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Satana, angeli custodi: rivelazioni di Cristo

Nov 22 2023

Satana, angeli custodi: rivelazioni di Cristo

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LETTERA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO A SUA SORELLA SORELLA BEGHE, 17 novembre 2023

ANGELI

“Io sono il vostro Dio, il vostro Maestro, il Santo dei Santi e Dio può tutto. Può fermare il tempo, può fermare ogni tempesta, può anche fermare il corso del sole, che potrebbe invece fermare la rotazione della terra, Egli può donare la sua grazia in modo spettacolare a qualunque uomo purché sia disposto ad essa; sì, la libertà di ogni vita è la condizione del suo essere, una vita senza libertà non potrebbe essere possibile perché Dio dona ciò che ha; Lui stesso non può dare ciò che non ha poiché ha tutto.

L’assenza di un bene non è il suo contrario, il bene è un valore, l’assenza di bene non lo è. La cattiveria è l’assenza di bontà, non è una componente, no, è un’assenza. Il bene e il male non sono opposti uguali, il bene è un tutto, un valore, una proprietà divina, il male è la sua assenza. Ribellandosi a Dio, Lucifero ha perso l’unione con Lui, ha perso tutto ciò che aveva ricevuto da Lui.

Non avendo più nulla di sé, divenne l’eterno perdente, colui che perse tutto. Non ha costruito nulla da se stesso, no, da se stesso distrugge, non può costruire; non può essere positivo in nulla, ha perso tutto, è diventato l’eterno sconfitto di tutto ciò che lo rendeva predominante; ma, benché sconfitto, è stato creato angelo e resta un angelo, maledetto certo, ma pur sempre un angelo: con tutte le caratteristiche essenziali dell’angelo, ma senza nessuna delle virtù comunicate da Dio.

Chi sono gli Angeli? Sono creature, create e destinate da Dio a lavorare per Lui e con Lui, sono i suoi messaggeri, i suoi collaboratori, i suoi adoratori, i suoi servi, i suoi operatori e superano la creatura umana quanto il cielo supera la terra.

Lucifero e gli angeli che lo seguirono nella sua ribellione caddero da una grande altezza, persero tutto ciò che li rendeva grandi e la loro gloria ma conservarono il loro stato di creature dotate di intelligenza e tutto ciò che Dio diede loro nel loro stato creaturale. Così l’uomo malvagio rimane uomo con le sue mani, i suoi piedi, il suo aspetto fisico, la sua intelligenza ed i suoi doni naturali personali, ricevuti con la nascita, ma perde ogni possibilità di ricevere doni soprannaturali, doni di comprensione spirituale, doni che potrebbero comunicare lui ed il suo Angelo custode che lo lascerà quando non potrà più fare nulla per lui.

Il cielo, la terra, l’universo sono gestiti e protetti dagli angeli di Dio, ognuno di essi ha un ruolo nella creazione divina. Noi uomini sappiamo poco della creazione angelica, sappiamo poco dei nostri Angeli protettori, ma sappiamo che sono numerosi, numerosissimi, potentissimi e sempre attenti alla loro particolare missione assegnata loro da Dio, loro Sovrano Maestro.

Onoriamoli particolarmente e non dimentichiamo mai di pregare per essere attenti all’influenza del nostro Angelo custode. Lui è potente, è forte, è con noi a tutte le ore del giorno e della notte, spesso ci protegge dagli incidenti, quante volte non siamo rimasti in soggezione di fronte allo “scampato pericolo”, davanti a ciò che prendiamo per un’opportunità o una situazione inestricabile da cui siamo fuggiti. Preghiamo il nostro Angelo custode, siamo devoti e fedeli a lui perché ci guida molto sicuramente e molto fedelmente.

C’è anche l’angelo delle famiglie, l’angelo dei luoghi, l’angelo del viaggio, l’angelo della terra, l’angelo del mare, l’angelo dei paesi, l’angelo delle responsabilità, ecc…, e poi ci sono gli angeli del tutto ciò che sfugge alla nostra conoscenza. Sono la Mano di Dio che opera in loro e attraverso di loro, perché la Sua Onnipotenza lo ha deciso.

L’angelo è il legame assoluto tra Dio e l’uomo; senza un angelo, non potremmo conoscere Dio, non avremmo una connessione spirituale per pregarlo, amarlo, conformarci alla Sua Volontà.

L’angelo creato da Dio vuole amarlo volontariamente sebbene sia nella sua natura angelica amarlo, vuole obbedirgli, vuole che la creatura umana si elevi verso di Lui e attraverso di lui passi tutta la santificazione umana. Senza di Lui saremmo straordinariamente handicappati perché ci mancherebbe la connessione che ci permette di conoscere, amare e ammirare Dio adorandolo. L’angelo è il nostro legame con Dio, non allontaniamolo, non rifiutiamolo, ascoltiamolo, impariamo a percepirlo. Quando un pensiero ci dirige verso Dio, passa attraverso di Lui, quando vogliamo servire Dio, ci ispiriamo a Lui, non possiamo fare nessun bene meritorio senza di Lui, ma se siamo atei, dipendiamo comunque da Lui finché Dio ci dà la vita. Se rifiutiamo Dio, Egli diventerà più silenzioso perché non saremo disposti ad ascoltarlo od a seguire i suoi buoni impulsi, ma non ci lascerà finché non sarà pronunciata la sentenza di condanna eterna.

Sì, questo prezioso angelo che è il nostro Angelo custode è fedele nonostante tutte le nostre infedeltà e non smetterà mai di cercare di risvegliarci allo scopo per cui Dio ci ha creato: l’unione eterna con l’Altissimo nell’Eternità senza fine. E se arriverà a lasciare la sua unione con l’anima condannata alla sentenza del rifiuto eterno, gli dispiacerà solo riprendere il suo lavoro e la sua unione con un’anima nuova alla quale si affezionerà totalmente.

Questo aiuto preziosissimo che Dio ha voluto per noi fa parte della sua Opera creatrice, della bella e costruttiva fantasia divina che offre alle sue creature tutto ciò di cui hanno bisogno, per superare la colpa originale e diventare santi, fratelli adottivi di Cristo Gesù, Figlio del Padre eterno, Dio pieno di grazia e di verità.

“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato!” (Mc 1,34).

Questo grido di Nostro Signore e del nostro Dio sulla Croce è frainteso perché gli uomini non possono, senza l’intuizione divina, comprendere l’Anima eccelsa del nostro Salvatore. Come lo spirito dell’uomo è il suo angelo custode, così lo spirito del Signore Gesù Cristo è Dio. Come l’Angelo Custode lascia l’anima alla quale è attaccato se quest’anima riceve la sentenza che la condanna per l’eternità, così il Signore Gesù Cristo, che aveva preso su di Sé tutti i peccati del mondo, sentì la privazione di Dio, la sua lontananza; questo stato di separazione, di abbandono di Dio, Lo angosciava sommamente. Infatti, la Sua Anima si separò da Dio o meglio Dio si separò dalla Sua Anima non a causa di una condanna eterna ma a causa del castigo che il Signore Gesù aveva accettato di prendersi su di Sé. Quando la Sua Anima lasciò il Suo corpo dopo l’ultimo respiro, l’Anima del Signore discese nelle profondità del mondo invisibile, vessato dai demoni che lo credevano loro; ma Egli non si è arreso ed ha portato in queste profondità del mondo invisibile il bagliore della Speranza che mancava a queste anime perdute ma non ancora morte.

Si è rialzato dalla propria Autorità, ha respinto i demoni che cercavano di trascinarlo nelle loro profondità ed è risorto da queste profondità, attraversando tutti i luoghi della sofferenza e della compassione.

Passò anche attraverso il limbo dei Giusti e lì fu una felicità sfolgorante per coloro che lo aspettavano e che lo accompagnavano nel suo ingresso in Paradiso. Alcuni di essi furono indirizzati al Purgatorio, nuovo luogo di purificazione destinato a tutte le anime cristiane non ancora pronte per entrare in Paradiso. E poi, il terzo giorno, nella Domenica della Resurrezione, l’Anima di Gesù Cristo riunita con Dio trovò il Suo Corpo, e il Suo Essere fu ricostituito così com’è ed è stato in ogni momento nella beata Eternità.

Miei cari figli, non scappate dal vostro Angelo custode, amatelo, ascoltatelo, custoditelo.

Vi benedico, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia.

Il Signore e Padrone di tutta la creazione”.

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