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Dl24: Speranza colpito da Bagnai

Apr 07 2022

Dl24: Speranza colpito da Bagnai

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Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao ha dichiarato: “Stiamo elaborando una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome è IDPay, dove avverrà tutto direttamente in digitale.
Ad aprile ci sarà l’avvio della ‘dell’interoperabilita’ ” dove alcune grandi pubbliche amministrazioni come l’Agenzia delle entrate, l’Anagrafe, il Ministero dell’Interno e l’Inps aggancieranno i propri dati.
In questa piattaforma sarà presente anche il fascicolo sanitario di ogni cittadino, “al fine di avere anche sul piano sanitario la possibilità di teleconsulto, telemonitoraggio e gestione da remoto”. In caso di emergenza sanitaria, basterà attivare nella piattaforma nazionale IDPay il fatto che per essere in regola è necessario aver fatto il vaccino per quel determinato virus, ed ogni cittadino che deciderà di non vaccinarsi, in automatico accenderà un “allarme” nei monitor dell’INPS in merito alla non idoneita’ al lavoro e verrà segnalato automaticamente presso l’Agenzia delle Entrate che, agganciandosi all’irregolarità, potrà revocate sussidi o assistenza finché il cittadino non si metterà in regola con il piano vaccinale. La stessa piattaforma, consentirà anche che un cittadino, entrando in un negozio, si registrerà automaticamente e questo, permettera’ all’Agenzia delle Entrate di tracciare non solo le spese di ogni singola persona in maniera esatta ma anche gli incassi reali di ogni commerciante. Tutto questo su una piattaforma in grado di incrociare dati rilevando ogni incongruenza ed ogni irregolarità cittadina o aziendale.
La Sogei, azienda “ingaggiata” per strutturare e l’IDPay (già gestore della piattaforma Green Pass, richiederà il numero del conto corrente di ogni cittadino.”

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Marco Tosatti riporta che il decreto legge 24, stranamente definito dai media nazionali “decreto riaperture” rende definitiva la svolta tecnologica iniziata oltre due anni fa col pretesto dell’emergenza sanitaria. Il Ministero della Salute viene infatti autorizzato dal 1 aprile ad adottare e aggiornare i protocolli e le linee di guida atte allo svolgimento in sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali del nostro paese, in vista di future pandemie. In poche parole, il ministro Speranza assume pieni poteri sul nostro futuro e su quello del nostro paese. In questa prospettiva assumono scarso rilievo le timide aperture rispetto all’obbligo di tessera verde, ivi contenute. Peraltro ampiamente compensate da nuove restrizioni ed inasprimenti nelle sanzioni.

Nella fase attuale nelle menti degli italiani si agitano fantasmi sulla possibilita’ di essere stati ingannati, con il leghista Bagnai che in parlamento ha imputato a Speranza malafede e svarioni sesquipedali.

Tanti italiani polemizzano sui social e nei luoghi di incontro fisico, nel rendersi conto che tutta la grancassa pandemica ci ha obnubilato, ci ha chiuso nelle nostre paure, ci ha infilati in un vicolo cieco. Se non fossimo dominati dalla paura di morire, saremmo vaccinati in numero inferiore, e largamente, senza l’acredine permanente verso coloro che non lo sono. Senza libertà lavorativa non siamo avvezzi a scandalizzarci per le più spregevoli violazione dei diritti nostri ed altrui. L’economista Bagnai ha sciorinato la dovizia di dati fuorvianti e mosse pretestuose propedeutici ad altalenanti chiusure commerciali schiaffando al ministro Speranza responsabilita’ ed errori marchiani che stanno causanto una poverta’ irreversibile.

Analizziamo ora brevemente gli effetti del dl 24 sulle nostre vite con una sintesi della situazione sul fronte lavorativo dal 1°aprile.

Per gli esercenti delle professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, contrariamente a quanto strombazzato sui media, il dl “riaperture” è peggiorativo perché prolunga arbitrariamente il termine dell’obbligo vaccinale a fine anno, nonostante la cessazione dello stato di emergenza, divenuto ormai insostenibile e ingiustificabile. Viene invece eliminata l’obbligatorietà vaccinale per gli esponenti delle forze dell’ordine, che possono rientrare in servizio col green pass base, ossia sottoponendosi a tampone ogni 48 ore.

Il personale scolastico e universitario rimane soggetto all’obbligo del vaccino fino al 15 giugno, ma può riprendere servizio. Nel caso dei docenti, viene fatto obbligo per il dirigente scolastico di evitare loro il contatto con gli alunni.

Di fronte a una simile situazione, il dirigente scolastico può scegliere la via della disapplicazione, oppure mettere il docente in condizione di tenere lezione in modalità di didattica a distanza, fosse pure dalla sala professori in collegamento remoto.

Per gli ultracinquantenni permane l’obbligo vaccinale. Gli inadempienti tuttavia non saranno più estromessi dal lavoro, ma resteranno soggetti alla sanzione di 100 euro.

Fatti salvi i distinguo suddetti, per tutti i lavoratori fino al 30 aprile permane l’obbligo del green pass base per accedere al luogo di lavoro.

Alle recriminazioni di Bagnai Speranza ha mantenuto la propria convinzione che il suo fosse l’unico programma efficace per rintuzzare la pandemia, ostinandosi a fregiare il vaccino alla stregua dell’unico e miglior sistema che ha consentito il ridimensionamento del virus. Bagnai ha enfatizzato lo sviamento del ministro alla propria domanda, rimarcando l’inadeguatezza del Green Pass senza esimersi dal caldeggiare la propria immediata abrogazione.

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