 in 58 gare in Nazionale! Chi sono oggi Immobile e Belotti? Non per colpa loro, ovviamente, il calcio italiano ha bisogno di una totale rivisitazione di regole e obiettivi: su tutto rose con il 75% di giovani under 23, provenienti e cresciuti in settori giovanili italiani! Senza se e senza ma dai presidenti ricchi scemi che hanno distrutto il nostro calcio, indebitandolo fino alla bancarotta! Esempio… Come è possibile che il Napoli, attualmente primo in classifica, sia retrocesso in serie B nel campionato Primavera? Una vergogna incancellabile, mentre De Laurentis è diventato ricco e famoso con il calcio di cui conosce solo l’odore dei soldi. Una accusa che vale per il Napoli come per tutti i grandi club italiani sempre pronti a comprare all’estero sperperando centinaia di milioni di euro che potenziano altri campionati, club e di riflesso Nazionali di tutto il Mondo! Ecco, dovesse fallire anche Macini, dopo Ventura sarebbe non l’Apocalisse, già vissuta, ma il punto zero: un doppio consecutivo flop mondiale vorrebbe la rivoluzione.

Perchè arrivare a tanto, quando tutti conosciamo motivi e responsabili di questo sfascio senza però che nessuno abbia il coraggio di opporvisi?

Paolo Paoletti

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