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Schiavi al potere

Ago 07 2020

Schiavi al potere

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Cedere ogni tipo di potere nella vita e’ esiziale, nelle istituzioni e’ letale, come nel caso dell’Italia in relazione all’Unione europea. Ma ben piu’ grave e’ che coloro che in Italia e altrove effettuano decisioni politico-economiche in rappresentanza del popolo siano solo degli adepti di centri di potere finanziario mascherati da societa’ ed istituzioni culturali, economiche, universitarie, di beneficenza, per cui il potere politico risponde alle logiche ed impostazioni di quello forestiero legato alle principali multinazionali ed alla finanza privata.

L’Italia corrisponde al paese piu’ pericoloso per le cricche di elevatissimo potere privato forestiero ed italiano, a causa della sua inarrivabile cultura, storia, sistema produttivo, commerciale finanziario e privato; dunque l’Italia e’ stata abbattuta con vari blitz tra cui la cessione di sovranita’ all’Unione europea. Cagione, quest’ultima, per la quale l’Italia ha bloccato la sua avanzata che nel 2000, con le leggi nazionali ed internazionali, le avrebbe fatto superare la Germania al terzo posto tra le potenze mondiali. Tale sorpasso venne preconizzato nel 1992 dal Financial Times e scongiurato col cambiamento delle regole italiane e straniere: ecco poi la decrescita irreversibile che dal 2007 in poi erose il potere italiano dal quarto al nono posto tra le potenze, per mezzo di riavvenuti sorpassi di Inghilterra, Francia ed oggi Brasile.

Riacquisire piena sovranita’ legislativa e monetaria risulta l’imperativo categorico, per L’Italia, al fine di liberarsi dai politici proni come schiavi allo strapotere privato forestieri, e diventare terza potenza mondiale al posto della Germania barona.

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