Polemiche no-vax su satira Fiorello: Zalone pareggia con i trans
L’Italia del Festival di Sanremo e delle diverse fazioni politiche che guerreggiano sui social e non solo, hanno assistito ad attacchi incrociati che hanno percosso, con Fiorello la comunita’ dei no-vax, con Zalone quella dei transessuali, ambe due crivellati di critiche ed anatemi: un Festival da bar come mosse,”politicamente scorretto” sarebbe l’emblema dell’arte e della liberta’ per cui non si auspica che non lo sia, tuttavia e’ parso un Festival “politicamente corretto” in relazione ai nuovi tabu’ imperniati sugli esiti dei vaccini, i problemi relativi l’uniformita’ tra omosessuali e transessuali con gli eterosessuali. Inoltre si e’ rivelato, il Festival di Sanremo, politicamente corretto versogli antiquati tabu’ della tv che ineriscono la questione della finanza speculativa e le privatizzazioni bancarie come cause di indigenza, malapolitica, disoccupazione, mentre con le mimiche blasfeme di Achille Lauro, il simbolismo pagano e le oscenita’, la kermesse di Sanremo si e’ scagliata contro i tabu’ classici della societa’ occidentale impersonati dalla discrezione, dal decoro, eleganza, spiritualita’ e religiosita’.
Fiorello e Zalone hanno enfatizzato il diritto di satira nel dileggiare tutti, tra cui i vaccinati con la questione del grafene da parte di Fiorello, e gli omosessuali con Zalone: ambe due gli artisti hanno raccolto una pletora di invettive, Zalone della comunita’ LgbtQ che reclama parita’ di tutto fuorche’ di satira nei propri confronti; Fiorello e’ stato pasantemente redarguito dai parenti di vittime decedute poco dopo il vaccino e dalle persone che convivono con danni permanenti slatentizzati in seguito all’iniezione, fra cui il tremore spastico incessante. Fiorello ha commesso lo svarione di non fermare la satira dinanzi a lutti effettivi o patologie comprovate per cui ha dovuto ammettere di non partecipare nuovamente al Festival l’anno venturo.
Checco Zalone e’ stato assai raffinato e capzioso nel recitare la propria arte in modo da sceverare il messaggio umano nobile che egli come uomo voleva dare, ed il messaggio villano e strampalato che invece il proprio personaggio voleva esprimere. Ed alla fine l’intersezione tra Zalone ed il suo autore vero e’ riuscita a trasmettere efficacemente il proprio messaggio lapalissiano. Comunque anche il conduttore Amadeus e’ stato sobbarcato dagli attacchi causati dalle proprie dichiarazioni nel vietare il Festival ai no-vax ma a far partecipare gli artisti non vaccinati. Sulla questione dei compensi poi, infuriano anche le denunce verbali di alcuni musicisti esclusi da Sanremo, da un lato per stile musicale anticonformista e posizioni politiche disallineate, dall’altro per l’impossibilita’ di anticipare i quarantamila euro richiesti, in seguito moltiplicati negli introiti agli artisti, dal punto di vista dei contratti musicali e dei pezzi ristornati nelle radio e su Spotyfi.
