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Sicilia vs Veneto: meridionalisti in gara per i seggi:

Lug 26 2022

Sicilia vs Veneto: meridionalisti in gara per i seggi:

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Il cammino di Cateno anche per le Politiche: “Con Pino Aprile premier puntiamo al 4%”.

Doppia campagna elettorale, senza complessi d’inferiorità ed anzi cogliendo la palla al balzo di un possibile election day. Il cammino di Cateno De Luca raddoppia e mentre le ultime tappe lo stanno portando a Palermo, verso la manifestazione del 29 luglio a Piazza Indipendenza, mette a punto la strategia per le Politiche. Sicilia Vera parteciperà anche alle elezioni nazionali, con tanto di candidati e liste. Il candidato premier è Pino Aprile, scrittore, meridionalista e leader del movimento nazionale Equità Territoriale. Nessun accordo quindi né a destra né a sinistra né al centro.
“Basta con la visione romanocentrica della politica- spiega De Luca– Noi adesso facciamo il percorso inverso. Siamo stanchi di decisioni prese dalla politica romana che ci danneggiano. Basta con le politiche nel settore dell’agricoltura che ci hanno solo penalizzato e impoverito”.

De Luca fa un appello a quanti si stanno candidando per le Regionali ad alzare l’asticella e mettersi in campo anche per le Politiche, strategia questa che stanno seguendo anche negli altri schieramenti puntando così allo scorrimento delle liste soprattutto se si dovesse votare con l’election day solo il 25 settembre.
“L’Europa è una casa importante per tutta una serie di tematiche ma non deve essere una sanguisuga che favorisce logiche che ci hanno reso schiavi, dall’agricoltura al sistema enegetico. Tra poco dovremo fare mutui per pagare le bollette, o camminare tutti con il triciclo”.

In diretta da Acquedolci mostra un’agave sisalana che gli è stata donata, la cosiddetta “zammara” che viene usata per fare corde molto resistenti.
“Il nostro simbolo. Vi aggiungo che per la Regione Siciliana puntiamo al 41% ma a questo punto, alle Politiche vogliamo raggiungere il 4% e farci sentire in Parlamento”. A cio’ si contrappone la minaccia velata del governatore veneto Zaia, al venturo esecutivo, che verte sul rispetto governativo del referendum locale, in cui il Veneto si e’ espresso per l’Autonomia differenziata, ovvero una maggiore trattenuta delle tasse a livello locale. Tale questione per Zaia dovra’ confermarsi la priorita’ del nuovo governo, a maggior ragione in seguito all’accettazione gia’ avvenuta recentemente da parte del governo con Carfagna e suoi consulenti, tutti stocasticamente settentrionali. Pino Aprile, icona del sud e del giornalismo antico totalmente libero, rintuzza Zaia accordandogli tale obiettivo ma solo dopo aver restaurato il fondo perequativo previsto dalla Costituzione, ed i Lep, ossia livelli essenziali di prestazioni da garantire al sud, su cui glissa da anni l’intero comparto politico italiano, anche del meridione dopo l’insediamento a Palazzo Chigi. Al governatore sedicente “padano” saldamente installato alla presidenza del Veneto, i ricercatori afferenti l’autore del best seller Terroni nonche’ presidente del partito “Equita’ Territoriale”, attribuiscono la colpa di aver tutelato, nell’ambito di interscambi commerciali con l’estero dal punto di vista gastronomico, solo marchi di vini e prodotti settentrionali, viceversa soltanto la famigerata mozzarella come eccellenza italiana afferente il sud.

L’agone a distanza tra meridionalisti e settentrionalisti, continua esecrando Zaia e suoi omologhi precedenti, di aver impedito la registrazione del marchio partenopeo Pizza, che puo’ essere tranquillamente utilizzato da Briatore e seguaci per logiche commerciali, mentre diviene impossibile nominare Parmigiano, un formaggio identico od analogo prodotto piu’ giu’ di Roma.

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