Search:

Radio romana svela finanziamenti italiani ad Europa

Feb 17 2022

Radio romana svela finanziamenti italiani ad Europa

image_pdfimage_print

Loading

La stazione radio presente su Youtube e piu’ seguita in Italia, ha ospitato un pacifico dibattito tra l’economista disallineato Malvezzi ed il banchiere italiano Albanese, in cui si evinceva che l’Unione europea e’ debitrice verso l’Italia di una somma che si aggira intorno ai centodieci miliardi sottoforma di contributi netti ma che tutti obliano e nessuno reclama. In base ai dati Win the bank sciorinati dal famigerato finanzialista italiano e quelli di piu’ conosciute testate economiche nostrane, e’ falso che odiernamente l’Italia impersonerebbe la locomotiva d’Europa bensi’ il pil versi ancora in una fase esiziale di stallo. Inoltre i fondi del Pnnr comportano degli interessi che pagheranno per lo piu’ famiglie ed imprese che gia’ versano in perniciose difficolta’ per l’ingente aumento dei prezzi dell’energia. Da cio’ si deduce lo scarico dei produttori italiani sulle famiglie sottoforma di aumento monstre dei prezzi dei prodotti lavorati.

A detta di un artigiano romano che lavora il legno il costo dell’elettricita’ occorrente il proprio impiego e’ immantinente passato da tre euro a cinque euro, che corrisponde al 70% in piu’ per il produttore. Solo che in tal guisa il costo finale del manufatto e’ aumentato solo del 25%, che colpisce binariamente gli acquirenti ed i produttori, ma nella filigrana maggiormente i produttori.

https://www.francescopaolotondo.com/prodotto/cravatta-blue/https://www.francescopaolotondo.com/prodotto/cravatta-blue/

La apparente cassandra di Malvezzi tuttavia, ha rimarcato quanto nel nuovo programma venticinquennale dell’Europa i contributi richiesti all’Italia aumentino di oltre tre volte, il che si scaricherebbe sull’erario sottoforma di aggravi fiscali, privatizzazioni ulteriori di beni pubblici ed aumento sui costi delle materie prime con conseguenti compressioni salariali e stagnazione del mercato interno. Alla luce di questi dati clamorosi e del mancato ritorno nei conti correnti della somma prelevata da Amato per entrare nell’euro, e la cui restituzione era stata assicurata, gli astanti al talk show radiofonico auspicano il ritorno in Italia dei 110 miliardi di cui l’Europa e’ debitrice con il Bel Paese, per o lenire gli interessi sul Pnnr o investire in infrastrutture, servizi pubblici e sgravi fiscali per le imprese. Anche se e’ stato denunciato quanto le infrastrutture, in questa congiuntura di ridimensionamento di imprese e mercato interno, non siano proficue, in quanto sono annose, fanno girare soldi solo nell’indotto che vi orbita e non hanno capacita’ produttiva: cio’ che occorre per gli opinionisti Radio Radio, sono nuove imprese che producano nuovi e piu’ manufatti, che devono trovare sopratutto fasce di acquirenti italiani, e solo in seconda istanza, consumatori esteri.

0 Comments
Share Post