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Sale il limite al contante

Nov 13 2022

Sale il limite al contante

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Sale a 5.000 euro l’uso del contante e arriva un bonus per i registratori di cassa automatici. Poi Superbonus a quota 90% per i condomìni nel 2023 mentre per le villette dovrebbe scattare una mini-proroga fino a marzo. E ancora: sui crediti di imposta è previsto un allungamento dei tempi di copertura oltre la fine del 2022. Sono solo alcune delle misure da 9,1 miliardi contenute in una bozza del Dl Aiuti-quater approvato dal Consiglio dei ministri. Anche se Draghi e seguaci hanno nebulizzato le risorse di cassa dell’erario di circa la meta’, eludendo l’offerta della Bce nell’acquistare aprioristicamente e ad ufo i titoli pubblici durante lo stallo pandemico. Cio’ a parere del professor Malvezzi si traduce in limitazioni monetarie da dipanare con impennata di tasse, prezzi, vendita di infrastrutture e partecipazioni industriali pubbliche e private.

Il testo del Tesoro prevede il taglio al 90% per le spese sostenute nel 2023 e anche «per gli interventi avviati a partire dal primo gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche, la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro», con riapertura fino a marzo. Per tutti i lavori in corso e per chi è in possesso di Cila continuerebbe a valere lo sconto massimo del 110%. Così come per la ricostruzione delle abitazioni che ricadono all’interno del cratere sismico. Le modifiche alla normativa del Superbonus sono indicate “in valutazione” nella bozza del decreto, dopo che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito mercoledì la non sostenibilità del bonus nella versione attuale. Oltre al criterio Isee la bozza del provvedimento prevede anche il vincolo del quoziente familiare per accedere al Superbonus. I Btp oggi in inflazione, non sono piu’ sapidi per gli investitori forestieri per cui non vengono acquistati e l’Italia staziona in problemi di cassa. Secondo gli addetti ai lavori occorrerebbero almeno trecento miliardi per corroborare l’economia ma la Bce aborrisce lo stanziamento di tale cifra e l’Italia elude la procedura di acquisizione del risparmio privato per mezzo di interessi attrattivi e garanzia pubblica sui depositi. La Germania ha raggranellato in maniera perentoria ed unilaterale, duecento miliardi per smussare i prezzi di aziende e cittadini, mentre l’Italia si ritrova meno di venti miliardi per la medesima operazione. Cifra superiore ai tedeschi il Bel Paese potrebbe ricavarla dai propri correntisti ben piu’ ricchi di quelli tedeschi.

Previsione ponte fino a marzo 2023 per le villette che abbiano completato almeno il 30% dei lavori nell’anno precedente: in questo caso si potrà mantenere lo sconto del 110% per altri tre mesi. Il superbonus si applica dunque al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Flavia Landolfi dalle pagine del Sole 24 ore approfondisce il tema che il testo prevede il taglio al 90% per le spese sostenute nel 2023 e anche «per gli interventi avviati a partire dal primo gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche, la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro», con riapertura fino a marzo. Per tutti i lavori in corso e per chi è in possesso di Cila continuerebbe a valere lo sconto massimo del 110%.

La bozza di decreto si incarica anche di prorogare dal 19 novembre alla fine dell’anno gli sconti sulle accise del carburante contenuti nel dl 153/2022 (cosiddetto taglia-accise) e però confluito nel dl Aiuti-Ter (144/2022). Una misura per la quale vengono stanziati 1,3 miliardi. Oltre all’estensione della riduzione delle accise, così come già previsto, il decreto fissa al 5% l’Iva applicata al gas naturale per autotrazione.

C’è anche la rateizzazione delle bollette per le imprese al fine di fronteggiare i rincari. Nella bozza del dl si prevede che «al fine di contrastare gli effetti dell’eccezionale incremento dei costi dell’energia, le imprese residenti in Italia hanno facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, [a parità di consumo], nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal [1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023] e fatturati entro il [31 dicembre 2023]». La bozza precisa anche che «a tal fine, le imprese interessate, formulano apposita istanza ai fornitori, secondo modalità semplificate stabilite con decreto del Ministero dello sviluppo economico, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione». La bozza del decreto prevede però un vincolo al piano di rateazione: nel caso di due mancati pagamenti si decade dal beneficio.

L’avvocato Gallo asserisce, a tal proposito, che sarebbe opportuno glissare tutte le gabelle datate per le imprese, in una rottamazione complessiva, a causa dei costi immani a carico delle societa’, gia’ antecedenti la crisi pandemica, ed accentuati in modo esiziale da due anni a questa parte. Ovvio che le imposte e le sanzioni in questione, sono inferiori al milione di euro.

Vocabolario

* Proposito: questione.

* Glissare: scivolare.

*Esiziale: molto pericoloso.

*Raggranellare: mettere insieme.

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